Foche Canada – *Notizia dell’ultima ora* (Articolo 1)

Cucciolo di Foca

Reportage – Denuncia:  STOP ai Massacri delle Creature Marine

       Foche Canada (Art. 1)

Canada – *Notizia dell’ultima ora* Una buona notizia, finalmente per gli amanti della natura, del mare e dei suoi ambitanti.

Nota: prima d’addentrarci in questo articolo, consiglierei la lettura della nostra beve “Introduzione-Premessa” al fine di avere le informazioni di base ed essere così pronti al meglio per i dettagli particoleggiati. Il Link:

http://filmatidimare.altervista.org/reportage-denuncia-massacri-creature-marine/#more-2366

01 febbraio 2012  16:53

Apriamo la serie di articoli che riguarda il Canada ma partendo dalla FINE. Infatti una notizia dell’ultima ora è sicuramente stupefacente per tutti gli amanti della natura, del mare e dei suoi ambitanti. Diversamente altre persone ci hanno attaccato decisamente, ma di questo ne parleremo nel secondo articolo sul Canada e riporteremo ciò che hanno scritto rendedo pubblico ogni cosa compreso il loro nomi e link di riferimento ( manteniamo la promessa fatta ieri nel primo articolo sulla Danimarca)

Abbiamo definito la nostra partenza dalla FINE che è per noi la conclusione di tutti i massacri delle creature marine e ciò in riferimento ad ogni Nazione coinvolta nel nostro *Reportage–Denuncia:STOP ai Massacri delle Creature Marine*.

Non potevamo raccontarvi tante e tutte le atrocità, sapendo che l’epilogo era felice almeno per noi e per chi la pensa come noi. Quindi prima il lieto fine, ma poi vi racconteremo cosa è successo prima.

Riportiamo la Notizia

Domenica 29 Gennaio 2012 13:37

FINALMENTE UN’OTTIMA NOTIZIA
LA CACCIA ALLE FOCHE DEL CANADA E’ MORTA! LUNGA VITA ALLE FOCHE!

Commentario del Capitano Paul Watson

“Mi piacerebbe vedere i sei milioni di foche, o qualsiasi altra quantità ci sia là fuori, uccise e vendute o annientate o bruciate. Non mi interessa ciò che gli accade. Se ci fosse un mercato per ancora più foche, i cacciatori commerciali andrebbero a cacciarle e ad ucciderle, mentre i cacciatori per ‘uso personale’ … non possono venderle perché i mercati non ci sono. Quello che vogliono è il diritto di poter uscire e uccidere le foche …. e più ne uccidono, più mi piacerà”.

Il Sig. John Efford, ex Ministro Federale Canadese per le Risorse Naturali ed ex Ministro della Pesca per la provincia di Terranova.

Ho combattuto la caccia alle foche in Canada dal 1974. E’ stata una strada lunga e difficile, durata quasi quattro decenni. Durante questo periodo ho portato le navi nel ghiaccio sei volte: nel 1979, 1981, 1983, 1998, 2005 e 2008. Ho condotto tre Campagne in elicottero nel 1976, 1977 e 1995. In queste occasioni abbiamo cacciato le navi fuori dai ghiacci, bloccato navi in porto, camminato per chilometri sul ghiaccio in condizioni pericolose, affrontando gli ufficiali della pesca canadese e la Royal Canadian Mounted Police, discusso con Senatori, Membri del Parlamento, Premier di Terranova, Ministri della Pesca e Primi Ministri. Abbiamo portato celebrità come Brigitte Bardot, Richard Dean Anderson e Martin Sheen sui lastroni di ghiaccio e abbiamo lavorato per far vietare i prodotti di foca in tutto il mondo. Siamo stati arrestati, picchiati dalla polizia e dai cacciatori, abbiamo perso una nave, e siamo stati diffamati in tutto il Canada come eco-terroristi, estremisti e traditori.

Avevamo anche ideato un metodo non cruento, un’alternativa non letale alla caccia, che consisteva nello spazzolare via il pelo dalla bianca pelliccia, che le foche perdono in maniera naturale nel periodo della muta, e che ha lo stesso potere di tenere caldo. Il Governo ha rifiutato questa alternativa. Il Governo ha voluto che le foche continuassero a morire.

Ma alla fine abbiamo vinto!

Il massacro delle foche in Canada è commercialmente morto e non avrà alcun posto nel 21° Secolo. Questa anacronistica e barbara industria è stata gettata nella pattumiera della storia, unico posto cui appartiene, e finalmente, dopo una vita di lotte per porvi fine, questo osceno imbarazzo è a tutti gli effetti – morto.
E’ passato mezzo secolo da quando, all’età di dieci anni, vidi una foca bastonata a morte sulle rive di New Brunswick, il mio paese natio, nel Golfo di San Lorenzo. Porre fine a questa realtà era il mio sogno e quel sogno è quasi realtà.

L’anno scorso, per una ridicola ripicca, il Ministro Federale Canadese della Pesca Gail Shea ha fissato la quota di caccia a 400.000 esemplari, pur sapendo che non esisteva un mercato praticabile per questo prodotto, ecologicamente distruttivo e basato sulla crudeltà. Le uccisioni reali sono state meno del 10% di quella quota, intorno ai 38.000 cuccioli di foca.

