Irina Sendler Sendlerowa o Irena Krzyzanowska,Jolanta,Żegota+ Video

Irina Sendler Sendlerowa o Irena Krzyzanowska,Jolanta,Żegota+ Video

libro di Anna Mieszkowska , edito da San Paolo Edizioni, 2009 THE_COURAGEOUS_HEART_OF_IRENA_SENDLER_John_Kent_Harrison THE CHILDREN OF IRENA SENDLER

Irina Sendler ,Irina Sendler una grande donna

Una storia semplice, commovente e stupenda: Irina Sendler ………. un viso da ricordare!!!

In memoria di Irena Sendler (Sendlerowa in polacco)

Poco tempo fa è venuta a mancare Irena Sendler una signora di 98 anni. Nata a Otwock, Varsavia (impero Russo Impero Russo ) il 15 febbraio 1910 e morta il 12/05/2008 a Varsavia (Polonia Bandera de Polonia ) nazionalità Polacco  Polonia.

La storia della sua vita venne scoperta nel 1999 da alcuni studenti di un college in Kansas, che hanno lanciato un progetto internazionale per popolarizzarne vita e opere. Gli studenti hanno realizzato un gioco basato sulla ricerca nella storia della vita di Irena Sendler intitolato Life in a Jar. Da allora è stato adattato per la televisione come Il cuore coraggioso di Irena Sendler .

Ecco la sua storia esemplare

Irena Sendler nacque in una famiglia socialista, faceva come lavoro l’assistente sociale polacca ed eroica infermiera che collaborò con la resistenza nella Polonia occupata durante la seconda guerra mondiale, non era ebrea bensì cattolica,  simpatizzante con gli ebrei fin dall’infanzia.

Irena Sendler nacque in una famiglia polacca di orientamento politico socialista,

This is the story of Irena Sendler

nella periferia operaia di Varsavia. Il padre, Stanisław Krzyżanowski, era medico; egli morì di tifo nel febbraio 1917, avendo contratto la malattia mentre assisteva ammalati che altri suoi colleghi si erano rifiutati di curare. Molti di questi ammalati erano ebrei: dopo la sua morte, i responsabili della comunità ebraica di Varsavia si offrirono di pagare gli studi di Irena come segno di riconoscenza. Pur essendo di confessione cattolica, la ragazza sperimentò fin dall’adolescenza una profonda vicinanza ed empatia con il mondo ebraico. All’università, per esempio, si oppose alla ghettizzazione degli studenti ebrei, e come conseguenza venne sospesa dall’Università di Varsavia per tre anni.

Terminati gli studi, cominciò a lavorare come assistente sociale nelle città di Otwock e Tarczyn e sposò  Mieczyslaw Sendler (con il cui cognome sarebbe stata conosciuta in seguito, nonostante il fallimento del matrimonio, subito dopo la guerra).

Per tutta la sua vita Irena ha combatutto per l’uguaglianza, in difesa dei più deboli e nonostante fosse di fede cattolica, portava sul suo petto la Stella di Davide, in segno di solidarietà con gli ebrei.

Irena Sendler: l’angelo dell’olocausto che ha salvato 2.500 bambini

Irena Sendler è stata “l’angelo dell’olocausto”, la donna che è riuscita a portare in salvo dai tedeschi circa 2.500 bambini, ma il suo nome è a molti ancora sconosciuto.

Nome in codice: «Jolanta». L’incredibile storia di Irena Sendler, la donna che salvò 2500 bambini dall’Olocausto
Un libro di  Anna Mieszkowska , edito da  San Paolo Edizioni, 2009

Nome in codice: «Jolanta». L'incredibile storia di Irena Sendler, la donna che salvò 2500 bambini dall'Olocausto libro di Mieszkowska Anna

Prezzo: €  20,00

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“Life in a Jar: The Irena Sendler Project”di Jack Mayer

E ‘la storia ispiratrice di Irena Sendler, che bussava alle porte ebrei nel ghetto di Varsavia e, nelle parole di Sendler “, ha cercato di parlare con le madri dai loro figli”. E ‘anche la storia degli studenti provenienti da Kansas che la riscoperta, ognuno portando il suo fardello doloroso e ciascuno chiamato a suo modo complesso per diffondere la storia di Irena Sendler. Un 2011 Kansas libro notevole selezione.

