Isola di Farmacusa

Isola di Farmacusa
Plutarco
Cesare catturato dai pirati (Vita Caesaris, 2, 1-7)

All’inizio, dunque, quando venne chiesto da parte loro un riscatto di 20 talenti, ne rise, poiché non capivano chi avessero catturato, ed egli promise che ne avrebbe dati 50; in seguito, inviati gli uomini del suo seguito chi in una città chi in un’altra per procurarsi le ricchezze, rimasto tra le rozzissime genti cilicie con un amico e due consiglieri, si comportava tanto altezzosamente che, ogni qual volta andava a riposare, ordinava loro di tacere inviando un servo. Poi, trascorsi i 40 giorni mancanti, quasi non fosse sorvegliato ma piuttosto protetto da loro, con molta sfrontatezza faceva ginnastica e scherzava con loro; scrivendo poi poesie e discorsi, li faceva loro ascoltare e definiva barbari ed incolti quelli che non li apprezzavano, e spesso mettendosi a ridere minacciò di impiccarli; i pirati, poi, erano contenti di avere questo tipo di conversazione franca, con semplicità ed educazione. Quando dunque giunsero da Mileto i soldi del riscatto e poté ripartire dopo averli consegnati, una volta compiuto il viaggio per mare, immediatamente tornò verso i pirati dal porto di Mileto; assalite le barche di guardia tutt’attorno all’isola, ne catturò la maggior parte. Fece razzia delle loro ricchezze e impalò tutti gli uomini, come aveva preannunciato loro sull’isola, quando sembrava che scherzasse.

Svetonio

Paragrafo 4

Quando la discordia civile fu domata Cesare incriminò per concussione Cornelio Dolabella un ex console che aveva meritato il trionfo e dal momento che l’imputato era stato assolto decise di ritirarsi a Rodi un po’ per sottrarsi ad eventuali vendette un po’ per seguire durante quel periodo di inattività e di riposo le lezioni di Apollonio Molone a quel tempo il più celebre maestro di oratoria. Mentre compiva la traversata verso Rodi nei mesi invernali fu catturato dai pirati presso l’isola di Farmacusa e rimase con loro non senza la più grande indignazione per circa quaranta giorni in compagnia di un medico e di due schiavi. Aveva infatti inviato i compagni di viaggio e tutti gli altri servi immediatamente a Roma per raccogliere i soldi con cui riscattarlo. Quando poi una volta pagati i cinquanta talenti stabiliti venne sbarcato su una spiaggia non esitò dopo aver assoldato una flotta a lanciarsi all’inseguimento dei pirati: li catturò e li condannò a quel supplizio che spesso aveva minacciato loro per scherzo. Mentre Mitridate devastava le regioni vicine al suo regno Cesare per non apparire inattivo mentre altri si trovavano in un momento critico da Rodi dove era giunto passò in Asia con un certo numero di truppe che aveva raccolto e dopo aver scacciato dalla provincia il luogotenente del re restituì fiducia alle popolazioni incerte e dubbiose.

“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.