Lo squalo bocca grande, Megachasma pelagios

Lo squalo bocca grande è un pesce cartiliagineo dell’ordine dei Lamniformi. Può raggiungere i 5 metri di lunghezza e la tonnellata di massa corporea.
L’accidentale cattura di un grande squalo nero dal corpo rigonfio, avvenuta nel 1976 al largo delle Hawaii, segnò un evento nello studio degli squali. L’animale era rimasto impigliato in una rete di profondità. Aveva il capo voluminoso, un’enorme bocca, larga circa un metro, e numerosi denti di piccole dimensioni. Tuttavia vi erano alcuni elementi che indicavano un’affinità con specie all’apparenza così ecologicamente lontane, come il pescecane e lo squalo mako. Fu creata una nuova famiglia con un solo genere e una sola specie, alla quale fu dato il nome di Megachasma pelagios, “enorme bocca delle acque pelagiche”.

Da allora ne sono stati rinvenuti solo altri nove esemplari. I primi sei erano tutti maschi adulti, ma successivamente sono state osservate due femmine, una di 3,6 m e l’altra di 5 m di lunghezza, e un piccolo maschio di 1,8 m.

Di questa specie sappiamo ancora molto poco, anche perché vive nelle acque pelagiche e spesso a grandi profondità. Sembra che si nutra di plancton, come lo squalo balena e lo squalo elefante. Nuota lentamente nel mare aperto filtrando dall’acqua gamberetti e altre prede di piccole dimensioni. Trascorre il giorno alimentandosi in profondità per risalire in superficie durante la notte. Il rivestimento argenteo all’interno della grande bocca ha probabilmente un potere riflettente: quando gamberetti e altri crostacei luminescenti entrano nella sua apertura cavernosa incoraggiano i loro simili a seguirli.

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