CHIARA VIGO: il Museo del Bisso

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CHIARA VIGO: il Museo del Bisso

CHIARA VIGO: il Museo del Bisso

Articolo 3 di 3

Con un trittico *Filmati Di Mare* presenta ai propri lettori Chiara Vigo ed il Bisso.

Chiara Vigo è un Maestro di tessitura antica che mantiene vive conoscenze ereditate per trasmissione diretta e familiare, un patrimonio materiale ed immateriale che passa di Maestro in Maestro da molte generazioni.

Articolo 1 – Chiara Vigo parla di sé, della sua vita           (Cliccare qui)

Articolo 2 – Scopriamo cosa è il Bisso                             (Cliccare qui)

Articolo 3 – Con questo articolo: Chiara Vigo ed il Museo del Bisso 

Il Museo vivente come Laboratorio ha lo scopo di trasmettere all’Ospite informazioni vive di una Lavorazione Millenaria che ancora oggi è fruibile all’ospite in visita come Patrimonio delle Genti Mediterranee.
Nasce nel 2005 la necessità di utilizzare una Maestria capace di illustrare dal vivo un’Arte Unica come quella della Tessitura del Bisso, che accompagni l’ospite in un viaggio vivo, che si Perde nella notte del Tempo delle Donne del Mediterraneo, che offra la possibilità di riscoprire un patrimonio Gestuale di tessitura, capace di raccontare e suscitare in diretta Emozioni che trasferite attraverso il racconto di chi ha visitato il Museo, produce e anima un indotto Turistico di eccellente portata, capace di aumentare il flusso Turistico Indispensabile alla creazione di attività collaterali di interesse economico generali, che servano ai giovani per utilizzare al meglio le risorse Umane come forma nuova di lavoro e benessere pur mantenendo intatti gli equilibri Storici e Ambientali di una città culturale come Sant’Antioco.

CHIARA VIGO: il Museo del Bisso

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CHIARA VIGO: il Museo del Bisso

Oggi a distanza di 4 anni di attività si è raggiunto un ottimo livello di pubblicità Televisiva dell’Arte del Bisso che ha Portato la Città nel Mondo, e che ha favorito il ritorno dei Turisti nel Paese, ma ha anche fatto sì che nuove persone avessero la curiosità di visitarlo per la prima volta. Inoltre si sono fatti passi avanti con l’attuazione di conferenze all’Estero e in Italia, che hanno contribuito a che si creasse una catena di collegamenti Universitari interessati alla Specialità Marina alla fotografia subacquea e ad eventuali studi futuri su questo nuovo modo di condurre un Museo-Laboratorio. Dare in mano una Struttura a un Maestro e lasciarlo Libero di Esprimersi a suo modo, ha prodotto la costruzione di una piattaforma di interesse che si può utilizzare per creare attorno ad essa una molteplicità di attività economiche che possano aiutare i giovani del Territorio a creare a loro volta attività collaterali di servizio utili a soddisfare la domanda dell’utenza attenta a questo Tema unico nel suo genere. Es.( passeggiate marine di visita dei banchi di Pinna Nobilis; Nuclei di Studio per esperti Nazionali e Internazionali di Biologia Marina; postazioni di fornitura di locazioni per fotografia subacquea; Attivazione di collegamenti veloci dall’ Aereoporto e per L’aereoporto; Visite Botaniche e Studi delle Specialità autoctone Tintorie; Studi sui Vari Tessuti antichi da Museo; ecc..). Oggi insomma sarebbe maturo il Tempo perché le Amministrazioni colgano il messaggio e rinnovino il modo di utilizzo dei Musei, che qualche volta viene bloccato dal fatto che la loro conduzione è gestita da persone preparate ma non capaci di trasmettere messaggi forti .
La Collezione delle Tele del Maestro Chiara Vigo è Stata messa a disposizione dell’utenza prima di tutto come dono Della propria Persona, e si tratta di tele di difficilissima fattura, per le quali è necessario un tempo di costruzione faticoso e Lunghissimo. Dovendo utilizzare un Materiale Tagliato in subacquea (Studio di Chiara Vigo anni 80) non più ricavato dalla pesca di questa specie, è stato necessario creare una tipologia di filatura della fibra e una sua cardatura e dissalatura che sono brevetti del Maestro. Ogni tela è legata ad una emozione e a un pregare antico che trasmette emozione. Su Forti, Il Leone delle Donne, La vela degli Uomini, La Natività dei Bambini, Emozioni di Mare e Terra, Cervi e Albero della Vita, la Tela dei Re (in utilizzo all’Archeologico), Mare e Terra, I gioielli del Bisso, sono tutte presenti nella sala del Bisso. Oltre a tutte quelle costruite e donate alle Amministrazioni e ai Vari Musei D’Europa e Del Mondo, utili a fare vetrina continua della Città di Sant’Antioco e della Sardegna. Per adesso parte delle Opere, per volontà del maestro, sono state catalogate dai Musei e dalla Sopraintendenza alle Arti facente capo alla Dott.ssa Lucia Arbace.

