I PIRATI IMMAGINARI PIU’ FAMOSI part.5

# Jack Sparrow (immaginario)
# Davy Jones (immaginario)

Capitano Jack Sparrow, ne I Pirati dei Caraibi

 

Il Capitano Jack Sparrow è un personaggio immaginario della saga cinematografica Pirati dei Caraibi interpretato da Johnny Depp. Comparso per la prima volta nel 2003 ne La maledizione della prima luna come protagonista, ha successivamente ricoperto lo stesso ruolo anche ne La maledizione del forziere fantasma (2006) , Ai confini del mondo (2007) e nel 2010 ne Ai confini del mare, che uscirà a maggio del 2011.

Membro del Consiglio della Fratellanza, Jack è un pirata sleale, irresponsabile ma al tempo stesso ironico, e affascinante, che per sopravvivere può ricorrere a qualsiasi mezzo; con il combattimento, se necessario, ma soprattutto grazie alla sua astuzia nelle trattative riesce talvolta a sottrarsi alle situazioni più pericolose. Nella prima pellicola entra in scena tentando di recuperare la Perla Nera caduta, dopo l’ammutinamento della ciurma, sotto il controllo dell’ex compagno Hector Barbossa; obiettivo, quest’ultimo, da raggiungere per fuggire dal leggendario pirata Davy Jones prima e dalla Compagnia Inglese delle Indie Orientali poi.

Oltre ad essere apparso in diversi videogiochi, il personaggio ha ispirato una prima apparizione di libri per ragazzi dal titolo Pirates of the Caribbean: Jack Sparrow in cui viene raccontata la sua adolescenza.

Davy Jones

Nelle leggende dei marinai, Davy Jones è un essere immaginario, un diavolo del mare, associato alla morte per annegamento negli abissi marini. Ci si riferisce al suo nome soprattutto attraverso l’espressione Davy Jones’ locker, “lo scrigno di Davy Jones”, un eufemismo per “il fondo del mare”, inteso come luogo in cui riposano i marinai annegati (“Una tomba in fondo al mare”).
Le origini del nome non sono note. Si ritiene che il primo riferimento letterario a questo personaggio si trovi nel romanzo The Four Years Voyages of Captain George Roberts di Daniel Defoe, che usa la frase “having the rest into Davy Jones’ locker, i.e. the sea” (“riposarsi nello scrigno di Davy Jones, cioè nel mare”). In The Adventures of Peregrine Pickle (1751), Tobias Smollett descrive l’uso del nome di Jones presso i marinai della sua epoca:
« Questo stesso Davy Jones, secondo i marinai, è il demone che presiede su tutti gli spiriti maligni delle profondità, e appare in numerose forme, appollaiato sulle navi alla vigilia di uragani, naufragi e altri disastri a cui la vita del mare è esposta, avvertendo i devoti sventurati della morte e del disastro che si avvicinano. »

Smollett descrive Jones come una creatura mostruosa, con occhi a disco, tre file di denti, corna, coda, e fumo azzurro che gli esce dalle narici. Anche Washington Irving cita Davy Jones in Adventures of the Black Fisherman (1824). Nella letteratura moderna, i riferimenti sono innumerevoli, e includono quelli in Moby Dick di Herman Melville, L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson e Peter Pan di J. M. Barrie.

Sono state avanzate molte diverse teorie circa le origini di questo mito. Un pirata di nome David Jones esistette realmente negli anni 1630, ed era attivo nell’Oceano Indiano, ma la maggior parte degli studiosi ritiene improbabile che fosse così famoso da dare vita a una leggenda diffusa in gran parte del mondo. Un gestore di pub inglese con questo nome viene citato nella canzone Jones’s Ale is Newe (1594) e potrebbe essere associato alla leggenda di un gestore di pub che imprigionava i marinai ubriachi e poi li vendeva alle navi di passaggio. Correlato potrebbe essere anche Duffer Jones, un leggendario marinaio miope che spesso si trovava a cadere fuori bordo.

Altre ipotesi sulle possibili origini del mito ne enfatizzano gli elementi soprannaturali. I marinai del Galles invocavano Saint David per ottenere protezione in caso di pericolo mortale durante la navigazione; ma Davy potrebbe essere anche, secondo alcuni, una deformazione di devil (il diavolo). Ancora, potrebbe esistere un legame fra il cognome Jones e il nome Giona, divenuto l'”angelo malvagio” dei marinai dopo la sua permanenza nel ventre della balena.

Generalmente a questo demone si fa riferimento per indicare gli spettri che la tradizione marinara ritiene s’aggirino su rotte considerate maledette (una di queste è la rotta seguita dal transatlantico “Titanic” nel 1912), oppure che si levino dagli abissi dove sono state gettate le salme dei marinai deceduti, specialmente dopo decessi tragici, come nel caso di Ladylips.

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