Sfere armillari,Astrolabio,Planetario,Globo,Tellurium

Sfera armillare, lega di rame a fusione, ritagliata, traforata, incisa e argentata; cristallo di rocca, Italia, fine sec. XIX - inizio sec. XX, Castelfranco Veneto, Museo Casa Giorgione.

Sfere armillari, Astrolabio, Planetario, Globi

*Gli oggetti Nautici sulle navi di ieri e di ogni tempo*

Strumenti Nautici

(Articolo n.40 nella categoria: cercare altri articoli in “Cerca nel Blog” opp. In  ”Naviga in Filmati di Mare )

Una sfera armillare (nota anche come astrolabio sferico) è un modello della sfera celeste inventato da Eratostene nel 255 a.C.  Le sfere armillari vennero sviluppate dai greci e furono usate come strumento didattico già nel III secolo a.C. Con forme più grandi e precise erano usate anche come strumenti di osservazione, essendo le preferite di Tolomeo.

Le sfere armillari divennero nuovamente popolari nel tardo medioevo; l’astronomo danese Tycho Brahe (15461601) costruì diversi di questi strumenti.

Le sfere armillari furono tra i primi apparati meccanici complessi. Il loro sviluppo portò a miglioramenti nelle tecniche e nella progettazione di tutti gli strumenti meccanici.

In ogni caso, sfere armillari sono stati utilizzati e costruiti bene attraverso il 19 ° secolo

La sfera armillare è principalmente vista come una curiosità scientifica oggi, anche se questi dispositivi possono essere utilizzati per alcuni calcoli astronomici di base.

La costruzione della sfera consiste di una serie di anelli annidato che ruotano intorno ad un unico asse. Nel mezzo degli anelli, un globo o sfera che rappresenta la Terra è posizionato. Alcuni degli anelli sono fissati, indicando la posizione di caratteristiche come l’equatore ed i tropici, mentre altri possono essere ruotati. Gli anelli sono contemplati in una serie di marcature che le persone possono utilizzare per allineare gli anelli durante il tentativo di giungere ad una misurazione. rispetto alla Terra, gli oggetti della sfera celeste sembra muoversi. In effetti, gli oggetti dell’universo sono tutte in movimento, ma perché si muovono insieme, questi movimenti sono di solito non immediatamente evidente agli osservatori. Il movimento apparente degli oggetti nello spazio è dovuto alla rotazione della Terra e orbita intorno al sole, ma primi astronomi non erano al corrente di questo. La sfera armillare li ha aiutati a capire e spiegare i movimenti dei cieli, e questo dispositivo è stato regolarmente trasformata per stare al passo con le nuove scoperte e informazioni scientifiche.

Antica sfera armillare Rarissimo strumento astronomico ad uso didattico

Antica sfera armillare
Rarissimo strumento astronomico ad uso didattico: si tratta di una sfera armillare e meridiana insieme, in ferro e carta, firmato “Verlag von Ernst Schotte & Co. Berlin W.” (edito da Ernst Schotte & Co. Berlino W.) e “Schul Armillarsphere Konstruiert von H. Albrecht Lehrer Berlin” (sfera armillare per uso didattico costruita dal professor H. Albrecht Berlino), della seconda metà del XIX sec. Buono stato. Altezza cm 60, diametro cm 45.
Note:
Uno strumento scientifico antico può rappresentare per un addetto ai lavori un bellissimo oggetto legato alla sua professione e alla sua passione, ma essere anche semplicemente un oggetto molto bello che un vero collezionista di oggetti di antiquariato difficilmente può lasciarsi sfuggire.
Curiosità:
Ernst Scotte fonda la sua casa editrice a Berlino attorno alla metà del XIX secolo, producendo una notevole varietà di globi di varie dimensioni, nell’arco di circa 15 anni diventa il più importante costruttore di globi e strumenti astronomici in Germania, arrivando a pubblicare globi in quindici lingue diverse. antik.it
Valore: € 7.500,00