 

All’epoca dell’invasione tedesca della Polonia, nel 1939, Irena lavorava come infermiera per i servizi sociali del comune di Varsavia. Quando si scatenò la perscuzione nei confronti degli ebrei, decise da subito che non poteva restare indifferente e che doveva darsi da fare. Nei mesi che seguirono, lei ed altri volontari fabbricarono migliaia di documenti falsi per aiutare le famiglie ebree a nascondersi.

Bambini-ebrei-nel-Ghetto-di-Varsavia

Quando Irena camminava per le strade del ghetto, aveva un bracciale con la stella di Davide come segno di solidarietà. Subito messassi in contatto con le famiglie di bambini proponeva di portare i loro figli fuori dal ghetto, ma non poteva dare loro alcuna garanzia di successo. Erano tempi molto difficili, quando ha

Irena Sendler all’età di 32 anni – 1942

dovuto convincere i genitori questi le chiesero: “Mi prometti che mio figlio vivrà?». Irena rispose: “Cosa posso promettere, quando non si sa nemmeno se potemo lasciare il ghetto?” L’unica certezza era che il bambino sarebbe morto se fossero rimasti lì. Molte madri e le nonne erano reticenti nella consegna dei bambini, cosa assolutamente comprensibile, ma che sarebbe diventata fatale per loro. A volte, quando Irena e le sue compagne tornavano a visitare le famiglie nel tentativo di per far cambiare loro idea, potevano constatare che tutti erano stati condotti ai campi di concentramento.

Nel 1942 entrò nella resistenza polacca (che al suo interno presentava forti differenze fra un’ala nazionalista ed una filocomunista e talvolta in contrasto sulle scelte da fare ) e il suo movimento clandestino, «Żegota», non comunista, la incaricò delle operazioni di salvataggio dei bambini ebrei: riuscì a salvarne circa 2500.
Come impiegata dei servizi sociali di Varsavia aveva diritto di accesso al ghetto

Żegota – Rada Pomocy Żydom 1942-1945

della città e fino a quando poté, portò via dal ghetto piccoli ebrei con un’ambulanza; ebbe l’idea di mettere a fianco dell’autista un cane grande, i cui latrati coprivano i pianti dei piccoli.

Quindi durante la seconda guerra mondiale, Irena, ha ottenuto il permesso di lavorare nel ghetto di Varsavia per il suo diritto sopra accennato. Aveva un ulteriore motivo. Era al corrente dei piani che i nazisti avevano per gli ebrei, infatti, pur di introdursi nel ghetto di Varsavia e mettere al sicuro i bambini con vari stratagemmi, si fingeva anche idraulico e tecnico delle tubature e fu assunta come idraulico nei campi di concentramento e spostandosi con un grande furgone con il quale prelevava i più piccoli e per non essere scoperta, li metteva in sacchi di juta o grandi valigie o nel fondo della sua cassetta degli attrezzi .

Irena portò in salvo così migliaia di neonati nascondendoli nel fondo della sua cassetta degli attrezzi ed i bambini più grandi li nascondeva nel sacco di iuta.

Anche il grande cane addestrato ad abbaiare contro i nazisti, faceva parte del piano, esso aveva il compito d’infastidire i tedeschi che, naturalmente, temevano il cane e il suo latrato copriva il pianto dei bambini e la lasciavano passare senza controllare il retro del suo camioncino.

warsaw_ghetto

Irena Sendler-Sleeping With The Angels-

Irena, il cui nome di battaglia fu «Jolanta», forniva falsi documenti con nomi cristiani ai bambini, che sparse nella campagne di Varsavia, presso famiglie cristiane e conventi. Annotò tutti i veri nomi accanto ai falsi e li seppellì nel terreno dentro bottiglie e vasetti di marmellata, nella speranza di potere riunire i bambini, un giorno, ai genitori.

