Lo squalo volpe, Alopias vulpinus

Lo squalo volpe (Alopias vulpinus), lungo 5-6 m, è una delle tre specie del genere Alopias. È un grande squalo pelagico, presente anche nel Mar Mediterraneo, riconoscibile per la coda eccezionalmente lunga. Ha il muso breve e conico, grandi occhi in posizione molto avanzata sul capo e il corpo di forma affusolata. La prima pinna dorsale è molto più grande della seconda. Le ampie pettorali forniscono una notevole spinta verso l’alto durante il nuoto, tanto che questi pesci sono in grado di emergere dall’acqua per compiere spettacolari salti sopra la superficie.

Le mascelle sono relativamente piccole, provviste di denti piccoli ma affilati, specializzati nella cattura di cefalopodi e di pesci gregari. Lo squalo volpe colpisce l’acqua con la coda per intimorire la preda e indurla a riunirsi in densi gruppi che gli rendono più facile la cattura.

Si distingue dalle specie affini per la posizione della prima pinna dorsale, che si innesta con il margine anteriore in corrispondenza di quello posteriore delle pettorali. Queste sono ricurve e appuntite. Il corpo ha una colorazione azzurro-grigia nella parte superiore, delimitata da una netta linea irregolare che la separa dal bianco del ventre. Ai lati delle mascelle sono evidenti i solchi labiali.

Molto diffuso nei mari tropicali, lo squalo volpe nuota spesso in superficie in aree costiere, ma è presente anche alla profondità di 350 m. Lo si osserva meglio dall’imbarcazione o con un semplice aeratore in mare aperto. Non è aggressivo, ma è un potente squalo che va rispettato. Attenzione, in particolare, alla poderosa coda.

La femmina è matura alla lunghezza di 3 m circa e partorisce da 4 a 6 piccoli lunghi 1,5 m. Lo squalo volpe è ricercato per le pinne e per le carni; in molte zone le sue popolazioni sono in calo.

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