Antica sfera armillare Rarissimo strumento astronomico ad uso didattico

Sfera armillare, museo Galileo a Firenze

Iniziata il 4 marzo 1588 e terminata il 6 maggio 1593, questa grande sfera armillare, proveniente dalle collezioni medicee, venne costruita sotto la direzione di Antonio Santucci, per volere di Ferdinando I de’ Medici. La sfera rappresenta la “macchina universale” del mondo secondo le concezioni elaborate da Aristotele e perfezionate da Tolomeo. Essa presenta al centro il globo terrestre. Sorprende che su questo siano raffigurati anche territori che risultavano all’epoca poco conosciuti.
Restaurata nell’Ottocento da Ferdinando Meucci, essa risulta oggi incompleta ed incongruente in certe sue parti. La sfera, le cui parti lignee sono riccamente dipinte e ricoperte di foglie di oro zecchino, poggia su una base con quattro sirene, pesantemente restaurate nell’Ottocento.
Questo esemplare è analogo ad un altro, di dimensioni più piccole, costruito dal Santucci nel 1582 per il Re di Spagna Filippo II, oggi conservato nella biblioteca dell’Escorial.

Sfera armillare, museo Galileo a Firenze

Sfere armillari. Esposto al Museo delle Arti e dei Mestieri Parigi (Photo by*Filmati Di Mare*)

Esposto al Museo delle Arti e dei Mestieri Parigi (Photo by*Filmati Di Mare*)

Sfere armillari. Esposto al Museo delle Arti e dei Mestieri Parigi (Photo by*Filmati Di Mare*)

Sfere armillari. Esposte al Museo delle Arti e dei Mestieri Parigi (Photo by*Filmati Di Mare*)

Un astrolabio persiano del XVIII secolo, conservato presso il Museo Whipple di Storia della Scienza a Cambridge, Inghilterra.

Astrolabio esposto al Museo delle Arti e dei Mestieri Parigi (Photo by*Filmati Di Mare*)

Astrolabio esposto al Museo delle Arti e dei Mestieri Parigi (Photo by*Filmati Di Mare*)

(Parte bassa foto) Astrolabi esposti al Museo delle Arti e dei Mestieri Parigi (Photo by*Filmati Di Mare*)

 La Terra è rotonda e circondata dalla sfera celeste, punteggiata da stelle e pianeti la cui posizione in cielo, per un osservatore terrestre, è più importante della loro distanza. L’idea originaria per rappresentare il sistema delle stelle fu quindi quella di posizionare ciascuna stella fissa, di cui fosse nota declinazione e ascensione retta (l’equivalente

Sfera Armillare

astronomico, in qualche modo, della latitudine e longitudine), su un globo che avesse la Terra al centro. Ma Copernico, all’inizio del XVI secolo, doveva riscoprire che il vero centro del sistema era in realtà il Sole. Le sfere armillari (le “armille” erano dei bracciali, degli anelli), secondo il sistema tolemaico, sono in effetti delle navisfere aventi come centro la Terra; esse non sono in effetti che curiosità, incapaci di render conto con precisione dei moti del sistema solare.
La sfera armillare di Tolomeo, con la Terra al centro del sistema. Nel sistema copernicano invece è il Sole al centro, il piano dell’eclittica è rappresentato dallo zodiaco, e due cerchi disposti ad angolo retto la intersecano nei punti dell’equinozio e del solstizio. Gli altri sei cerchi intorno al Sole rappresentano le orbite dei pianeti in ordine di distanza crescente: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno. La Terra, simboleggiata da una piccola sfera d’avorio con l’asse inclinato, è dotata di una lama in metallo sostenente il suo satellite, la Luna. navievelieri.it

“Tellurium”

Tellurium

 

Tellurium

Pomposamente chiamato “tellurium”, questo simulatore meccanico dei moti della Terra e della Luna attorno al Sole era chiamato nel XVIII secolo “macchina geociclica”. Il valore

di questo strumento dipende dalla precisione dei suoi movimenti e dal nome del suo costruttore.

