Racconti di mare ,il nuovo amico

Racconti di mare ,il nuovo amico

Corallo -Francesco Era-

Corallo -Francesco Era-

Racconti di mare ,il nuovo amico

Articolo della serie *Racconti di mare*

Uomo pesce. L’uomo, i suoi sogni, il suo mare: Francesco Era
(Articolo n. 35 nella categoria *Racconti di mare* : cercare altri articoli in “Cerca nel Blog” opp. In  ”Naviga in Filmati di Mare” opp. sulle barre blu in alto)

Abbiamo già conosciuto Francesco Era con l’articolo *Sensazioni a-100/130 metri nel blu* ed i successivi. Un nuovo racconto che fa parte di una serie che Francesco ha chiamato “Raccontandomi”. Abbiamo seguito storie avvincenti grazie ai racconti di Francesco da prfessionista …… le sue immersioni profonde per la pesca del corallo, le sue barche, gli incontri, alcune tecniche particolari. In raccontandomi n. 8 Francesco ci ha reso partecipi di come è nato, da bambino, il suo amore per il mare. Invero si è chiaramente capito che era qualcosa presente nel suo Dna.

Dallo scrigno segreto dei suoi ricordi, Francesco ci racconta un episodio vissuto, quando ormai ventenne, incominciava a trarre i primi profitti, se pur modesti, dal suo amato mare.                                                                      *Ser*

* Raccontandomi n. 9 *

Cala sabina (Golfo Aranci ) come si presenta oggi, al tempo del racconto non c’era nessuna concessione balneare, le piante e i cespugli coprivano la spiaggia fino quasi la battigia.

Racconti di mare - Cala Sabina (Golfo Aranci)

Racconti di mare – Cala Sabina (Golfo Aranci)

Racconti di mare - Cala Sabina (Golfo Aranci)

Racconti di mare – Cala Sabina (Golfo Aranci)

Racconti di mare - Cala Sabina (Golfo Aranci)

Racconti di mare – Cala Sabina (Golfo Aranci)

 

Racconti di mare - Cala Sabina (Golfo Aranci)

Racconti di mare – Cala Sabina (Golfo Aranci)

Non tutte le storie di mare hanno come protagonista un essere marino, come in questa, dove il protagonista e’ un cane di sicuro però molto “acquatico”. Il racconto risale intorno a quaranta anni fa, insieme a mio fratello Mario praticavamo la pesca subacquea in apnea, erano tempi difficili e chiedere soldi in casa non era nostra abitudine, con il pescato riuscivamo a fare gli studenti ed acquistare le attrezzature per praticare la subacquea.

A piedi anche sotto il sole d’agosto con cintura dei piombi in vita e zaino in spalla percorrevamo chilometri pur di andare sott’acqua.

Quel giorno avevamo deciso di andare a Cala Sabina. Abitavo in quella che allora era la periferia o meglio la campagna di Golfo Aranci, per arrivare a cala sabina era necessario percorrere circa due chilometri a piedi lungo la linea ferroviaria Golfo Aranci – Olbia, scendere ai bordi di un ponticello infine per un breve tratto farsi strada tra cespugli intrecciati da rovi spinosi.

Fu proprio in mezzo a quei rovi che ad un tratto notammo che un cucciolotto anzi cucciolotta di cane che si era lì impigliata e non riusciva a liberarsi. Lo stupore fu tanto: non era la stagione turistica, la spiaggia se pur molto bella in quegli anni ed in quel periodo era in piena campagna sperduta e desolata e vedere una cagnolina li e di una razza mai vista in zona è stata una vera sorpresa inspiegabile. Subito l’abbiamo liberata e portata sulla spiaggia, ma che fare? Dopo tanta fatica per arrivare in riva al mare, tornare indietro senza fare l’immersione ci metteva un po’ in crisi; portarla in acqua con noi era impossibile, abbandonarla o meglio riabandonarla impensabile.

Un po’ di ricerca lungo la battigia e trovammo una sorta di cordicella spiaggiata e con quella la legammo non ricordo se ad un legno oppure ad una pietra.

Sapevamo che ci avrebbe aspettato ma allo stesso tempo pensavamo che una volta entrati in acqua non vedendoci più ci avesse cercato lungo la costa con la possibilità di perderla.. Dopo circa due ore di pesca tra l’altro senza prendere niente, forse anche perché concentrati a pensare alla cucciola lasciata in spiaggia, decidemmo di tornare a riva. Come due cavalli che dopo una passeggiata con i loro fantini al rientro anche se stanchi trovano la forza per sveltire il passo sicuri di trovare una buona balla di fieno, così noi pinneggiavamo più velocemente per la fretta di rivedere la nostra trovatella.

Lungo la costa girata la punta guardando verso terra riuscivo a vedere la spiaggia e un puntino scuro, per l’eccitazione di rivederla sentivo il cuore che mi batteva forte ma la cosa straordinaria ed emozionante fu che quando anche lei ci vide, se pur lontani e con il viso coperto dalla maschera, capi che eravamo noi e la sua voglia di rivederci fu tale che trovo’ la forza per spezzare la corda e senza paura buttarsi in acqua per venirci incontro.

Un emozione che porto sempre dentro. Resta sempre il mistero di come o di chi l’avesse lasciata li e da dove arrivasse visto che non aveva simili in zona.

In quel periodo in tv seguivamo una serie televisiva che aveva come protagonista un cane dal nome lewer e così chiamammo la nostra trovatella.

Un fatto curioso che inseguito seppi da mio padre: mi raccontò che da ragazzino, stava andando a trovare suo padre per aiutarlo a mietere il grano (mio nonno era contadino) e mentre camminava a un certo punto senti qualcosa alle spalle, si volto’ e vide un piccolo cagnolino che lo seguiva anche lui fu stupito per la presenza di un cane di una razza mai vista prima nella zona…..:-)

il mio viaggio continua ……..   *Francesco*

 

Lewer divenne un membro della famiglia

A destra Francesco Era, a sinistra il fratello Mario e la sorella al centro, il cane (lewer) qui è già grande, purtroppo allora non si aveva a disposizione un apparecchio fotografico. Una foto storica, seppur sbiadita, conserva un certo fascino.

Racconti di mare ,il nuovo amico

Racconti di mare ,il nuovo amico

Foto e testo di Francesco Era

Collegamento a : Raccontandomi n. 8

Una delle tante opere di Franceco Era (negli altri articoli della serie si possono osservarne altre molto belle

Corallo - Una realizzazione di Francesco Era

Corallo – Una realizzazione di Francesco Era

 “Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.