Bagnitiello di Casamicciola

Un semidio dà vita alle acque del Bagnitiello di Casamicciola

Ci sono posti del mondo in grado di restituire l’armonia a chi vi sosta. Proprio alle porte di Casamicciola terme c’è un luogo incantato: il Bagnitiello. Sotto la costa nel mare, una piccola conca formata di sassi, una piscina di acqua calda naturale, acqua termale, dove stendersi su scogli – sofà ricoperti di un muschio acquatico vellutato. Qui ammirando i papaveri e le spighe della costa, un rudere per metà invaso dal mare, l’orizzonte vi sentirete sprofondati in una sfera magica. E c’è del vero in questa sensazione perché la leggenda vuole che – come spesso accade – l’origine siano le lacrime di un semidio

Un semidio dà vita alle acque del Bagnitiello di Casamicciola

Questa la favola mitica:
Acmeno, nato dalla ninfa Euplea, abitava un tempo sotto sembianze umane le terre di Ischia. Ancora giovinetto tendeva nelle selve le reti, ma incauto saltando da una sponda all’altra di un torrente cadde nel mezzo delle acque.
Con le sue forze non riuscì a venirne fuori e inutilmente chiese aiuto, agitando le braccia e invocando i suoi compagni.
Vane anche le preghiere rivolte agli dei; ai suoi sospiri facevano vana eco le querule valli. Al fine Giove, mosso a pietà, non volle abbandonarlo al triste fato e così si rivolse a lui: “Non pianger più, almo fanciullo, fatti coraggio in modo degno di un nume; invece che di lacrime, ora scorrerai con acque salutari che allevieranno i morbi e gioia apporteranno. Su questi lidi che hanno reso vane le tue invocazioni, sollievo troverà chi è sofferente di mal d’orecchio”.
Improvvisamente le membra del fanciullo si sciolgono in acque, le braccia, ammolliti i nervi, si tramutano in acque correnti; si liquefanno le dita e le gambe.
Acqua diventano le ossa e gli omeri.

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