EPINEPHELUS ALEXANDRINUS – Cernia dorata
EPINEPHELUS ALEXANDRINUS – Cernia dorata
Epinephelus costae
Il nome scientifico Epinephelus alexandrinus è sinonimo di Epinephelus costae vedere anche l’altro nostro articolo correlato a questo —> cliccare qui
Famiglia Serranidi.
Provenienza Mediterraneo, soprattutto in prossimità delle coste africane; raro presso quelle europee.
Descrizione:
Forma tipica cernia, simile a E. guaza: la pinna caudale è fortemente incisa all’estremità. Colorazione: colore di fondo dal marrone al violetto, con 4-5 nette strisce longitudinali sul dorso. Dimensioni: fino a 40 cm. Differenze sessuali: non si conoscono; è un ermafrodito proterogino.
Classificazione scientifica | |
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Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Osteichthyes |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Neopterygii |
Infraclasse | Teleostei |
Superordine | Acanthopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Percoidei |
Famiglia | Serranidae |
Sottofamiglia | Epinephelinae |
Genere | Epinephelus |
Specie | E.costae |
Nomenclatura binomiale | |
Epinephelus costae Steindachner, 1878 |
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Sinonimi | |
Epinephelus alexandrinus | |
Nomi comuni | |
Cernia dorata, Dotto, Cernia alessandrina |
Temperatura: 22 °C. pH: circa 8. Densità: circa 1025.
Illuminazione: attenuata. Fondo: deve offrire molti ripari.
Alimentazione:
E’ predatore: si nutre in prevalenza di pesci, ma anche di grossi invertebrati.
Biologia Comportamento:
sta in agguato aspettando che passi la preda, quindi con attacco fulmineo l’afferra coi denti, o la attira nelle fauci spalancate e la ingoia risucchiandola. Riproduzione: in acquario non è possibile. Vita sociale: vive isolato nel proprio territorio.
Note Può assalire e ingoiare pesci di lunghezza pari a 3/4 della propria; è poco adatto alle vasche da appartamento.
fonte: .acquariofiliaitalia.it
IL Pescatore Sportivo, può catturare, un solo esemplare di Cernia al giorno a qualunque specie appartenga (Dpr 1639/68)
Taglia Minima: 45 cm (Regolamento CE n. 1967/2006)
Taglia Massima: 140 cm
Descrizione: Corpo alquanto allungato, moderatamente compresso. Testa grossa, con bocca grande e mandibola prominente. Presenza di 3 spine appiattite sull’opercolo. Preopercolo con bordo posteriore seghettato e 3 – 4 dentelli sull’ angolo inferiore. Pinna caudale con margine convesso nei soggetti giovanili, concavo negli adulti.
Colorazione: Da bruno – giallastra a bruno seppia, con 5 – 7 strisce longitudinali sul corpo e 2 oblique sull’ opercolo; le strisce tendono a divenire indistinte negli adulti; presenza di una larga macchia dorata sui fianchi, al di sotto dei primi 6 – 7 raggi spiniformi della dorsale, nei soggetti adulti (la macchia scompare dopo la morte del pesce).
Distribuzione: Mediterraneo: specie comune nel bacino orientale e sulle coste africane; nelle acque italiane comune solo in Sicilia. Atlantico orientale: specie comune presente da Gibilterra al Senegal
Valore Commerciale: Specie di discreta importanza sui mercati dell’ area mediterranea; commercializzata fresca o congelata.
Antonio Raffone
“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“
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