Archive for Miti e Leggende

Tinaicoboga, la principessa di Namauna

Molti, molti anni fa nel villaggio di Namuana sull’isola di Kadavu, viveva una principessa molto bella, moglie del capo-villaggio chiamata Tinaicoboga. Tinaicoboga ebbe una figlia bellissima chiamata Raudalice con la quale andava spesso pescare sul reef intorno al suo villaggio. Un giorno, Tinaicobaga e Raudalice si » Read more..

Le tartarughe sacre di Kadavu

Sull’isola di Kadavu, una delle più grandi isole di un arcipelago delle Fiji a circa cinquanta miglia di mare dalla città-capitale di Suva, c’è un villaggio chiamato Namuana. Namuana si trova protetto in una meravigliosa baia adiacente alla » Read more..

L’amicizia tra la tartaruga e l’aquila

La tartaruga e l’aquila non possono incontrarsi spesso: una passa il suo tempo tra le nuvole e l’altra sulla terra. Ma quando l’aquila capì che cara compagna poteva essere la tartaruga, venne a cercarla nella sua tana. La famiglia della tartaruga fu molto contenta della sua compagnia e l’aquila mangiò così » Read more..

La leggenda delle tartarughe

(Pellerossa / Cina)

La leggenda infatti narra che molto tempo fa, prima che vi fossero gli uomini, non c’era altro sulla Terra che acqua. Un giorno, il Grande Spirito guardò verso il basso dal cielo e decise di fare un bellissimo giardino. Ma dove poteva farlo? Tutto ciò che vedeva era soltanto acqua. Allora scorse una tartaruga gigante. Il Grande Spirito decise di fare il suo giardino sulla tartaruga… Ma una tartaruga non era » Read more..

La leggenda dell’invisibile città di Kitezh

Sulle sponde del lago di Svetloyar, 600 Km a est di Mosca, un gruppo di scienziati russi sta cercando la mitica città di Kitezh, sommersa dalle acque nel XIII° secolo. Di Kitezh, come dell’Avalon di Artù, si è persa ogni traccia. La leggenda narra che la città sarebbe sprofondata nel lago per sottrarsi all’invasione tartara del 1237 e sarebbe rimasta invisibile sino alla fine dei tempi.

(La Repubblica 27.7.2003)

Sulle rive del lago Svetlojar dove, secondo la tradizione, era situata la città miracolosa, convenivano folle di devoti in preghiera. Essi speravano, con l’ » Read more..

La leggenda di Melusina

Melusina è la protagonista di delicate e suggestive leggende medievali e romantiche: donna-pesce bellissima che consola e inganna, guida alla giusta scelta e innamora di sé, appare e scompare dalle profondità dei laghi nelle foreste incantate, mostro soprannaturale e donna splendida, amorevole e abile, essere crudele, ma anche una sorta di dea dell’ » Read more..

GIASONE e il vello d’oro

Giasone, figlio di Esone, appartiene alla discendenza di Eolo; incerta è invece la figura materna. Vive a Iolco, dove lo zio Pelia ha usurpato il regno a Esone, oppure – secondo un’altra versione – è stato da questi investito della “reggenza”, in attesa che Giasone sia cresciuto. Il ragazzo viene educato dal Centauro Chirone, che gli insegna la medicina.

Divenuto adulto torna al suo paese, vestito in modo bizzarro: indossa una » Read more..

La Grotta del Mago


Una grotta si apre nel fianco verso sud est dell’isola. Tra le alti pareti rocciose ed aspre una piccola caverna dove i pescatori trovavano rifugio durante le mareggiate e nella sosta qualcuno vedeva lui, un gigante con la barba bianca fluente, era il Mago. Qualcun altro giurava di aver visto qui anche qualche fanciulla, ninfe acquatiche? Non si sa. Di certo la Grotta del Mago è un po’ stregata. Luogo di antichissimi culti solari, i primi esploratori del Novecento rimasero “ incantati dalla fosforescenza argentea che faceva scintillare le loro mani, accendendo bagliori diamantini negli spigoli delle rocce “ dal suono della marea ampliata dagli echi della caverna, la marea che » Read more..

La Sibilla dell’isola di Ischia

Sono tante, piccole, piccole o più grandi le grotte che ritmano i fianchi dell’isola di Ischia. Luoghi ombrosi, nascosti, dove entrare per ammirare i riflessi del mare sulle pareti, giochi caleidoscopici di luce e acqua. Luoghi dove riposarsi nelle grandi nuotate. Luoghi anche dove strappare un bacio segreto. Ma attenti. Non sempre sarete soli. Quasi tutte le grotte di Ischia sono abitate da presenze invisibili. A volte è un Mago, altre volte una Sibilla…

Scrive W. Frenkel in L’Isola d’Ischia, 1928
” Sul lido del Castiglione, presso la necropoli dei Cumani, si può rintracciare la cosiddetta Grotta della Sibilla. Essa non rassomiglierà certo all’autentica e » Read more..

