Professionista della subacquea ,carriera nella subacquea

Professionista della subacquea  

carriera nella subacquea

Professionista della subacquea  ,carriera nella subacquea

Professionista della subacquea ,carriera nella subacquea

Professionista della subacquea  

carriera nella subacquea

In questo articolo di Claudio Compagnone potremo conoscere come deve essere un professionista della subacquea, la sua carriera, come si fa a diventare Istruttore Sub e potremo ottenere molte indicazioni che persolalmente non solo  ritengo utili, ma indispensabili. Prima di addentrarci nell’articolo con le parole di Claudio vorrei presentarlo ai lettori:

nasce come appassionato dell’ambiente marino solo dopo quattro mesi dalla nascita quando viene avvicinato all’ambiente liquido nelle incantevoli ed incontaminate acque di Casamicciola, nell’ Isola d’Ischia dai genitori napoletani. La passione per i fondali è talmente tanta che viene soprannominato da parenti ed amici “pesciolino”.

A nove anni d’età prende contatto con un piccolo ma appassionato gruppo di militari che stanno costituendo un gruppo specialistico d’eccezione. Si tratta dei partecipanti al primo corso per Carabinieri Sommozzatori. Viene eletto a mascotte del gruppo e partecipa alle lezioni teoriche ed agli esercizi in acqua, tra cui anche il famigerato “cimento invernale”.

Forte degli insegnamenti acquisiti, mette in pratica che tecniche solo durante le vacanze estive perché con sua grande sofferenza risiede lontano dal mare.

Nel 1983 si avvicina ad una didattica innovativa proveniente da oltre oceano ed incomincia a frequentare corsi PADI acquisendo tutti i brevetti di rito fino a quello di Istruttore OWD e, non contento, diventa Istruttore di 11 specialità. Nel corso degli anni, collabora con una nota ASD del lecchese dove promuove corsi di avvicinamento alla biologia marina e realizza, con tema l’ambiente liquido, numerosi eventi di slide show sincronizzati, riscuotendo grandi successi di critiche e di pubblico

Vasta esperienza nel campo fotografico e cinematografico terrestre, rendono facile il passaggio alle stesse specialità in campo subacqueo.

Produce una considerevole quantità di materiali multimediali che trovano la loro collocazione in ambito ludico con la partecipazioni a svariati contest internazionali dove coglie numerosi e prestigiosi riconoscimenti e, in campo professionale offrendo le proprie competenze a “brand” notissimi nell’ambito della moda, della tecnologia, del beauty e del glamour.

Ultimamente collabora alla realizzazione di corsi  con una nota “Academy” lombarda presso cui gode di rispetto e considerazione.     *Ser*

Il professionista di Claudio Compagnone

Si può diventare Istruttori subacquei per varie ragioni: per soddisfazione personale, per pura passione per il mare, per un desiderio di maggiore apprendimento, perchè si è nella logica di una associazione o club, dove si può sviluppare adeguatamente la propria leadership individuale, oppure per avere un lavoro. E’ proprio di questo ultimo tipo di insegnante che voglio parlare, anche se molte delle cose che dirò sono comunque valide per tutti. Agli Istruttori amatoriali deve comunque andare il rispetto per l’egregio lavoro di proselitismo, portato avanti con passione e dedizione, anche a costo di sacrifici, di tempo ed economici.

Mi occuperò dunque soltanto di chi manifesta la volontà di diventare Istruttore professionista, di coloro cioè che decidono di fare di questa attività il proprio lavoro principale. O, per lo meno, il punto di partenza per una carriera nella subacquea.

                                                                                 Claudio Compagnone

Professionista della subacquea - Claudio Compagnone ( a destra)

Professionista della subacquea – Claudio Compagnone ( a destra)

Il livello iniziale per la carriera avviene quasi sempre in una di queste tre situazioni di riferimento:

un negozio in città,

un diving vicino al porto, ecco l'”ufficio” dell’istruttore

un Diving Center, in Italia o all’estero,

Una prima considerazione è che queste tre situazioni di riferimento non sono alternative una all’altra, ma spesso costituiscono una sinergia. Non è infrequente trovare un negozio che organizza viaggi con un tour operator o presso villaggi.

