Galeoni :tesori ritrovati ,tesori sommersi

Galeoni :tesori ritrovati ,tesori sommersi

Galeoni :tesori ritrovati – calice d’oro

Galeoni :tesori ritrovati ,tesori sommersi

Questo calice in oro è stato rinvenuto dal subacqueo Michael DeMar della Blue Water Ventures, insieme ad altri esperti nel recupero di tesori di vascelli naufragati. Si crede che provenga dal galeone spagnolo galeone spagnolo Santa Margarita del 1622. La Blue Water sta cercando i resti della Margarita in partnership con una joint-venture con la Mel Fisher’s Treasures.

Galeoni :tesori ritrovati – lingotto,d’oro

Kim Fisher, figlio del defunto cercatore di tesori Mel Fisher, mostra un lingotto d’oro da 23 carati dopo il suo arrivo a Key West, il 26 febbraio 2008. Il suo valore è stimato attorno ai 175,000 dollari americani. La barretta da un chilo e 36 grammi fu scoperta dai sommozzatori di Fisher che parteciparono al recupero del tesoro a circa 35 miglia ad ovest di Key West. Si crede che il lingotto provenga dal relitto del galeone spagnolo Nuestra Senora de Atocha, affondato nel 1622.

Galeoni :tesori sommersi ritrovati – oro, argento, monete, gioielli ed oggetti del 1700 (vita quortidiana di bordo)

25 anni fa, nel luglio del 1985, fu finalmente localizzato il sito dell’affondamento del galeone spagnolo Nuestra Senora de Atocha: i fondali marini a sole 35 miglia da Key West. Mel Fisher, esperto nel recuperare e salvare tesori nei relitti, ha impiegato 16 anni a trovare la nave, che era affondata durante un uragano nel lontano settembre del 1622. Le sue lunghe ricerche però si sono dimostrate molto meritevoli visto che con il suo equipaggio è riuscito a scoprire una fortuna nascosta di manufatti e tesori del valore di 400 milioni di dollari.

Il malloppo presentava più di 40 tonnellate di oro e argento, che comprendeva lingotti, 10,000 real noti come “pezzi da otto”, monete d’oro (molte delle quali in condizioni di conservazione fior di conio ), smeraldi colombiani, manufatti in argento e oro, gioielleria di squisita fattura, oltre a tantissimi articoli in uso a quei tempi nella loro banale quotidianità che tuttavia ci forniscono uno sguardo affascinante sui costumi della vita di mare agli inizi del diciassettesimo secolo.

L’uomo che con veemenza ha lavorato una vita intera per trovare il galeone Atocha è Mel Fisher, fin da piccolo lettore appassionato de L’isola del tesoro, che non ha mai desistito dal desiderio di recuperare il suo personalissimo tesoro sommerso. Lui e sua moglie sono stati tra i primi a sondare le possibilità commerciali dell’immersione subacquea andando a pesca di aragoste nelle fredde acque della California e poi inaugurando il primo esercizio pubblico di subacquea al mondo a Redondo Beach.

Fu Kip Wagner che nel 1962 persuase Mel a convertire la sua competenza di sommozzatore in cercatore di tesori da recuperare; così, in seguito, riuscirono a scoprire insieme e a ripescare con successo i vascelli della flotta spagnola nota come Spanish Plate Fleet che nel 1715 fu investita da una tromba d’aria mentre era in procinto di approdare sulle coste orientali della Florida. Questa impresa richiese dieci anni, ma in quel periodo Mel iniziò contemporaneamente le ricerche della Santa Margarita e dell’ Atocha, entrambe travolte da un terribile uragano nel 1622. Localizzò la Santa Margarita nel 1980 che conteneva una fortuna del valore di 20 milioni di dollari. Di lì a poco trovò anche l’Atocha, l’altro galeone di scorta della capitana, amaranto della guardia reale, che si sapeva carica di ricchezze quando andò a fondo.

Il ritrovamento dell’Atocha, reputato il tesoro più ricco dai tempi del rinvenimento della tomba di Tutankhamon, si può considerare l’apice della carriera di Mel, e anche oggi i suoi figli continuano nella tradizione del padre ad andare alla ricerca e ai recuperi dei tesori. In effetti, sono proprio loro che proseguono nel lavoro sul relitto del naufragio Atocha, visto che continua a svelare segreti nonostante siano passati 25 anni.

Mel è mancato nel 1998 ma le imprese della sua vita possono essere ancora apprezzate grazie ad una visita al museo di Key West gestito dalla Mel Fisher Maritime Heritage Society, un’organizzazione no profit. Gli oggetti della Atocha e degli altri naufragi, inclusa la Margarita e la nave negriera inglese Henrietta Marie, sono conservati qui sia per essere studiati che per essere ammirati. In mostra, i visitatori potranno vedere lingotti e barrette in oro e argento, monete, cannoni e armi più piccole, rari strumenti di navigazione, gioielli preziosi e monili riccamente adorni, e perfino uno smeraldo da 77,7 carati.

Il 25° anniversario delle straordinarie scoperte di Mel verrà celebrato durante l’annuale festa dedicata ai Mel Fisher Days, che viene organizzata dal 15 al 18 luglio di quest’anno. Fra gli appuntamenti in programma, l’incontro del “golden crew”, l’equipaggio che andò alla ricerca dell’Atocha con Mel che sarà felicissimo di ritornare ai gloriosi ricordi di quei giorni condividendoli con tutti coloro che avranno voglia di ascoltare i racconti dell’esperienza di andare alla ricerca di tesori sommersi e di relitti dei naufragi.

“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“


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