Linosa e le Berte uccelli marini,canto berta maggiore,Calonectris diomedea,Cory’s Shearwater

Linosa e le Berte uccelli marini, canto berta maggiore,

Calonectris diomedea, Cory’s Shearwater

Linosa e le Berte

Linosa e le Berte,canto Berta maggiore(Calonectris diomedea) Cory’s Shearwater 

Il nostro articolo nella categoria miti e leggende: *BERTA MAGGIORE, Berte le leggende*

La berta minore atlantica (Puffinus puffinus, Brünnich 1764)è un uccello appartenente alla famiglia dei Procellariidae, ordine dei Procellariiformes

Puffinus puffinus è una specie monotipica, sebbene la sua classificazione sia ancora controversa. Dal 2000 le sottospecie P. p. yelkouan (Berta minore “mediterranea”) e P. p. mauretanicus (Berta delle Baleari) sono diventate specie a parte.

A linosa è invece presente la Berta Maggiore (Calonectris diomedea Scopoli, 1769) è un uccello della famiglia delle Procellariidae. Esistono due sottospecie di berta maggiore: Calonectris diomedea diomedea (Scopoli, 1769) che nidifica nel Mar Mediterraneo e Calonectris diomedea borealis (Cory, 1881) che nidifica sulle isole della Macaronesia, nell’Oceano Atlantico.

Noi di *Filmati Di Mare* abbiamo partecipato al Campus naturalistico subacqueo e fotografico Isola di Linosa www.linosite.it dal 10 al 20 agosto 2010
Prima non avevo mai sentito la voce delle berte. Quasi tutte le sere e quando ormai era buio pesto, insieme al gruppo di campisti andavo al mare, percorrendo una strada litoranea tortuosa e nell’oscurità totale, a “vedere” le berte che andavano al nido posto sugli aguzzi spuntoni vulcanici della scogliera, ma anche e soprattutto appena dopo la strada che percorrevo. Si intuiva il loro volo, sentivo il fruscio delle ali ed udivo il pianto di un bambino (il canto o pianto delle Berte) ora pieno, ora attutito dalla profondità dei cunicoli, con il contorno del rumore delle onde che si insinuavano tra gli scogli, è stata un’esperienza unica, emozionante. Stavo fermo e con gli occhi ormai abituati al buio assoluto, rivolti verso l’alto … ed ecco a tratti arrivavano ed appena s’intravedeva il loro colore leggermente più chiaro e volteggiavano verso “casa” con maestria ed incredibilmente non precipitavano contro le scogliere. *Ser*

Altre info e la leggenda delle berte in un altro nostro articolo, cliccare qui )

Una sera all’imbrunire, non abbiamo atteso le berte sulla scogliera, ma siamo andati con un peschereccio al largo. Lì le berte erano tutte poggiate in acqua con

Linosa. Con la barca al largo per vedere le Berte

il gozzo pieno del pescato del giorno per i loro piccoli. Tutto era fermo, non avevano paura di noi che a motore spento le ammiravamo fotografandole, ma …… alle 20,10 a gruppetti inizialmente e poi sempre più numerose e poi tutte insieme …. si sono alzate in volo e nel giro di pochissimi minuti . Andavano a “casa” transitando su quella scogliera scura e tagliando la litoranea che abbiamo percorso tante sere aspettandole. Che spettacolo indescrivibile! *Ser*

Il canto della Berta maggiore a Linosa

E’ in questo periodo che si possono sentire con facilità i caratteristici canti della Berta Maggiore, una specie di lamento simile al pianto di un neonato, che ha dato luogo in passato ad interpretazioni piene di fantasia e di mito. Diversamente da quanto fosse conosciuto, Reistow, C. e M.Wink hanno individuato un notevole dimorfismo nel canto dei due sessi. Ascoltando i caratteristici duetti si può avere subito questa precisa sensazione: il maschio ha un tono più penetrante mentre la femmina e’ più rauca.

Classificazione scientifica                    Calonectris diomedea
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Ordine Procellariiformes
Famiglia Procellariidae
Genere Calonectris
Specie C. diomedea
Nomenclatura binomiale
Calonectris diomedea
Habitat:

La Berta Maggiore (Calonectris – diomedea) e’ un Procellariforme. Le sue popolazioni sono localizzate qua e là in alcune isole e coste del Mediterraneo, Africa, Europa del sud, e Medio oriente, in Italia nidifica nelle vicinanze delle coste in alcuni arcipelaghi dell’Atlantico più precisamente alle Canarie, Madera, Azzorre, Desertas, Porto Santo, Selvengens ed isole di Capo Verde. È un uccello marino e pelagicio. Trascorre la maggior parte del tempo in mare aperto e ritorna sulla terraferma, generalmente su piccole isole, solo durante il periodo riproduttivo.