Da questi punti di partenza nascono nel tempo varie occasioni e molteplici sviluppi ulteriori. Una volta entrati nell’ambiente, e fatte le proprie esperienze, diventare un imprenditore non è troppo difficile. Per esempio creando a nostra volta un negozio in città od un Diving Center da qualche parte, al mare. Oppure potrebbero piovere offerte, da parte di qualche grossa organizzazione, per diventare un manager della subacquea, in una azienda produttrice, in una didattica importante, in un Tour Operator o quant’altro.

Professionista della subacquea  ,carriera nella subacquea

Professionista della subacquea ,carriera nella subacquea

Come si fa a diventare Istruttore Sub?

Le varie Agenzie e/o Federazioni hanno ciascuna le proprie regole, in termini di prerequisiti e di standard. Ovviamente il minimo richiesto è di essere Divecon o Divemaster o Aiuto-istruttore, e di aver insegnato per un certo periodo in appoggio ad un Istruttore certificato. Anche il numero minimo di immersioni è citato dalle Agenzie più serie, che di solito richiedono almeno 100 tuffi al proprio attivo, di cui 24 negli ultimi 12 mesi, per potersi iscrivere ad un corso Istruzionale. Se vogliamo vedere non sono nemmeno tanti. Vi sono altri prerequisiti, quali l’idoneità fisica, l’assicurazione RC e una certificazione in Primo soccorso e rianimazione, che non commentiamo perchè ovvi.

Lavorare in un diving in Italia o all’estero è un grande training per un istruttore

Una scelta intelligente è quello di passare almeno una stagione di lavoro come Divemaster presso un Centro Immersioni, in Italia o all’estero. Ciò ha due vantaggi. Il primo è quello di farsi una bella esperienza, che metterà la persona in grado di lavorare in maniera autonoma, da subito (o quasi), una volta conseguita la certificazione di Istruttore. Il secondo è quello di capire se questa vita fa per voi, prima di investire sangue sudore e lacrime (ma sopratutto soldi). E’ difficile dire quanto costa diventare Istruttori, perchè dipende dalle Agenzie e dalle formule offerte, ma comunque, tutto compreso, si tratta di qualche migliaio di €uro. Dunque investite, ne vale la pena, ma siatene sicuri prima, per non avere rimpianti dopo.

Professionista della subacquea  ,carriera nella subacquea - Claudio Compagnone

Professionista della subacquea ,carriera nella subacquea – Claudio Compagnone

La professione

La figura dell’Istruttore e guida ha ormai assunto una dignità non trascurabile. Ordinanze delle Capitanerie, leggi Regionali ed Ordinamenti delle Aree Marine Protette ne parlano, e l’iter per l’approvazione di un progetto di legge in merito è quasi concluso. La creazione di una figura professionale riconosciuta soddisfa l’esigenza di personale qualificato sia per l’accompagnamento che per la gestione dell’attività nel campo turistico/ricreativo.

Tutti i lavori sono ugualmente importanti, purchè assicurino un riscontro economico. Il buon istruttore fa profitto e crea profitto, perchè lavora e fa lavorare, e mette in moto un’ondata di entusiasmo che creerà clienti soddisfatti. E questi porteranno altri allievi. Alcuni diventeranno a loro volta Istruttori, e così la subacquea si allargherà, creando nuovi posti di lavoro. Ricordo che il 65% degli iscritti ai corsi proviene dal passaparola.

Una considerazione interessante è che in italia il numero di praticanti è inferiore allo 0,5 % della popolazione attiva. Questo significa che c’è un sacco di gente da conquistare. In U.S.A., Giappone, Germania siamo vicini al 2 %. C’è dunque spazio per un consistente numero di nuovi Istruttori professionisti. Muoviamoci, perbacco.

