La polena della Palinuro

Polena Palinuro

La polena della Palinuro

* Le POLENE o Figure Di Prua- nel mondo e nei secoli * the figurehead, figure de proue, figurehead, testaferro

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Palinuro, la polena – the figurehead                                                          sailing ship Palinuro, Italian Navy – nave scuola Palinuro.

Una nave ha spesso una figura complessa, solitamente intagliato in legno – di solito una fanciulla – attaccato alla prua o prua della nave a portare fortuna alla nave e dei suoi viaggi, fungono da ispirazione per l’equipaggio e inviare un messaggio al potenziale nemici della loro determinazione.

Palinuro, che dà il nome alla nave, era il nocchiero (timoniere) della nave di Enea, quando quest’ ultimo era fuggito da Troia incendiata. Palinuro era un marinaio ligio al dovere, che il Dio del sonno solo con la magia riuscì a far addormentare e cadere in mare. La polena raffigura giustamente Palinuro con gli occhi chiusi, perchè vinto dal sonno, ma con ancora la barra del timone ben stretta fra le mani.
L’episodio viene descritto alla fine del Libro V dell’Eneide, nel quale Virgilio individua il punto preciso della vicenda: uno scoglio riconducibile al tratto di costa Campano, dinanzi all’omonimo capo (Capo Palinuro), tra il golfo di Policastro e l’insenatura di Pisciotta, nella subregione attualmente chiamata Cilento.

Palinuro

Naufrago dopo aver invocato invano i propri compagni, Palinuro rimane per tre giorni in balia del Noto (vento del Sud) fino all’approdo sulle spiagge d’Italia, dove troverà ad attenderlo non la salvezza ma una fine crudele: catturato dalla gente indigena, viene ucciso e il suo corpo abbandonato in mare.
Veniva così soddisfatta la richiesta di Nettuno (dio del mare) che nel momento stesso in cui accordava a Venere (madre di Enea) il proprio aiuto per condurre in salvo la flotta di Enea sulle coste campane, aveva preteso per sè in cambio una vittima
Palinuro, nel successivo Libro VI, vagando tra le anime degli insepolti, sarà protagonista di un triste incontro con Enea, disceso nel regno dell’ Ade in compagnia della Sibilla Cumana.
In quell’occasione supplicherà il suo condottiero di dargli sepoltura, esortandolo a cercare il suo corpo tra i flutti.
Sarà poi la Sibilla a rivelargli che il suo cadavere non verrà mai ritrovato. La sacerdotessa tuttavia mitiga l’amarezza del nocchiero predicendogli che, perseguitati da eventi prodigiosi, i suoi assassini erigeranno un cenotafio da dedicare a lui e da onorare con offerte. Quel luogo avrebbe per sempre portato il nome Palinuro
Fonte Flickr

Polena Palinuro

“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“

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