Epinephelus guaza, CIRENGA, Cernia gigante, CERNIA BRUNA o di fondale

Epinephelus guaza, CIRENGA, Cernia gigante, CERNIA BRUNA o di fondale

Epinephelus guaza, CIRENGA, Cernia gigante, CERNIA BRUNA o di fondale

Epinephalus guaza, Epinephelus guaza– CIRENGA (cernia comune) Cernia gigante, CERNIA BRUNA o di fondale
Epinephalus guaza
Famiglia: Serranidi
Ordine: Perciformi
Classe: Osteitti o Pesci ossei

La cernia è un pesce di notevoli dimensioni dall’aspetto possente, che può raggiungere il metro di lunghezza e i 70 Kg di peso, ma di solito è pescata attorno ai 20- 80 cm . La bocca è ampia, più sporgente nella parte inferiore rispetto alla superiore; sono presenti tre spine al margine posteriore dell’opercolo; le pinne pettorali sono grandi ed hanno un orlo chiaro con margine dentellato; la pinna codale è arrotondata. La colorazione è verde oliva, bruna e rosso-bruna con macchie chiare soprattutto negli esemplari giovani; sull’opercolo si notano delle striature oblique e gli occhi sono azzurri.

Le cernie appartengono alla famiglia dei Serranidi, di cui ricordiamo specie più slanciate come la Spigola ed altre tozze come la Cernia di fondo (Polyprion americanum), quest’ultima con due spine sull’opercolo, mandibola molto prominente e capo con creste scabrose. Le altre cernie che abitano i mari italiani hanno un colore più chiaro e sono meno diffuse; fra queste ricordiamo anche la cernia rossa (Mycteroperca rubra), la cernia bianca (Ephinephelus aeneus) con sopra il capo 2-3 strie bianche oblique, la cernia nera (Ephinephelus carinus) e la cernia dorata (Ephinephelus alexandrinus).

Questi grossi pesci vivono solitari, annidandosi spesso tra le rocce ed occupando un territorio definito. La cernia è un predatore vorace che si nutre di molluschi, crostacei e pesci; si riproduce in estate ed è ermafrodita proteroginico (prima è femmina , poi a 80 cm i maschi raggiungono la maturità); può vivere anche 40-50 anni. La cernia vive lungo la costa rocciosa sino alla profondità di alcune centinaia di metri, ed occasionalmente si spinge sui fondali detritici posti ai margini delle praterie di Posidonia. E’ comune in Mediterraneo, Atlantico orientale; è presente in tutti i mari italiani, dove conduce vita solitaria presso grotte ed anfratti. La cernia è una specie molto ambita dai pescatori subacquei; viene catturata in modo professionale con palangari di profondità, con reti a strascico e con tremagli. Dato il suo lento ritmo di accrescimento, è una specie che non viene ancora allevata, ma sono in corso tentativi di ripopolamento. Nell’acquistare le cernie bisogna fare attenzione, in quanto per la maggior parte sono importate, fresche o congelate (controllate la lucentezza della pelle e dell’occhio). Le carni sono ottime e bianche. Uno dei modi migliori per gustarla, date le sue notevoli dimensioni, è al forno o ai ferri tagliata in tranci; per i pesci di taglia piccola è da gustare soprattutto in frittura.

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