Tellurium

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Un Tellurium americano  BY Gilman Joslin, 1854
Joslin Six Inch Globe Terrestre contenente tutte le ultime scoperte. BOSTON. Gilman

an_american_tellurium_by_gilman_joslin_1854

Joslin 1854, dodici spicchi incisi colorati a mano e due calotte polari, sostenuto da meridiano in ottone inciso ,the cast iron tellurium stand with later horizon ring

22 ¾ pollici (9 cm.) Di altezza

Stima £ 800 – £ 1.200

Prezzo realizzato £ 3750 ($ 6,015)

 

 

 

 

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Tellurium con orbita ellittica

Modello della Terra, luna e sole. Principalmente, la Terra ruota con una luna con un braccio di leva intorno a una sorgente di luce centrale, che rappresenta il sole. Qui, la terra ruota attorno ad un asse inclinato, in modo che l’illuminazione differente della Terra nell’orbita del sole visibile. La luna gira attorno alla terra, possono essere dimostrate le eclissi lunari e solari.
E’ attualmente uno speciale Tellurium, sviluppato per rendere possibile le azioni della equazione del tempo (l’orbita ellittica e l’inclinazione dell’asse terrestre) per catturare e amplificare e visualizzare i fenomeni. Altre meridiane e questioni connesse emergenti possono essere chiaramente spiegata al Tellurium .

Tellurium con orbita ellittica

Christian Bernardet

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Christian Bernardet è un orologiaio dal 1970 ..si interessa di orologi delle chiese, e orologi astronomici, recentemente ha fatto una nuova serie di orologi:  tellurians e lunariums o planetari. Qui di seguito troverete le foto di due tali dispositivi.

 

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Tellurium1-1 Tellurium meccanico 1 - 2006 - non in vendita-

(sotto) Particolare Telluriun 1: Lunarium 1-2007 Diametro del globo: 16 cm – Diametro della luna: 4 cm

lunarium1-1 particolare

(sotto) Tellurium  meccanico 2 – 2007 – prezzo di 14.000 euro IVA incl.  – parte di potenza: movimento fatto da C.Bernardet

tellurium2-1 Tellurium meccanico

(sotto) Dettaglio di Tellurium 2: Lunarium 2-2007  Materiali: ottone (decorazioni) – acciaio – stagno. Diametro del globo: 16 cm – Diametro della luna: 4 cm

lunarium2-1 particolare

Planetario / Planetarium

Il termine planetario si riferisce a uno strumento utilizzato per riprodurre in modo estremamente realistico la volta celeste su uno schermo di proiezione.

(foto sotto) Raro e particolare antico planetario della prima metà dell’800 realizzato da Charles Dien. Su una base di legno tornita ed ebanizzata è montato un sistema composto da due cerchi in ottone con le indicazioni dei solstizi e degli equinozi e da un cerchio orizzontale in peltro che reca incisi i mesi dell’anno e i segni zodiacali; all’interno di questi cerchi si trova la riproduzione della Terra e dalla Luna (in legno) che possono ruotare tramite un sistema di ingranaggi attorno al Sole, raffigurato da una sfera in ottone; al Sole è anche collegato un piccolo braccio alla cui estremità è fissato un disco in ottone che rappresenta il pianeta Venere, come si può leggere dall’incisione “Venus” sul disco stesso.

