Cagnaccio, Odontaspis ferox

Cagnaccio (Odontaspis ferox)

in Adriatico, Sicilia e Liguria.
Ordine Lamniformes Famiglia Odontaspididae
Il cagnaccio è uno squalo della famiglia degli Odontaspididi, che vive sulla piattaforma continentale in tutti gli oceani tropicali e subtropicali, a profondità tra i 10 e i 500 m. La sua lunghezza raggiunge i 3,6 m.
Classe: Selaci
Sottoclasse: Plagiostomi
Ordine: Lamniformi
Famiglia: Odontaspididi
Descrizione: grande e massiccio squalo di colore grigio medio, con un lungo muso conico, occhi moderatamente grandi senza membrane nittitanti. Bocca grande che si estende oltre gli occhi, munita di lunghi denti molto acuminati e pugnaliformi, con una grande cuspide principale e diverse piccole cuspidi laterali appuntite.

Abitudini: è una specie poco conosciuta che vive in acque piuttosto profonde (fino a 420 metri). Si nutre di piccoli pesci ossei, gamberi e calamari. È una specie potenzialmente pericolosa, anche se non vi è alcuna documentazione di attacchi contro l’uomo.

Dimensioni: raggiunge i 360 centimetri di lunghezza.

Distribuzione: In Italia: Mediterraneo occidentale, coste italiane tirreniche ed adriatiche. Poco comune

Nomi dialettali: cagnassun de fundu (Genova), can (Venezia), smidiru (Messina), piscicani (Palermo).

Cagnaccio (Odontaspis ferox)

Ulteriori Info

Cagnaccio (Odontaspis ferox), in Adriatico, Sicilia e Liguria.
Ordine Lamniformes Famiglia Odontaspididae
l cagnaccio (Odontaspis ferox) è uno squalo toro della famiglia degli Odontaspididi, che vive sulla piattaforma continentale in tutti gli oceani tropicali e subtropicali, a profondità tra i 10 e i 500 m. La sua lunghezza raggiunge i 3,6 m.
Il cagnaccio ha un corto muso appuntito, occhi piccoli, denti protundenti simili a spilli e pinne dorsale e anale delle stesse dimensioni. La prima pinna dorsale è più vicina alla pettorale delle pinne pelviche.
Vive in prossimità dei fondali delle piattaforme continentali e insulari e sulle scarpate superiori, ma qualche volta anche in acque basse. Si nutre di piccoli pesci ossei, calamari e crostacei. Usa la lunga cavità corporea e il grosso fegato oleoso per regolare la galleggiabilità.
La riproduzione è ovovivipara e gli embrioni si nutrono del sacco vitellino e delle altre uova prodotte dalla madre, così che ad ogni parto se ne trovano solitamente due. La carne è utilizzata per l’alimentazione umana, mentre il fegato presenta un alto contenuto di squalene.
La colorazione è grigia superiormente, più pallida inferiormente, e ai lati sono presenti a volte macchie rosse.

2 comments

  1. Franz ha detto:

    Non capisco, dite che è distribuito nel Mediterraneo occidentale, coste italiane tirreniche ed adriatiche e che è poco comune e poi lo vediamo in un video di Malpelo?
    Ciao

    • Deb ha detto:

      La descrizione si riferiva alle sole zone italiane, poichè l’articolo fa parte di quella sezione specifica, ma per evitare malintesi abbiamo meglio specificato ed aggiunto una mappa delle zone del mondo in cui è possibile incontrare questa specie.

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