COME SI NAVIGA SUL MARE (Parte 2),Quadrante,Notturlabio, Quadrante di Davis

COME SI NAVIGA SUL MARE (Parte 2),Quadrante,Notturlabio, Quadrante di Davis

Quadrante*Gli oggetti Nautici sulle navi di ieri e di ogni tempo* Quadrante, Notturlabio ,  Quadrante di Davis

07/02/2012

COME SI NAVIGA SUL MARE (Parte 2)

Prima di vedere od anche conoscere alcuni degli oggetti marini di uso comune sulle navi di ieri e di ogni tempo e conoscere come funzionavano gli strumenti antichi ed a cosa servivano, vediamo come si naviga. *Ser*

COME SI NAVIGA SUL MARE (Parte 2)
1-Per calcolare la latitudine nel Medio Evo i naviganti disponevano del “quadrante” basato sul principio : h=h’ perchè angoli coi lati perpendicolari.

Lo seguì nello studio della cosmografia Ipparco di Nicea,vissuto pure nel 2° secolo avanti Cristo e anch’egli cittadino di Alessandria.
Ipparco fu il primo a definire ciò che fossero la latitudine e la longitudine dei vari luoghi.
Come tutti sanno,la “latitudine” è la distanza angolare del luogo che si considera dall’equatore,ed era abbastanza facile determinarla anche ai tempi di Ipparco,osservando la lunghezza dlle ombre di uno gnomone (ossia di uno stilo piantato verticalmente a terra),oppure paragonando le durate del giorno “solstiziale” (quello cioè in cui il Sole raggiunge la massima o la minima altezza).
La “longitudine” è invece la distanza angolare del luogo da un meridiano fisso,convenzionale,detto “primo meridiano” (che oggi è quello di Greenwich) ed è molto più difficile determinarla.Ipparco risolse teoricamente il problema con l’aiuto della causa astronomica dell’eclissi,già nota ai Greci : siccome un eclissi si osserva nel medesimo istante da qualsiasi punto della terra ,conoscendo la differenza di ora fra due punti della terra dai quali si osserva un’eclissi,si ha immediatamente le longitudine.Vedremp però che bisognerà attendere quasi duemila anni per poter calcolare la longitudine anche praticamente sul mare.
Ipparco stese anche un catalogo delle Stelle,raccolto nell’ “Almageste” di Claudio Tolmeo,in cui determinò la distanza angolare di ognuna dall’equatore e dal meridiano di Alessandria.
Tanto Eratostene che Ipparco divisero i circoli massimi della terra in 360 parti o gradi (come ancor oggi si usa),Ipparco attribuendo ad ognuno di questi l’ampiezza di 700 stadi.
L’astronomia,che i Greci avevano avuto in tanto onore,fu dimenticata nei primi secoli del Medio Evo ,o fu coltivata sparodicamente quà e là sotto forma di astrologia.
Ritornò alla Cristianità soltanto con gli scritti di San Tommaso d’Aquino,che rimise in onore le dottrine di Aristotele,e con le Crociate,che fecero riscoprire la cultura classica attraverso il mondo arabo.
Nel secolo XIII° incominciò a diffondersi in Europa l’uso dell’ago calamitato,mentre l’invenzione degli occhiali nel secolo seguente rappresentò un altro passo verso l’astronomia scientifica.
Nello stesso secolo XIV° era già in uso sulle navi “l’astrolabio”,precedentemente conosciuto in Oriente,e sul quale scrisse un trattato Andalò di Negro,genovese,che corresse carte geografiche in base a osservazioni astronomiche,ed è dell’epoca la prima applicazione della trigonometria alla navigazione e probabilmente anche l’invenzione dell’orologio.

QUADRANTE                                                                                  Da ” Le Vie d’Italia ” del 7 Luglio 1955-
Fonte :museodelmarenapoli.it

Il notturlabio o quadrante

 

 

Il notturlabio o quadrante delle stelle permetteva di conoscere l’ora di notte, orientando l’alidada sull’asse della Stella Polare fino a quando la Polare non appariva nel foro centrale dello strumento. L’ora veniva letta sulla scala interna, adeguatamente posizionata in funzione del mese. La parte posteriore dello strumento (a sinistra nella foto) serviva a calcolare l’ora delle maree, basandosi sulle fasi lunari.
Fonte: navievelieri.it

quadrante di Davis

 

Il quadrante di Davis conobbe presso i naviganti un tale successo che verrà utilizzato a bordo fino al XVIII secolo. Se era rifinito e inciso con cura, la sua precisione poteva raggiungere il mezzo grado.

 

“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.