Microcosmo sub,Nudibranchi piccole meraviglie nel Blu,Racconti di mare

Microcosmo sub - nudibranco di circa 3 cm

Microcosmo sub -Articolo della serie *Racconti di mare*

Microcosmo sub , Nudibranchi e le piccole meraviglie nel Blu

Emozioni nel profondo Blu

Un racconto di mare ed è una storia vissuta qualche anno fa, ma potrebbe essere anche oggi o domani. Le emozioni non cambiano. Un racconto avvincente e pieno d’emozioni che colpiscono inevitalmente il lettore.

L’autore di questo racconto, Michelangelo Guida, ci riporta sue personali esperienze ed in  questo articolo della serie *Racconti di mare* ci fa proprio vivere l’esperienza con lui. Davvero un racconto bellissimo ed incredibile, semplice ed avvincente, scorrevole e colorito e pieno di contenuti.

Sembrerebbe una storia raccontata per i subacquei e che solo loro potessero apprezzare le parole dell’autore, ma Michelangelo è stato talmente minuzioso e con maestria è riuscito a renderlo comprensibile a tutti. In realtà ci si incanta durante la lettura perchè è così coinvolgente che ci si immedesima a tal punto di farci sembrare addirittura di essere in acqua. *Ser*

Microcosmo sub

Il fascino delle piccole cose

Parecchie volte, lavorando come guida subacquea, fuori dall’acqua a fine immersione, mi sono sentito chiedere: “ma cosa ci stavi indicando?”.
Se dovessi spiegare il perché molta gente, oggi, pratica la subacquea ci vorrebbero troppe pagine. Posso assicurarvi che questo sport al giorno d’oggi viene vissuto con molta superficialità, come tutto ciò che diventa “moda”.
E’ molto facile, dopo un’immersione su un reef tropicale, commentare la moltitudine di forme di vita ,dalle notevoli dimensioni ,viste. Ma se per caso chiedi: “Hai visto quel piccolo nudibranco che splendidi colori aveva ?”, ti senti rispondere: “Di cosa stai parlando? Ero intento guardare un grosso napoleone”.
Potevano vederne a decine in uno stesso giorno, per loro non faceva alcuna differenza. Un po’ come fuori dall’acqua: ci si sofferma sulle cose più evidenti trascurando una miriade di piccole meraviglie.
Eppure,sott’acqua, esistono degli esserini di dimensioni che ,spesso ,non superano il centimetro! Per forme, colori e bellezza non hanno nulla da invidiare ai giganti del mare.
Agevolato dai miei undici decimi, sono sempre stato affascinato da queste piccole forme di vita: nudibranchi, invertebrati, piccoli crostacei, policheti etc etc …..
In immersone, ho sempre portato con me torce o faretti per scovarli in buchi e spacchi, dove trovano rifugio durante il giorno. E’ più facile riuscire a scovarli in un immersione notturna quando, protetti dal buio, escono allo scoperto per procurarsi il cibo.
Ricordo che un po’ di anni fa, estate o inverno non faceva alcuna differenza, mi organizzavo col mio fido compagno d’immersione: appena finito di lavorare, con le attrezzature già caricate in macchina dal mattino, si scappava per un’immersioncina notturna…
Che fortuna vivere in un luogo circondato dal mare…
Arrivavamo sul luogo all’imbrunire. Uno dei momenti più belli per vivere il mare.
Difficile riuscire a descrivere i colori che dal blu virano al rosso pastello ,quando il sole è appena tramontato.
Per non parlare del leggero sciabordio del mare sulle rocce che, se accompagnato dalla bassa marea, emana un pungente odore di alghe.
Non so se era più bello vivere questi momenti mentre con calma ci preparavamo le attrezzature, o l’immersione in se stessa.
Nelle macchine fotografiche montavamo tubi di prolunga o lenti addizionali per macrofotografia.
Flash e luci di puntamento, montati su staffe, già posizionate per le distanze consentite dall’attrezzatura macro.
Il tempo di assemblare gli autorespiratori, ricontrollare attrezzature fotografiche, torce e indossare le mute che già ci trovavamo avvolti nel buio della notte.
Scivolando dolcemente nell’acqua ormai nera, accendevamo le torce, e nel fascio di luce tutto riprendeva colore.
Concentrato a guardare nel fascio di luce, vedi materializzare forme di vita, impossibili da vedere durante il giorno: piccoli animaletti alla frenetica ricerca di cibo, che alla luce bianca di lampade alogene, assumono colori che nulla hanno da invidiare ai loro parenti tropicali.
Un’Alicia Mirabilis, massa gelatinosa informe di giorno, estende i suoi lunghi urticanti filamenti di notte, simile ad un’opera d’arte creata da un maestro vetraio.
Piccoli granchi galatea, dal colore rosso corallo, striati di un blu quasi elettrico, fanno capolino dai buchi loro rifugio diurno..
Ed ecco uno splendido gamberetto vinaio, intento a ripulire i resti di un riccio che qualcun altro ha già provveduto ad aprire, che dà splendida mostra della sua livrea vinaccia maculata mentre una piccola murena con aria minacciosa difende il suo territorio di caccia.
Scrutando negli anfratti, i pesci che di giorno animano il paesaggio subacqueo, si concedono il loro torpore notturno.
Limitato dai 36 fotogrammi della vecchia e cara pellicola, dovevo stare molto attento a non esaurire rapidamente gli scatti a disposizione. Che peccato non potere cambiare il rullino sott’acqua!
La notevole dimensione dell’attrezzatura fotosub rende impossibile portare giù due macchine fotografiche…
Tra uno scatto e l’altro, dedico qualche minuto a godermi i piccoli piaceri dell’immersione notturna.
Adagiata l’ingombrante attrezzatura fotografica sul fondo e spenta la torcia, cerco di scrutare le sagome del paesaggio circostante lievemente illuminato dai raggi della luna.
Ad ogni piccolo movimento il tuo corpo si avvolge di una miriade di bollicine argentate …
Il silenzio è interrotto dalle bollicine argentate dello scarico dell’erogatore che scorrono davanti i vetri della mia maschera …

CHE PACE ……

Il tempo è tiranno ….. Devo rientrare ….. Il pacco batterie della torcia ha un’autonomia limitata. Ho con me una piccola torcia di scorta ma devo riservarmela nel caso di un’emergenza.
Sulla via del rientro incontro un piccolo calamaro attratto dal fascio di luce della mia torcia, mi si posiziona proprio tra le aste distanziatici che mi indicano la corretta distanza di messa a fuoco del tubo di prolunga macro. La macchina fotografica non scatta, è finito il rullino! Che bella occasione persa…
Fuori dall’acqua sistemiamo le attrezzature godendoci gli ultimi momenti di calma senza levare le mute. Sappiamo cosa ci aspetta quando toglieremo le nostre protezioni termiche : l’assalto delle zanzare!!!
Anche loro sono piccole cose, è vero… Ma tanto fastidiose!!!

Michelangelo
“nella foto, ovviamente mia, un nudibranco di circa 3 cm”

Michelangelo Guida “Un anno di Mare” Pagina su FB

Cari lettori, sono certo che le aspettative che vi ho creato nella premessa non sono state tradite. Posso dire che quando ho letto il testo per la prima volta, arrivato in fondo, sono rimasto con “l’amaro in bocca”. Certo mi piaceva così tanto che avrei voluto non finisse mai. 🙂  *Ser*

“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“


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