Irena-Sendler

I nazisti sapevano di queste attività ed il 20 ottobre del 1943 Jolanta fu scoperta e arrestata dalla Gestapo. Condotta nella famigerata prigione di Pawiak, fu ripetutamente e brutalmente torturata. Le spezzarono i piedi e le gambe, ma non tradì l’organizzazione, né rivelò gli indirizzi dei bambini nascosti. Trovato un materasso di paglia (un po ‘ modello di Gesù Misericordioso) con la scritta: “Gesù, confido in Te”, lo tenne con sé fino al 1979 , quando lo offrì a Papa Giovanni Paolo II . Condannata a morte, fu salvata all’ultimo minuto, quando membri della Żegota  riuscirono a corrompere le guardie che l’avevano in custodia e sottrarla così all’esecuzione.

Irena Sendler l’angelo custode di 2500 bambini ebrei

 

Manifesto nazista in tedesco e polacco, che minacciava di morte i Polacchi che avessero aiutato gli Ebrei

Dopo la guerra

– Fu minacciata dal regime comunista perché era stata partigiana, ma non rossa.

– Cercò di rintracciare tutti i genitori che potessero essere sopravvissuti per riunire le famiglie. La maggior parte di loro erano stati gasati. Irena ha continuato a prendersi cura di questi ragazzi, mettendoli in case famiglia o trovando loro famiglie affidatarie o adottive.

– Visse un’esistenza normale, tornò al suo vecchio lavoro, si sposò nuovamente, ebbe tre figli, restando in ogni caso in contatto con alcuni dei bambini che aveva salvato.

Nel 1965 ricevette il titolo di Giusta tra le nazioni dallo Yad Vashem di Gerusalemmee e la chiamò la cittadina onoraria di Israele. Soltanto in quell’occasione il governo comunista le diede il permesso di viaggiare all’estero, per ricevere il riconoscimento in Israele.

Irina Sendler – Irena_sendler

In una lettera al Senato del suo Paese, che, più tardi, le attribuì un premio, scrisse: “Ogni bambino salvato con il mio aiuto e con l’aiuto di tutti i meravigliosi messaggeri che oggi non ci sono più, è ciò che giustifica la mia esistenza sulla terra più di ogni possibile onorificenza”. Donna semplice, Irena aveva un solo rammarico, che espresse in un’altra occasione allo scrittore Marek Halter: “Avrei potuto fare di più. Questo rammarico mi seguirà fin o alla morte”.  Aveva salvato solo 2500 bambini. Era stata torturata e aveva rischiato solo la morte. Ma questo riconoscimento ci riguarda tutti, perchè i Giusti non salvarono soltanto delle vite innocenti, ma riscattarono la nostra dignità di uomini: di tutti gli uomini.

Irena Sendler è stata presentata come candidata per il Premio Nobel della Pace da parte del governo di Polonia . L’iniziativa del presidente di destra della Polonia Lech Kaczyński aveva l’appoggio ufficiale dello Stato di Israele dal premier Ehud Olmert , e dall’ organizzazione di sopravvissuti dell’Olocaustoche vivono in Israele.

Le autorità? Cim ( Auschwitz ) hanno espresso il loro sostegno della domanda in quanto ritenevano che Irena Sendler fosse uno degli ultimi eroi della sua generazione in vita, ed aveva dimostrato una forza, una convinzione ed un valore eccezionale.  Il premio, tuttavia, è stato dato a Gore .

 

Irina Sendler – Irena_sendler

Irina Sendler – Irena_sendler_autograph_2004.