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Cibo ed Alimentazione

La berta si dedica alla ricerca del cibo in gruppi numerosi. Si tuffa in acqua da una decina di metri e cattura le prede sulla superficie o inseguendola sott’acqua. Si ciba di pesci, cefalopodi e crostacei. Gli individui, mentre si alimentano e quando tornano al nido, comunicano emettendo dei versi piuttosto striduli, simili al pianto di un bambino o al verso dei gatti in calore. I richiami delle femmine sono diversi da quelli dei maschi.

Descrizione

È lunga circa 50 cm e raggiunge un peso di 600 g.
Ha ali strette, allungate, con una apertura alare di quasi un metro; coda corta e rotondeggiante. La testa è ricoperta da un piumaggio grigio chiaro, mentre il piumaggio del dorso è bruno e quello di collo e ventre bianco.
Il becco è giallo e le zampe rosate.

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Riproduzione

Si conosce ancora poco degli spostamenti invernali. E’ certo che esiste una grande area di svernamento in grandi zone del Canale di Sicilia, coste della Tunisia e della Libia. Probabilmente alcune popolazioni o percentuali d’esse, sono migratorie, altre sedentarie. Sono in ogni modo numerosissimi gli individui che svernano nell’Atlantico. Infatti, Telleria (1980), che ha effettuato osservazioni nello stretto di Gibilterra in ottobre-novembre, ha stimato circa 100.000 individui in transito verso l’Oceano. Si trattava con molta probabilità di popolazioni mediterraneo-occidentali. Il ritorno ai siti di nidificazione avviene a partire da febbraio, ma soprattutto in marzo. I giovani tornano al sito di nascita per la riproduzione non prima dell’età di cinque anni.

La stagione riproduttiva cade tra maggio e ottobre. Si riunisce in colonie che nidificano nelle fessure delle rocce.
La deposizione delle uova data nella seconda quindicina di maggio. L’incubazione dell’unico uovo deposto, curata da ambo i sessi anche per 8-9 giorni consecutivi, ha la durata di circa 2 mesi. Il peso dell’adulto che cova, in alcuni casi può decrescere di 15-20 grammi il giorno. La nascita del pulcino avviene tra il dieci e il venti di luglio. Esso e’ nutrito quasi giornalmente per le prime 6-8 settimane, poi ad intervalli regolari. Il suo peso cresce rapidamente ed e’ massimo alla metà di

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settembre. In questo periodo il pulcino può superare del 70% il peso dell’adulto. Successivamente, con la crescita delle penne in sostituzione del grigio piumino, il grasso accumulato si andrà esaurendo, e il piumaggio si farà sempre più fitto e unto per essere perfettamente impermeabile. Le colonie sono composte d’individui nidificanti ed individui non nidificanti. L’attività di questi ultimi e’ poco nota, ma sembra che ogni notte regolarmente frequentino i siti di nidificazione e siano molto fedeli alla propria tana. La fedeltà al sito e’ molto tenace, al punto che un individuo nidificante e’ stato rinvenuto dai tedeschi nell’Egeo per undici stagioni riproduttive consecutive, sempre nella stessa tana. Sembra che la mortalità giovanile sia oscillante tra il 7% e il 15%. L’individuo più vecchio fino ad ora riscontrato, tramite gli inanellamenti, aveva sedici anni.

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Uno degli aspetti più interessanti della biologia di questa Procellariforme sia la sua attività in mare, il ritorno notturno a terra ed il riconoscimento della tana in un paesaggio generalmente molto omogeneo. Le zone di nidificazione sono raggiunte nel pomeriggio, ma fino all’imbrunire le intere colonie formano assembramenti in mare, sempre più sotto costa. Esse entrano a terra solo quando é calato il buio. Se la luna e’ piena o quasi, l’entrata e’ ancora ritardata fino al suo tramonto. Alle prime luci dell’alba avviene l’esodo in massa verso il mare. È un agile nuotatore mentre a terra ha un’andatura piuttosto goffa ed impacciata. La partenza d’adulti e giovani dai siti di nidificazione avviene in ottobre-novembre. Nonostante sia ancora in uso in alcune Isole il prelievo dei pulcini per scopi alimentari, la Berta Maggiore può essere ancora considerato stabile e ben diffusa, particolarmente nella località di Mannarazza nell’Isola di LINOSA.

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 Video: Linosa – pulcino di Berta Maggiore




“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“

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