CHIARA VIGO: il Museo del Bisso

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La Porta del Museo è sempre aperta e nessuno ti fa pagare il biglietto di quello che è già Tuo. Spesso il biglietto è un ostacolo a conoscere e acquisire consapevolezza di rispetto come bene proprio e dei propri figli. Chi viene cerca il maestro Chiara Vigo e la Vuole incontrare e conoscere, provare emozioni, poiché per lunghi anni, lei ha voluto fortemente rendere partecipe il mondo e le genti della forza della cultura intesa come bene di tutti e a cui tutti devono rispetto e partecipazione alla sopravvivenza.
La visita comincia Tutte le volte in maniera diversa poiché viene Modificata in base all’esigenza e dei bisogni dei visitatori e non è legata certo alle esigenze del Maestro che, peraltro, ritiene la sua dedizione al mondo una Scelta libera di Vita. Solitamente vengono fatte vedere la cardatura la filatura, la torsione e la tessitura della fibra. Viene illustrato l’Habitat marino e le sue altre peculiarità. Durante la visita è possibile incontrarsi e scambiare pensieri e culture. Trasmettere un’Arte è una delle esigenze, e per farlo bisogna che la curiosità verso un’Arte non si spenga mai. E’ possibile frequentare la sala del Maestro per imparare tecniche semplici di filatura e tessitura. A richiesta vengono tenute lezioni a studenti che scelgono questo tema per la loro tesi di Laurea ( finora in 4 anni le tesi presentate sono 9 di cui due Estere, a Zurigo e Danzica ). La forma di visita dipende quindi dalla richiesta dell’utenza e non dall’imposizione di un percorso che è ormai sorpassato e noioso. Le leggi di Esposizione utilizzate nei Musei d’Arte sono rigide e non danno spazio alla fantasia e alla logica. La Libera richiesta di informazioni porta l’Utenza a partecipare più profondamente all’incameramento di dati culturali che, proprio perché partecipati, resteranno impressi nella memoria e verranno raccontati e produrranno l’effetto catena di ritorno di altre visite successive. L’utenza è libera di chiedere al Maestro quanto gli è necessario di conoscere, sia sulla tecnica di manifattura, sia sulla forza che accompagna quest’Arte. Di volta in volta la sala cambia aspetto e offre al visitatore un movimento che serve a creare la voglia di frequentazione. Si predilige un allestimento da performance Artistica.
Il Maestro, il suo Patrimonio Gestuale, la sua capacità di esposizione della Materia e dei suoi collegamenti fanno vivere l’Arte. Senza l’Anima quest’Arte non vive e senza Anima e partecipazione Il Bisso e la sua Lavorazione non hanno senso nè economico, nè artistico, nè turistico, e nè di Indotto. Le Arti come questa devono essere lasciate alla Libera conduzione di chi le ama e quindi conosce gli elementi di comunicazione giusti per poterle rendere vive e fruibili. I Tesori dell’Umanità non sono le Arti o le tele, ma i Maestri che hanno in mano il patrimonio Storico e Gestuale di un Popolo, e che conoscono la via e il sistema per tramandarlo direttamente e consegnarlo nelle mani giuste. I maestri che, come in Giappone, vengono sostenuti finanziariamente perché possano al meglio condurre la loro Arte, senza ingerenze che sono ad essi poco gradite, e ne impediscono la massima funzionalità e beneficio.
Il Museo dispone di Tutta l’Attrezzatura che ci può essere dentro una vecchia cara affascinante bottega di un Maestro. Il Suo accogliente fare e la sua Anima fuori dal Tempo che viaggia a diversa dimensione fuori da quella Magica stanza che accoglie il mondo.

CHIARA VIGO: il Museo del Bisso

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Fonte: www.chiaravigo.it

“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“

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