Onorificenze

Croce di Comandante dell'Ordine della Polonia Restituta - nastrino per uniforme ordinaria Croce di Comandante dell’Ordine della Polonia Restituta
— 12 giugno 1996
Comandante con Stella dell'Ordine della Polonia Restituta - nastrino per uniforme ordinaria Comandante con Stella dell’Ordine della Polonia Restituta
— 7 novembre 2001
Dama dell'Ordine dell'Aquila Bianca - nastrino per uniforme ordinaria Dama dell’Ordine dell’Aquila Bianca
— 10 novembre 2003
Dama dell'Ordine dell'Ecce Homo - nastrino per uniforme ordinaria Dama dell’Ordine dell’Ecce Homo
Dama dell'Ordine del Sorriso - nastrino per uniforme ordinaria Dama dell’Ordine del Sorriso

Il 7 novembre 2001 le venne assegnata la Croce di Comandante con Stella dell’Ordine della Polonia Restituta (7 novembre 2001).

Nel 2003, papa Giovanni Paolo II le inviò una lettera personale lodandola per i suoi sforzi durante la guerra.

Il 10 ottobre 2003 essa ricevette la più alta decorazione civile della Polonia, l’Ordine dell’Aquila Bianca, e il premio Jan Karski “Per il coraggio e il cuore”, assegnatole dal Centro Americano di Cultura Polacca a Washington, D.C..

Nel 2007 l’allora Presidente della Repubblica di Polonia Lech Kaczyński, avanzò la proposta al Senato del suo Paese perché fosse proclamata eroe nazionale. Il Senato votò a favore, all’unanimità. Invitata all’atto di omaggio del Senato il 14 maggio dello stesso anno, all’età ormai di 97 anni non fu in grado di lasciare la casa di riposo in cui risiedeva, ma mandò una sua dichiarazione per mezzo di Elżbieta Ficowska, che aveva salvata da bambina.

Il 11 aprile 2007, ha ricevuto l’ Ordine del Sorriso come il più vecchio vincitore del premio.

Nel maggio 2009, Irena Sendler è stata concessa la postuma Audrey Hepburn Humanitarian Award. Il premio, chiamato così in onore dell’attrice e ambasciatrice UNICEF, si concede a persone ed organizzazioni riconosciute per aiutare i bambini. Nella sua citazione, la Fondazione Audrey Hepburn ha ricordato Irena Sendler gli sforzi eroici che hanno portato a salvare 2.500 bambini ebrei durante l’ occupazione tedesca della Polonia nella Seconda Guerra Mondiale.

 Sendler era l’ultima superstite della Sezione del Consiglio Zegota per assistere i bambini ebrei , che era stata attiva da agosto 1943 fino alla fine della guerra.

Anche un film TV sulla vita della signora Sendler, ” The Story Irena Sendler “, è stato in onda su CBS. Si è potuto apprendere di più sulla fondazione ” Life in a Jar “, e il gioco basato sulla sua vita con lo stesso nome.

THE COURAGEOUS HEART OF IRENA SENDLER John_Kent_Harrison

Produttore televisivo, regista e scrittore noto per il suo lavoro nella miniserie internazionale  I FIGLI DI Irena Sendler Hallmark Hall è il suo sesto film di fama. Questo film ha recentemente vinto un Emmy Award ed è stato nominato per altri due.

 

 

 

 

 

 

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Albero piantato a Yad Vashem per onorare Irena Sendler.

Irina Sendler Hidden Jewish children at a Polish convent 1943

Irina Sendler Rescued Jewish Child Katarzyna Meloch at Polish Convent 1943

Irina Sendler Hidden Jewish children at a Polish convent 1943

La Sendler con alcune persone da lei salvate quando erano bambini (Varsavia, 2005)

Irena-Sendler

Irina-Sendler a 95 anni

Irena_Sendler_funeral

Memorial a targa dedicato alla polacca Irena Sendler

Tanti filmati dedicati ad Irina Sendler





2 comments

  1. maria ha detto:

    Verdadero corazon valiente, y mucho amor. Vocacion por hacer el bien. Solidaridad y sacrificio por el projimo. Gracias por la publicacion.

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