Le acque di Nitrodi

Le donne di Ischia – scriveva uno storico dell’800 – sono belle, ma quelle di Barano lo sono ancora di più, il merito è delle acque di Nitrodi. La fonte di Nitrodi non è una sorgente come un’altra. Sono acque sacre alle Ninfe: una di esse infatti per punizione subì una metamorfosi, la sua bianca pelle, i capelli e le belle membra disciolte come acqua, l’acqua di Nitrodi

Infuriava per le contrade euboiche grave contagio, causa di lutti continui, per cui la gente rivolgeva preghiere e doni agli dei per impetrare protezione. Consultato l’oracolo, la » Read more..

Bagnitiello di Casamicciola

Un semidio dà vita alle acque del Bagnitiello di Casamicciola

Ci sono posti del mondo in grado di restituire l’armonia a chi vi sosta. Proprio alle porte di Casamicciola terme c’è un luogo incantato: il Bagnitiello. Sotto la costa nel mare, una piccola conca formata di sassi, una piscina di acqua calda naturale, acqua termale, dove stendersi su scogli – sofà ricoperti di un muschio acquatico vellutato. Qui ammirando i papaveri e le spighe della costa, un rudere per metà invaso dal mare, l’orizzonte vi sentirete sprofondati in una sfera magica. E c’è del vero in questa sensazione perché » Read more..

Fonte del Gurgitiello

Fonte del Gurgitiello

Miti e leggende
Fonte del Gurgitiello ,miti e leggende

Fonte del Gurgitiello ,miti e leggende

Le lacrime di un satiro danno vita alla fonte del Gurgitiello a Casamicciola Ardenti passioni di Satiri voluttuosi e bianche Ninfe che fuggono. Il mito dell’origine delle fonti e delle sorgenti termali di Ischia narra di storie d’amore e di cuori trafitti Le lacrime di un satiro danno vita alla fonte del Gurgitiello a Casamicciola Sapete perchè l’acqua termale di Ischia è così miracolosa? Perchè nasce dagli amori e della lacrime degli dei, ed è abitata da Ninfe. Questa la leggenda che al di là della forza poetica, fa ben capire la necessità di trovare una causa, anche se soprannaturale, alle virtù terapeutiche delle fonti ischitane. Riportiamo una delle tante “fabulae” ricamate nei secoli attorno alle sorgenti di Ischia: ” Poetica origine del Bagno del Gurgitello in Casamicciola dal poema Inarime seu de balneis Pithecusarum di Camillo Eucherio de Quintiis, 1726 (Traduzioni di Raffaele Castagna) Si celebravano i riti propiziatori in onore di Minerva nella città a lei consacrata (Napoli) alla maniera di quanto avveniva un » Read more..

Antilia

Antilia, o Antillia, è un’isola leggendaria localizzata nell’Oceano Atlantico occidentale. Questa mitica isola è conosciuta anche come Isola delle Sette Città e Isola di San Brendano. Fu identificata anche con le Isole dei Beati e le Isole Fortunate.
L’origine del nome non è chiara. Il nome “Antilia” sembra significare anti isola, ossia isola opposta, forse opposta al Portogallo oppure isola posta simmetricamente al di là delle Colonne d’Ercole. La parola in qualche modo può richiamare Atlantide e non è escluso che i due miti si siano parzialmente sovrapposti, o che Antilia sia una versione ridotta di Atlantide. La più antica etimologia la ricollega direttamente ad Atlantide (1455). Scrittori posteriori hanno suggerito una derivazione dal latino anterior perché precede Zipangu o dall’arabo ‘Jezirat al Tennyn (“Isola del Drago”).
Nella Vita di Sertorio (capitolo 8) Plutarco scrive che il comandante romano Sertorio, dopo una campagna in Mauretania (Marocco), incontrò dei marinai che affermavano di essere tornati dalle Isole dei Beati. Descrissero due isole distanti dall’Africa circa 10.000 stadi (circa 2000 km) con un clima tropicale e una vegetazione lussureggiante.
La leggenda vuole che dopo l’invasione della Spagna da parte dei mori (711) sette vescovi fossero sfuggiti in Antilia (714 o 734), dove avrebbero fondato altrettante città, per cui l’isola veniva anche denominata Isola delle Sette Città. Parallelamente, in Portogallo si raccontava che, dopo la sconfitta subita da Re Roderico ad opera degli arabi, l’arcivescovo di Oporto e sei dei suoi vescovi sarebbero fuggiti in un’isola fondando ognuno sette città: Aira, Anhuib, Ansalli, Ansesseli, Ansodi, Ansolli e Con. La tradizione posteriore portoghese identificò Antilia con l’Isola di São Miguel, la maggiore delle Azzorre.