I cacciatori di foche possono anche volerle uccidere, ma sono anche abbastanza pratici da sapere che ha poco senso ucciderle se non esiste un mercato per le pelli. Lo scorso anno l’intero settore ha incassato meno di un milione di dollari ed è costato ai contribuenti canadesi molto di più in sussidi, relazioni pubbliche e servizi gratuiti di rompighiaccio per gli assassini di foche.

Negli ultimi anni il massacro commerciale delle foche è sopravvissuto come un glorificato sistema di assistenza, supportato da politici che si esibiscono in ogni sorta di istrionica acrobazia per promuoverlo e che vanno a servire carne di foca nella caffetteria del Parlamento al Governatore Generale, che a sua volta affonda i denti nel cuore crudo della foca, mentre il sangue le cola lungo il mento.

Grazie al fatto che i prodotti derivati dalle foche sono vietati negli Stati Uniti, in Europa e in Russia, il mercato mondiale si è bloccato.E’ stata una lunga, lunga lotta e il merito di questo risultato va a molte organizzazioni e individui che hanno combattuto così a lungo e così appassionatamente da riuscire ad ottenere la vittoria per queste creature meravigliose.

Il defunto Cleveland Amory e il Fondo per gli Animali (Fund for Animals), Brian Davies e il Fondo Internazionale per il Benessere degli Animali (International Fund for Animal Welfare), Rebecca Aldworth e la Humane Society degli Stati Uniti (Humane Society of the United States), Brigitte Bardot e la Fondazione Brigitte Bardot, PETA, Royal Society per la Prevenzione della Crudeltà verso gli Animali (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals), l’Organizzazione per le Foche della Groenlandia (Harp Seal Org.) e gli equipaggi appassionati che mi hanno accompagnato sui ghiacci, prima con Greenpeace nel 1976 e nel 1977 e poi con Sea Shepherd Conservation Society.

E’ stata una lotta che ha avuto inizio negli anni Sessanta e ora le stragi a fini commerciali sono terminate, anche se ci vorrà ancora qualche anno prima che le uccisioni si fermino del tutto, dato che alcuni sadici selvaggi nelle isole Maddalena del Quebec e alcuni avamposti a Terranova amano uccidere per divertimento.

Ci siamo messi in gioco con il Governo canadese e i Governi di Quebec, Isola Prince Edward, Nuova Scozia e Terranova. Ci siamo impegnati con l’industria della pelliccia canadese e norvegese e con l’Associazione Canadese per la Caccia alle Foche (Canadian Sealing Association). Li abbiamo affrontati e con costante determinazione, perseveranza e pazienza nel confrontarci, abbiamo spinto all’angolo gli assassini, anno dopo anno, utilizzando l’arma più potente ed efficace che sia mai stata inventata – la macchina fotografica.

Attraverso le immagini, attraverso i drammi e la divulgazione sui media, abbiamo fatto conoscere al mondo queste atrocità contro la fauna marina e abbiamo tenuto alta la consapevolezza, ricordando al pubblico internazionale che la nostra passione per questa causa non morirà mai. Anno dopo anno abbiamo affrontato gli assassini e anno dopo anno siamo diventati più forti, mentre loro si sono indeboliti.
Il prossimo mese il Governo canadese tenterà ancora una volta di aumentare in modo ridicolo la quota di caccia, seguita da offerte di sussidi (in forma assistenziale), nel patetico tentativo di mantenere il massacro delle foche in vita, di fronte ad una condanna praticamente mondiale.
Non ha importanza. Fallirà miseramente. E’ ormai un dato di fatto che la caccia alle foche non esisterà più.

Abbiamo vinto. Le foche hanno vinto. La caccia alle foche in Canada è morta!

Lunga vita alle foche.

Ora dobbiamo fermare il massacro delle otarie orsine del Capo in Namibia.

da seashepherd.it

[ DA ORA PIù CHE MAI!!!!! SIAMO IN PROCINTO DI RICEVERE VARI ATTACCHI E DOBBIAMO DIMOSTRARE CHE NON SIAMO SOLI A PARLARE E CONDIVIDERE UN’IDEA:

Lasciate dei commenti affinchè si possa notare che *Filmati di Mare* non è solo e che ha dietro di se un pacifico esercito di persone civili, umane, sensibili e ben pensanti]

seashepherd

“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“


2 comments

  1. Franco C. ha detto:

    Sarebbe troppo belo per essere vero !!!!!! finquando ci saranno Donne imbecilli ci sara´un mercato….. anche se e´nero.
    Perche´non si pone illegale il porto delle Pellicie????
    Certo che non lo faranno finquando qualcuno guadagna……
    e come sempre le foche moriranno anche se in un numero minore.
    non sono un pessimista! ma un ottimista con molta conoscenza…..

    • Ser ha detto:

      Franco tu hai ragione, ma almeno stiamo iniziando ad ottenere dei risultati, certo finchè ci saranno donne ed uomini disposti ad acquistare pellicce per vanità ci sarà sempre qualche povero animale che ne subirà le conseguenze….. e poi per quale vanità??????? Boh finchè non si conoscevano le pratiche barbare con cui venivano trattati gli animali, lo posso pure capire, ma oramai tutti sappiamo quali atroci tormenti debbano subire per la vanità umana ……… a questo punto si tratta di dignità e civiltà mancanti

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