Amore per il mare ,Racconti di mare Francesco Era

Amore per il mare ,Racconti di mare Francesco Era

Francesco Era - Una sua bella foto di anni fa: risalita

Francesco Era – Una sua bella foto di anni fa: risalita

Amore per il mare

Articolo della serie *Racconti di mare*

Uomo pesce. L’uomo, i suoi sogni, il suo mare: Francesco Era

Emozioni nel profondo Blu – Emotions in the deep blue

(Articolo n. 34 nella categoria *Racconti di mare* : cercare altri articoli in “Cerca nel Blog” opp. In  ”Naviga in Filmati di Mare” opp. sulle barre blu in alto)

Abbiamo già conosciuto Francesco Era con l’articolo *Sensazioni a-100/130 metri nel blu* ed i successivi. Un nuovo racconto che fa parte di una serie che Francesco ha chiamato “Raccontandomi”. Abbiamo seguito storie avvincenti di Francesco che oggi ci racconta come, da bambino, nacque la sua passione per l’acqua ……. e per il mare. Certamente molti lettori amanti del mare potranno condividere le emozioni e …….. ricordare come si sono avvicinati al mare. *Ser*

* Raccontandomi n. 8 *

151 Francesco Era - in quegli anni, mi dividevo tra scuola e mare cercando di marinare il più possibile la scuola per dedicare più tempo al mare.

151 Francesco Era – in quegli anni, mi dividevo tra scuola e mare cercando di marinare il più possibile la scuola per dedicare più tempo al mare.

A volte senti qualcosa dentro che ti chiama, puoi cercare di far finta di non sentire ma la voce insiste e il tuo “destino” comincia a muovere i primi passi veri.

Forse non a caso, sono nato fra la diramazione di un fiume, il rio mannu nella piana di Ozieri. Avevo solo sei anni e l’attrazione per l’acqua era tanto forte che di nascosto da mia madre andavo nella riva del fiume, li c’era un mondo che mi dava tanta gioia e non mi faceva sentire mai solo, canto di uccelli, canneti dai quali spuntavano gallinelle d’acqua, tartarughe e poi il fascino del corso d’acqua, dei suoi pesci, stavo da dio.

Andare al fiume a quell’età era un’impresa, le lunghezze a sei anni hanno un altro rapporto, sarà stato a cinquecento metri da casa ma sembrava di percorrere chissà che distanza e il tempo necessario per andare e tornare giocava a mio svantaggio sulla possibilità di farla franca da mia madre, così più spesso andavo in una vasca che una volta serviva per lavare i panni, ormai in disuso era il regno delle bisce d’acqua, mi incuriosiva la loro acquaticita’, il bordo della vasca era scivoloso perché il velo d’acqua traboccando dava vita a una patina molto viscida, io ci camminavo sopra per vedere meglio le bisce e spesso perdevo l’equilibrio ma riuscivo ad evitare il bagno.

Un giorno però non riuscii a evitare il bagno! mi ricordo che andando sul fondo, tenevo gli occhi aperti e vedevo le bisce che mi passavano accanto più spaventate di me; il ricordo successivo e’ la visione di mia madre che a fianco del letto mi guardava e piangeva, un vicino mi aveva tirato fuori dall’acqua non so se già svenuto e mi aveva portato a casa, li sul letto il risveglio.

Un giorno a pranzo una notizia: mio padre aveva l’opportunità di trasferirsi a Golfo Aranci per migliorare il suo lavoro. Ero contentissimo e tutto sembrava normalmente rispondere a due volontà unite dalla stessa frequenza, ringraziavo sempre il cielo perché allora il cielo esisteva.

Non avevo mai visto il mare e fantasticando vedevo onde e gabbiani immaginando fondali mai visti.E pensare che non sapevo neanche nuotare e provenivo da genitori timorosi del mare da veri sardi scottati da secoli di invasori venuti dalle coste.

Il mio nuovo paese Golfo Aranci era praticamente un borgo di pescatori principalmente di origini campane che erano arrivati in Sardegna per praticare la pesca dell’ aragosta, la subacquea invece stava muovendo i primi passi e poco si sapeva dei suoi effetti sul corpo umano.

In paese c’erano due sole persone che praticavano la subacquea con le bombole, Giovanni ( poi in seguito con lui indossai le prime bombole ) e Bartolo al quale la sua passione fu fatale, morì di embolia gassosa principalmente appunto per mancanza di conoscenza da parte sua e dei soccorsi. Da li a poco avrebbe dovuto sposarsi ed andare ad abitare nella casa che aveva appena terminato, ironia della sorte per una serie di circostanze “casuali” fu quella la nostra casa presa in affitto per il nostro trasferimento.

Ricordo benissimo quando vidi per la prima volta il mare e l’emozione che provai scendendo in cantina della nuova casa al mare dove dentro uno scatolone c’erano ancora alcune attrezzature subacquee del povero Bartolo, presi in mano la maschera, la stessa con la quale lui sicuramente aveva vissuto tante belle emozioni, provai una strana sensazione di commozione, non lo conoscevo, non sapevo niente di lui, eppure sembrava che tra noi fosse nato un rapporto come se ci fosse una consegna, di certo fu l’inizio di un bel sogno realizzato.

Questo mio racconto vuole essere un omaggio al mare che mi ha dato tanto, un ringraziamento particolare a Bartolo perche’ è da lui che il sogno ha iniziato ad essere realtà, sicuramente un invito al sogno 🙂

il mio viaggio continua ……..   *Francesco*

  Foto e testo di Francesco Era

Collegamento a : Raccontandomi n. 7

 

” Tentacinque anni fa: la foto mi ritrae mentre mi preparo per l’immersione che in quel periodo era ad aria. Quando la temperatura è bassa, mettere un sottomuta bagnato non è il massimo!!! altri tempi 🙂
in quegli anni, mi dividevo tra scuola e mare cercando di marinare il più possibile la scuola per dedicare più tempo al mare.”

Francesco Era 151 Francesco Era - in quegli anni, mi dividevo tra scuola e mare cercando di marinare il più possibile la scuola per dedicare più tempo al mare. ancesco Era quando la temperatura è bassa, mettere un sottomuta bagnato non è il massimo!!! altri tempi :-)

Francesco Era – Quando la temperatura è bassa, mettere un sottomuta bagnato non è il massimo!!! altri tempi 🙂

“Foto del 1979 scattata dalla prima barca utilizzata da Francesco per la raccolta del corallo da professionista, si chiamava Thunder- sullo sfondo Golfo Aranci col suo promontorio Capo Figari e l’isolotto di Figarolo.”

Francesco Era

Francesco Era -Foto del 1979 – Golfo Aranci col suo promontorio Capo Figari e l’isolotto di Figarolo

Francesco Era- Corallo - Una pescata eccezionale di quelle che te le ricordi per tutta la vita

Francesco Era- Corallo – Una pescata eccezionale di quelle che te le ricordi per tutta la vita

Una delle tante opere di Franceco Era (negli altri articoli della serie si possono osservarne altre molto belle

Corallo - Realizzazione di Francesco Era -"Bucher" Scultura in corallo e legno

Corallo – Realizzazione di Francesco Era -“Bucher” Scultura in corallo e legno

Il retro dell’opera di Francesco dedicata ed omaggiata al comandante Bucher

Corallo- Scultura in corallo e legno - Realizzazione di Francesco Era

Corallo- Scultura in corallo e legno – Realizzazione di Francesco Era

“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“


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