Professionista della subacquea  ,carriera nella subacquea

Professionista della subacquea ,carriera nella subacquea

Trovare lavoro

La necessaria premessa è quella di provenire da una organizzazione didattica seria e riconosciuta. Se parliamo di attività professionale, basta andare in giro e guardare quali sono le sigle più …. frequentate da Diving e Tour Operator.

Avere la patente nautica non solo è utile, a volte è indispensabile per poter lavorare in un diving.

Qui di seguito riporto una specie di decalogo, assolutamente utile a chi si vuole lanciare nell’avventura dell’insegnamento e conduzione professionale. Quanto leggerete può essere soprattutto utile ai neocertificati, ma può permettere anche a qualche “ esperto “ di valutare la propria figura e le possibilità di impiego connesse.

Sapere l’inglese abbastanza bene (fare un briefing non è cosa semplice, se non usiamo la nostra lingua), e se possibile anche un’altra lingua europea (il tedesco è la più gettonata). E ciò non solo per lavorare all’estero. Sapete quanti turisti di lingua inglese o tedesca non si immergono in Italia perchè nessuno li sa assistere ?

Avere la patente nautica a motore (meglio senza limiti di navigazione), possibilmente anche a vela. Non è necessario, ma accresce il vostro valore sul mercato, permettendovi di poter condurre la barca diving.

Avere una vasta gamma di certificazioni Istruzionali, Elenco alcune di queste, anche se il possesso di una piuttosto che di un’altra può senz’altro essere connesso con il luogo dove si lavora. Raccomando: Profonda, Relitti, Computer, Fotografia digitale, Ricerca Biologica, Nitrox, Rebreather, Immersioni con decompressione, Muta Stagna, Rianimazione e Primo soccorso, Soccorso avanzato con Ossigeno, Soccorso con Defibrillatore e, perché no se vi piace, anche Trimix Normossico.

Preparare un curriculum vitae semplice, chiaro, sintetico ma completo, con particolare cura per le proprie esperienze di viaggio e didattiche. Soprattutto scrivete il vero, non cercate di incantare, la vita poi vi riporta al vostro posto. E quando qualcuno vi esamina, e vede il curriculum “ ipertrofico “, non è un buon inizio. Se volete imparare a fare dei cv seri, andate su http://www.speakspeak.com/html/d2j_english_cv.htm, oppure http://www.donquijote.org/jobs/cv/ . Così mettete alla prova il vostro inglese! Naturalmente il cv lo spedirete a imprese o organizzazioni del settore.

Io consiglio anche di immetterlo nei circuiti web più rinomati di ricerca di lavoro. Ne cito un paio: http://www.eurometis.it/ oppure http://my.monster.it/ Anche questo può essere utile; http://www.ildiogene.it/ricercalavoro.php

Fare riferimento al sito della propria agenzia didattica che, se è seria, ha già sicuramente numerose richieste da parte degli operatori del settore. Essere presentati da un’agenzia didattica importante significa la quasi certezza di aver trovato un lavoro. Il resto poi tocca a voi.

In alternativa, o contemporaneamente, leggere gli annunci sulle riviste di settore (non scordatevi quelle di nautica) e rispondere, in maniera mirata, a quelli che interessano. Tenetevi aggiornati anche con i siti di subacquea e nautica, di cui citiamo i principali, ma ce ne sono altri interessanti: www.sottacqua.info , http://www.scubaportal.it/ , http://www.nautica.it/

Comprare un paio di cataloghi o almanacchi della subacquea e spulciare gli elenchi, per vedere se esiste qualche azienda turistica o produttiva a cui potrebbe interessare rivolgersi. Chi non risica….

Rivolgersi alla REGIONE, più precisamente al Dipartimento Sviluppo Economico, o ai Centri di Formazione Professionale, per sapere se a breve si organizzano corsi per Istruttori e Guide Ambientali Subacquee. Avere quel tipo di qualifica è un buon biglietto da visita, e si viene per forza a contatto con le principali realtà imprenditoriali del settore. Questi corsi danno un bagaglio di conoscenze veramente ampio, dalle informazioni sul territorio alla legislazione, dall’ecologia al primo soccorso, dall’organizzazione aziendale alla comunicazione ecc. ecc..

