“Il tesoro del pirata” di Fabiola D’Amico

A volte occorre veramente poco perché la vita a un tratto prenda un corso inaspettato. A Isabella basta una lettera dalla Sicilia, che la informa in toni molto succinti che la vita del padre è appesa a un filo e che quel filo è in mano a misteriosi uomini…
Ancora più stupefacente è la richiesta del genitore morente: andare in Sicilia, recuperare un tesoro e farlo con la protezione del capitano Juan Velasquez, un tempo pirata, suo acerrimo nemico.
Isabella non ha molte scelte: deve convincere, con l’inganno, l’uomo ad aiutarla, non può svelare la sua vera identità. Non può certo sapere che appena lo vedrà, desidererà perdersi in quei magnifici occhi blu; subito scoppia la scintilla dell’attrazione ma Isabella lotta contro questo sentimento a lei così sconosciuto.
Un’inaspettata e terribile tempesta, che li porterà alla deriva, li avvicinerà inesorabilmente uno tra le braccia dell’altro.
Vecchi amici, pirati, incroceranno le loro strade, nuove promesse vincoleranno il futuro, ma ancora l’epilogo di questa avventura è lontano.
Dopo tante traversie, giungono a Palermo, dove il capitano gestisce affari con i nobili del luogo. Pur fremendo d’impazienza per conoscere le sorti del genitore e recuperare il tesoro, Isabella e Juan sono costretti a sostare nella città felicissima, poiché sta per svolgersi un auto da fè, un atto di fede, e nessuno può lasciare la città.
Improvvisamente i due protagonisti si ritrovano circondati da insidie e nemici inaspettati, in una Palermo del 1645, i due innamorati verranno separati, si ritroveranno a lottare contro la morte, contro la sofferenza.
Riuscirà l’amore a trionfare?

Intervista all’autrice da wordpress.com

1) Dove hai trovato l’ispirazione per la storia e i personaggi e come hai svolto le ricerche?
Durante la preparazione della tesi di Laurea, mi sono ritrovata tra le mani un libro di Giuseppe Pitrè in cui narrava la scoperta a Palazzo Steri nel 1910 di Graffiti. da lì, grazie alla biblioteca nazionale di Palermo, ho scoperto notizie davvero interessanti. Ho sempre desiderato scrivere una storia con un Pirata, adoro il mare, che è un elemento essenziale in ciò che scrivo. Le storie di Salgari mi hanno sempre affascinato.
2) L’ambientazione del romanzo è inusuale. Perché Palermo durante l’Inquisizione?
Palermo è una città fantastica, è stata conquistata da una moltitudine di popoli e ogni strada porta i segni di queste conquiste. La Sicilia in generale è un luogo meraviglioso, vuoi il mare? C’è, vuoi la neve, anche quella in estate. Un’isola ricca di storia, fascino e cultura. Ho fatto delle ricerche approfondite, perchè le storie dei pirati sono tutte ambientate sul mare dei Caraibi, ma i pirati esistevano anche ne Mediterraneo. Ma i pirati hanno vissuto soprattutto nel XVII secolo, quindi la mia storia doveva svolgersi in questi anni. Così legando quanto scoperto da Giuseppe Pitrè a ciò che la mia fantasia esigeva, ecco la giusta collocazione temporale Palermo 1645.
3) Isabella all’inizio è la classica damina cresciuta nella bambagia, tuttavia butta alle spalle una vita tranquilla per affrontare nuove avventure. Pensi che in ogni donna ci sia la forza di accettare i cambiamenti?
Sicuramente, non lo fa quando abbandona la famiglia paterna e si trasferisce con il marito all’estero? Mia nonna è rimasta vedova a 35 anni con 3 bambini da crescere, poco prima della seconda guerra mondiale, ne aveva tanta di forza.
4) Juan è il pirata. Bello, dal passato oscuro e molto umano. E’ l’uomo dei sogni o il “bastardo” che fa scattare lo spirito da crocerossina che è presente in molte donne?
Ognuno di noi ha un uomo dei sogni, può essere bastardo, tenero. dipende da ciò che vogliamo. A me piace, l’ho amato, e devo confessare che in Lui c’è molto di mio marito, sarà un caso?
5) Se puoi fare un’anticipazione, in quale lidi e in quale tempo potresti portare i tuoi lettori con il tuo prossimo racconto?
Cara Silvia, di idee ne ho tante: non siete curiose di sapere se qualcuno troverà questo tesoro del pirata? la risposta è si, anche se dovremmo trasferirci nel 1821, stavolta i protagonisti sono Lei inglese, discendente di Isabella e Juan, Lui, siciliano doc, discendente di Carlos. Insieme a loro altri tre fratelli e altrettante storie che, ahimè aspe,ttano di essere scritte.
C’è un romanzo incompiuto, per me molto appassionante, ambientato alla corte di Luigi XIV, tra magia nera e abiti fastosi. Purtroppo questi progetti per il momento sono tali, poiché in cerca di notorietà ho partecipato a una serie di concorsi tra cui quello della VIE en Rose e quello indetto dai Romanzi Mondadori. inoltre mi sono divertita a scrivere un Chick LIt, che La nostra Roberta valuterà, e un lungo racconto erotico ambientato in Egitto nella seconda metà dell’ottocento, tra scavi e maledizioni, che spedirò al più presto anche a Roberta.
Colgo l’occasione per ringraziarti, poichè grazie a te, ho incontrato Roberta, a cui va un abbraccio per la disponibilità con cui risponde sempre alle mie sciocche e ingenue domande.

Di nulla!

Potete trovare IL TESORO DEL PIRATA su:

http://it.ebookizzati.com/ebook-il-tesoro-del-pirata-1-fabiola-damico-satzweisscom-chichili-agency-idprd28974.html

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