Foche Canada – (Art.5) POTREBBE FINIRE LA CACCIA ALLE FOCHE

Reportage – Denuncia:  STOP ai Massacri delle Creature Marine

                                   Foche Canada (Art. 5)

09/02/2012

POTREBBE FINIRE LA CACCIA ALLE FOCHE IN CANADA
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COSA FARE:                                                                              Per chiedere di porre una definitiva parola fine a questa pratica, e fare in modo che di stagioni di caccia non ce ne siano più, potete far sentire la vostra voce scrivendo alPrimo Ministro canadese Stephen Harper e all’ambasciata canadese in Italia:

Mail:
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Lettera Tipo:

I was shocked to learn that the Canadian government still allows hundreds of thousands of seals to be slaughtered each year, especially given that the U.S. and the European Union have banned seal product imports and that Russia, Canada’s largest market for seal fur, has recently taken steps to ban seal imports as well. These gentle animals are shot or have their skulls smashed in by sealers. They are then skinned for their fur, often while they are still conscious.

Please end the seal slaughter immediately and spare Canada any further embarrassment.
(nome)

29 gennaio 2012   Da nemesianimale.net

La caccia alle foche sui ghiacci del Canada potrebbe finire, segnando finalmente un passaggio epocale e un risultato per cui gruppi e associazioni animaliste di tutto il mondo hanno combattuto a lungo. Dopo il divieto di importazione di prodotti di foca da parte di Stati Uniti e Unione Europea, in questi giorni anche la Russia ha infatti firmato un simile documento.

Alcuni politici e opinionisti canadesi, pur lontani da motivazioni etiche, hanno espresso finalmente la possibilità di chiudere con un sanguinoso capitolo della storia del paese, che attira troppe critiche e non ha più un senso dal punto di vista economico.

Nel 2009 Valdimir Putin ha vietato la caccia alle foche nei mari del nord della Russia, definendola “un’industria sanguinaria che avremmo dovuto abolire da tempo”.
Nel mese di gennaio 2012 il governo russo, assieme a quelli di Bielorussia e Kazakistan, hanno inoltre firmato un divieto di importazione di prodotti di foca.
Dopo il divieto di importazione di prodotti di foca da parte della Unione Europea, la Russia è rimasta il principale cliente dei cacciatori canadesi, acquistando 80-90% delle pelli strappate ai cuccioli. La fine delle esportazioni verso questo paese potrebbe dunque segnare davvero la fine di una pratica che da decenni attira l’attenzione di tutto il mondo per la sua crudeltà.

Nel 2010 nonostante la quota fissata dal governo canadese fosse di 350.000 foche, il macabro bottino di caccia si è limitato a 38.000, che sono state uccise, scuoiate ed esportate. Il giro di affari è stato solo di 1 milione di euro. Se questa cifra può sembrarci comunque di valore, un giornalista canadese ha ricordato come possa equivalere all’incasso mensile di alcuni ristoranti rinomati, che non attirano nessun problema, protesta o critica sul Canada. La scelta più ovvia sarebbe quindi secondo lui quella di farla finita con questa pratica.

Dello stesso tenore le dichiarazioni ai media di Ryan Cleary, parlamentare del partito neo-democratico, che ha semplicemente posto delle domande sul futuro della caccia alle foche. “Anche la caccia alle balene era parte della nostra storia, per esempio, e poi è arrivato un giorno in cui questa industria si è fermata. Forse adesso è il momento di porre fine alla caccia alle foche? Potrebbe essere.
Secondo Cleary, che dice di sostenere ancora la caccia, così come il suo partito, non vale la pena avere la pressione e i problemi derivanti dalle proteste di gruppi animalisti di tutto il mondo per un’industria del valore di 1 milione di dollari.

Dopo la fine delle importazioni da parte dell’Europa, i politici canadesi avevano provato ad aprire delle porte per un commercio con la Cina, dove avrebbero voluto vendere carne di foca. Questa trovata, lanciata sui media come accordo siglato e come un sicuro rilancio della caccia, si è rivelata una sorta di bluff, visto che a distanza di un anno non ne è scaturito nessun reale accordo commerciale e la carne di foca non sembra avere avuto successo nei paesi orientali.

Speriamo che presto possa essere detta finalmente la parola fine ad un massacro che ogni anno coinvolge decine se non centinaia di migliaia di piccoli di foca, uccisi a colpi di arpione nella testa, e che il sangue non torni più a macchiare i bianchi ghiacci del Canada.

La prossima stagione di caccia sui ghiacci del Newfoundland  (1) è prevista per marzo 2012, riusciremo a scongiurarla?.

COSA FARE:

Per chiedere di porre una definitiva parola fine a questa pratica, e fare in modo che di stagioni di caccia non ce ne siano più, potete far sentire la vostra voce scrivendo al Primo Ministro canadese Stephen Harper e all’ambasciata canadese in Italia

(1) Terranova (in inglese Newfoundland) è un’isola canadese dell’Oceano Atlantico di 111.390 km² e 512.930 abitanti. Fa parte della provincia di Terranova e Labrador, il cui capoluogo, St. John’s, si trova nell’isola. Centri principali: Corner Brook, Grand Falls, Placentia e Carbonear.

 

 

 

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