Il BOOT di Dusseldorf, una delle fiere della subacquea più importanti del mondo

Andare all’EUDI Show- Dive-Ex, la fiera delle attività sub che si terrà a Bologna, in febbraio, dove si può avere l’occasione di incontrare la propria agenzia, nonché un sacco di gente del settore, che vi può sempre essere utile. E’ una “ Exhibition “ di rilevanza Europea, approfittatene. E non sottovalutate il Boot di Duesseldorf, dove ci sono molti Italiani e si può incontrare chiunque conta qualcosa nella subacquea europea. Anche la Convention Adisub è un luogo “ tecnico “ in cui ci si può confrontare con le realtà lavorative.

Esercitate tutte le opzioni insieme. Non aspettate che qualcuno vi dica di no e poi fate la successiva ricerca. Andate a tappeto.

 

Professionista della subacquea  ,carriera nella subacquea - assetto Sidemount

Professionista della subacquea ,carriera nella subacquea – Raimondo Raimondi  Direttore Corsi (PADI CD)– assetto Sidemount

Il vero professionista

Il professionista della subacquea Sia in una ricerca di posto di lavoro che una volta trovatolo, è molto importante il tipo di immagine che si fornisce agli interlocutori o clienti. Se vi aspettate che vi dica con quanti allievi scendere in acqua, o quanto vicino tenerli, rimarrete delusi; per questo ci sono le Ordinanze delle Capitanerie e gli Standard della vostra Organizzazione. Desidero invece darvi il profilo del professionista di successo. Molte delle cose che tratterò sono citazioni da un vecchissimo articolo di Barry Shuster, tuttora assolutamente valido, sulla rivista americana DIVE TRAINING ( Nov. ‘97 ). E questi principi che enumero sono gli stessi che un buon trainer vi darà durante un corso istruttori serio.

Professionista della subacquea  ,carriera nella subacquea - Gruppo *Filmati Di Mare* Claudio,Debora,Sergio,Emiliano

Professionista della subacquea ,carriera nella subacquea – Gruppo *Filmati Di Mare* Claudio,Debora,Sergio,Emiliano

1) SIATE COERENTI CON IL SISTEMA DI ADDESTRAMENTO DELLA VOSTRA AGENZIA. Il che vuol dire di non dimenticare per voi stessi tutte quelle semplici procedure che insegnate ai vostri allievi. Chi “ predica bene “ e “ razzola male “ non trasmette un buon messaggio.

2) COLTIVATE LE VOSTRE CAPACITA’ DI COMUNICAZIONE. In altre parole non smettete mai di migliorare le vostre abilità espressive, non solo con le parole, ma anche con la voce, il corpo, l’atteggiamento, i vestiti. Cercate aiuto dai vostri Trainer o Course Director per critiche, suggerimenti o notizie su seminari di comunicazione efficace.

3) NON MONTATE IN CATTEDRA.. Che, in altre parole, vuol dire cercate un rapporto di rispetto con i vostri studenti. Essi sono clienti, che vi assicurano il successo. Non pontificate, semplicemente condividete con loro la vostra esperienza.

4) PRENDETEVI CURA DEL VOSTRO CORPO. Nessuno vi chiede di diventare Usain Bolt o Francesca Pellegrini, ma ansimare indecorosamente dopo una modesta pinneggiata è veramente ……disdicevole. E poi vestitevi sempre decorosamente, con il marchio dell’Agenzia e/o del vs datore di lavoro ben in vista

5) PROMETTETE QUELLO CHE POTRETE MANTENERE. E naturalmente mantenete quello che avete promesso. Non c’è cosa peggiore che disattendere le aspettative di un cliente, sopratutto se quell’aspettativa l’avete creata voi. Naturalmente con un occhio alle condizioni del mare. Gli obiettivi devono essere raggiungibili, e se non lo sono, meglio dirottare su qualcos’altro!

il momento del briefing, poco prima dell’immersione: un momento di comunicazione che non va sottovalutato ma dà la misura della professionalità dell’istruttore.

