Confermato lo stato di fermo

Sea Shepherd – confermato l’arresto del Capitano Watson

Paul Watson

Il Capitano Paul Watson rimane in stato di arresto.

La Corte tedesca che ha esaminato il caso, poco dopo l’avvenuto fermo, ha infatti confermato la misura cautelare in ottemperanza alle esigenze di estradizione avanzata dal governo del Costa Rica.

Watson, arrestato al suo arrivo all’aeroporto di Francoforte, deve rispondere dell’accusa di “violazione del traffico navale”, a seguito di una vecchia storia che sa tanto di trabocchetto.

La nave di Sea Shepherd, infatti, aveva intercettato un motopesca intento nella pratica di shark finning. Ovvero il prelievo degli squali per la mortale asportazione delle pinne. Autorizzato dal governo del Guatemala a scortare in porto il motopesca, la nave di Sea Shepherd venne invece bloccata dalle autorità locali.

Secondo quanto diffuso da Sea Shepherd a seguito del confermato arresto del Capitano Watson, ci potrebbero però essere delle irregolarità nella strana pratica resuscitata un decennio dopo (i fatti risalgono al 2002) dal Governo del Costa Rica.

Dubbi che sarebbero stati confermati da una dichiarazione dell’Interpol secondo il quale il mandato del Costa Rica potrebbe non essere conforme.

Questo secondo lo stesso ufficio legale dell’Interpol che non avrebbe pubblicato il Red Notice relativo al Capitano Watson. Si tratta della richiesta di arresto, con mandato di estradizione.

La richiesta del Costa Rica, secondo quanto reso noto da Sea Shepherd, non sarebbe conforme alle procedure stabilite dall’Organizzazione Internazionale di Polizia Criminale, ovvero l’Interpol.

Ad ogni modo, in base alla decisione del Giudice tedesco, il Capitano Watson rimane in stato di arresto. Watson è assistito in carcere dal Vicepresidente del Parlamento Europeo, Daniel Cohn Bendit, e dall’Eurodeputato Jose Bove.

Il mandato d’arresto Capitano Watson è stato rilasciato in Costa Rica nel mese di ottobre del 2011, curiosamente vicino al tempo che l’Istituto per la Ricerca sui Cetacei (ICR) ha presentato la loro causa civile contro Sea Shepherd Conservation Society negli Stati Uniti. La questione rimane, cos’è che ha spinto il Costa Rica ad emettere un mandato d’arresto per il capitano Watson nel mese di ottobre del 2011?

Appena Sea Shepherd diventa sempre più efficace nel proteggere la fauna marina a livello globale, i nemici degli oceani utilizzano tutte le loro risorse per fermarci. Attualmente Sea Shepherd è sotto attacco legale da tutte le parti del globo, e ogni caso rappresenta la biodiversità che ci impegniamo a proteggere. Nel Regno Unito Sea Shepherd sta combattendo una causa promossa da Fish & Fish brokers frutti di mare per quanto riguarda il tonno rosso. Negli Stati Uniti abbiamo la causa civile portato avanti dalla ICR materia anti-caccia alle balene attività nell’Oceano Antartico, e ora con la detenzione del capitano Watson in Germania (tramite mandato di arresto Costa Rica), che crediamo deriva dalle vittorie di Shepherd nella riduzione degli squali finning in alto mare. Non importa il paese o il sistema giudiziario, il capitano Watson non si farà intimidire, e non si fermerà finché alla vita e agli ecosistemi marini non verrà data la protezione che meritano.

http://www.seashepherd.org/news-and-media/2012/05/14/update-on-the-arrest-of-captain-watson-day-2-in-custody-1375

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