La Savina Ceylin

L’8 febbraio 2011 la petroliera italiana Savina Ceylin da 105.000 t è stata sequestrata da pirati somali 500 miglia al largo delle coste africane, a metà strada con la costa indiana
L’Operazione Ocean Shield è il contributo della NATO agli sforzi internazionali posti in essere per reprimere il fenomeno della pirateria al largo del Corno d’Africa, mediante la presenza dei gruppi navali SNMG1 SNMG2 che si alternano in Oceano Indiano dalla fine del 2008. La Marina Militare Italiana assicura la continua partecipazione di una propria unità navale allo SNMG2.

In seguito alle decisioni assunte dai Ministri della Difesa della NATO il 9 ottobre 2008, lo SNMG2 il 15 ottobre inizia il trasferimento dal Mediterraneo verso l’Oceano Indiano per assicurare il regolare flusso in Somalia degli aiuti umanitari del World Food Programme (WFP), il programma alimentare delle Nazioni Unite, attraverso la scorta dei mercantili interessati e, al contempo, svolgere attività anti-pirateria davanti alle coste somale, dando cpsì inizio all’Operazione “Allied Provider”, che si evolve prima nell’Operazione “Allied Protector” e successivamente nell’Operazione “Ocean Shield”.
L’impegno italiano nella lotta alla pirateria è iniziata con la partecipazione dal 20 ottobre al 15 dicembre 2008 del cacciatorpediniere Durand de la Penne, cui ha fatto seguito in ambito SNMG2 la partecipazione della fregata Libeccio che vi ha preso parte nel periodo giugno dicembre 2009, prima nell’ambito di NATO “Allied Protector” dal 29 giugno al 18 agosto e da questa data in ambito NATO “Ocean Shield” fino al 14 dicembre, che corso della missione ha percorso oltre 40000 miglia, sventando tre attacchi di pirati verso navi mercantili e soccorrendo un peschereccio somalo alla deriva con tre persone a bordo. Nell’ambito di NATO “Ocean Shield” hanno fatto seguito le partecipazioni della fregata Scirocco dal 12 marzo 2010 al 17 giugno 2010 in ambito SNMG2 e dai 1º ottobre 2010 del pattugliatore Bersagliere in ambito SNMG1.

L’impegno italiano alla lotta alla pirateria vede anche la partecipazione della Marina Militare alla Operazione Atalanta guidata dell’Unione Europea.

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