6) RICORDATEVI CHE LA QUALITA’ E’ PROFITTO. Non dannatevi l’anima con competizioni spietate sui prezzi, abbassando la qualità del vostro prodotto. Non screditate a parole la concorrenza, fate semplicemente meglio. La gente verrà da voi. E vi ringrazierà.

7) SIATE SEMPRE VOTATI AD IMPARARE. Vuol dire essere aggiornati sulle attrezzature, sapere le ultime acquisizioni della medicina iperbarica, imparare a leggere il tempo che farà domani dalle nuvole, essere informati su molte destinazioni esotiche, anche se non ci siete stati personalmente, avere idea di dove andare ad informarsi se non sapete proprio cosa rispondere. E non vendete fumo, per favore.

 8) SIATE SEMPRE SUBACQUEI ENTUSIASTI. Avete presente gli occhi di un Open Water, appena gli avete mostrato il suo primo polpo? Voi dovete essere così. Se non vi divertite voi, non potete trasmettere divertimento agli altri, e così, dopo quel corso, l’allievo smetterà o si cercherà un altro istruttore.

9) SIATE SEMPRE ORIENTATI ALL’AMBIENTE. Proteggere il mare è anche un investimento per conservare la nostra fonte di sostentamento, oltre che un dovere di tipo etico. E crea buona immagine, come una sorta di pubblicità gratuita.

10) FATE PIANI PRECISI SUL VOSTRO BUSINESS. Se volete avere un profitto, dovete decidere bene come investire e come amministrare. Se il vostro obiettivo è diventare imprenditori, il vostro tempo deve fruttare. Ma non siate avidi. All’inizio si deve sopratutto investire; basta che il ritorno economico sia leggermente più alto degli investimenti.

Professionista della subacquea  ,carriera nella subacquea- I primi GAV -18-05-1985 Foto d'epoca

Professionista della subacquea ,carriera nella subacquea- Claudio Compagnone- I primi GAV -18-05-1985 Foto d’epoca

Conclusioni

La professione di Istruttore ed Accompagnatore subacqueo si sta consolidando sul mercato, sia sul piano sostanziale che su quello legislativo.

Può obiettivamente essere una valida alternativa nella ricerca di una professione, in questo periodo in cui i nuovi posti di lavoro nell’industria, promessi dal Governo, non stanno arrivando.

La necessaria premessa è quella di costruirsi una figura professionale di tutto rispetto, investendo in agenzie didattiche giuste, certificazioni estensive ed esperienze vaste. I corretti metodi di ricerca di una sistemazione, nonché la chiarezza e la completezza del profilo comportamentale, sono le basi su cui costruire il successo personale.

Auguri di cuore a chi sceglie questa via, che finalmente sta uscendo dalla nebbia legislativa in cui si era mossa nel passato.

                                                                     Claudio Compagnone

Professionista della subacquea  ,carriera nella subacquea- I primi GAV -- Primi anni 80- Foto d'epoca

Professionista della subacquea ,carriera nella subacquea- Claudio Compagnone-  I primi GAV — Primi anni 80- Foto d’epoca

 

Professionista della subacquea  ,carriera nella subacquea- Lettura strumentazione pre immersione (primi prototipi di computer subacquei)

Professionista della subacquea ,carriera nella subacquea- Claudio Compagnone- Lettura strumentazione pre immersione (primi prototipi di computer subacquei)

 

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2 comments

  1. Free shark ha detto:

    Accipicchia, per non dire più comunemente, Ammazza. E’ proprio venuto bene. Complimenti Ser. Ti procurerò altro materiale

    • Ser ha detto:

      Grazie a te Claudio per le informazioni precise ed utili a tanti amici del mare che desiderano capire se e come divenire un professionista della subacquea per farne anche uno degli scopi di vita importanti. Io ho solo fatto il “portatore d’acqua” con la coereografia dell’articolo. La collaborazione porta sempre a risultati ottimali 🙂 *Ser*

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