La lingua dentata del pesce drago

Il “terrificante” pesce drago dell’Australia utilizza i suoi innumerevoli denti (ne ha persino diversi sulla lingua) per afferrare prede difficili da scovare nell’oscurità e nel gelo degli abissi.

Grande circa come una banana, questo pesce è tra le decine di migliaia di specie note e ignote alla scienza parte di un nuovo inventario pubblicato di recente dal Census of Marine Life, un progetto di censimento e di esplorazione dei mari in corso da un decennio che ha coinvolto oltre 2.700 ricercatori d tutto il mondo.

Questo inventario senza precedenti di specie marine provenienti da 25 diverse regioni è una sorta di “assagio” del censimento finale, che dovrebbe esere pubblicato il 4 ottobre e che includerà fino a 230.000 specie.

Il progetto ha richiesto la combinazione di anni di raccolta dati con precedenti ricerche sulla riccchezza delle specie marine. In ognuna delle 25 regioni prese in esame sono state conteggiate dalle 2.600 alle 33.000 specie, con una media di 10.750 per regione.

“L’inventario era necessario e urgente per due motivi”, spiega l’autore principale del rapporto Mark Costello del Leigh Marine Laboratory dell’Univeristà di Auckland, in Nuova Zelanda. Innanzitutto, il fatto di non sapere quali specie popolano gli oceani “compromette la capacità della nostra società di scoprire e descrivere nuove specie”.

In secondo luogo, la ricerca potrà fornire agli scienziati una base solida per aiutarli a registrare futuri casi di estinzioni di specie. “Le specie marine hanno subito un forte declino, in certi casi con perdite fino al 90%, in seguito alle attività dell’uomo, e molte potrebbero essere già condannate all’estinzione, così come è già accaduto per molte specie terrestri”, conclude Costello.

“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“

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