Planetario / Planetarium Raro e particolare antico planetario

Come si può notare, non si tratta della consueta rappresentazione del sistema solare, ma sono rappresentati, oltre a Giove, Nettuno, Saturno e Urano, alcuni pianetini, Vesta, Giunone e Cerere, scoperti nei primi dell’800, quasi a voler “fotografare” con questo strumento le scoperte astronomiche più recenti dell’epoca. Manca ovviamente Plutone scoperto solo nel 1930, e Mercurio, molto probabilmente perché è difficilmente osservabile dalla Terra, cioè solo quando la sua distanza angolare dal Sole è massima e quindi forse all’epoca sfuggivano ancora a una comprensione precisa tutte le sue caratteristiche e i suoi movimenti intorno al Sole. flickr.com

Antico planetario meccanico

Antico planetario meccanico

Antico planetario meccanico
Straordinario antico planetario meccanico firmato S. Lattes & C. Torino – Laboratorio italiano materiale scientifico. Si tratta di un antico strumento astronomico in ottimo stato di conservazione e databile negli anni ’20. Base in legno tornito ed ebanizzato, bracci in ottone e pianeti in avorio. Misura del diametro della base cm 24, larghezza massima dei bracci dei pianeti cm 65. Il planetario è composto da una base cilindrica in legno tornito ed ebanizzato , che reca sulla sommità un disco piatto di bronzo suddiviso in tre anelli che indicano i giorni del mese da 1 a 31, i mesi dell’anno e i segni zodiacali inseriti tra i raggi di una stella. Dal centro si dirama un braccio verticale che culmina in una sfera in ottone che rappresenta il Sole, al quale sono collegati altri 8 bracci più sottili, in grado di ruotare intorno al perno centrale che funzione da asse, alle cui estremità si trovano i diversi pianeti con i loro satelliti, tutti realizzati in avorio, che componevano il sistema solare secondo le conoscenze degli anni ’20: infatti manca Plutone, che è stato scoperto solo nel 1930.
Note:
Uno strumento scientifico antico può rappresentare per un addetto ai lavori un bellissimo oggetto legato alla sua professione e alla sua passione, ma essere anche semplicemente un oggetto molto bello che un vero collezionista di oggetti di antiquariato difficilmente può lasciarsi sfuggire.
Curiosità:
Simone Lattes apre una libreria con il suo nome a Torino nel 1893; poco dopo iniziano le prime iniziative editoriale con opere dedicate al Piemonte, terra natale di Lattes che aveva accolto tre secoli prima i suoi antenati di origine ebraica in fuga dalla Spagna. Negli anni a partire dal 1910 continua l’attività libraria, anche con la distribuzione di case terze, e si sviluppa ulteriormente l’attività editoriale, che tratta argomenti letterari, tecnico-scientifici e scolastici: la casa editrice realizza testi che prepareranno intere generazioni di studenti. antik.it
Valore: € 12.000,00

Particolari dell’Antico planetario meccanico

Particolari dell'Antico planetario meccanico

Particolari dell'Antico planetario meccanico

Particolari dell'Antico planetario meccanico

La navisfera

La navisfera    (foto sopra a dex)

La navisfera, rappresentazione materiale della “sfera locale”, al cui centro è immaginato l’osservatore, permette di identificare gli astri osservati. Una volta posizionata la sfera di legno nella posizione adatta è poi sufficiente osservare la parte al di sopra dell’orizzonte. Le navi francesi non avevano a bordo navisfere. navievelieri.it

Globi

I globi celesti vennero utilizzati soprattutto per risolvere problemi di astronomia celeste. Oggi, 126 di tali strumenti si trovano in tutto il mondo, il più antico dei quali risale al XI secolo. Con questi, l’altitudine del Sole, l’ascensione retta e la declinazione delle stelle possono essere calcolate, inserendo la posizione dell’osservatore sull’anello meridiano del globo. Una sfera armillare ebbe applicazioni simili. 

modello su piedistallo

globo da viaggio

(sopra foto a sinistra) Questo bel modello su piedistallo tornito era ancora in uso verso il 1960 nelle scuole di idrografia. La sua precisione, dell’ordine di qualche grado, è sorprendente in relazione a quella delle sfere armillari.

(sopra foto a destra) Il “globo da viaggio” delle dimensioni di una piccola arancia, conobbe un grande successo tra la fine del Seicento e gli inizi dell’Ottocento. Avvolto di marocchino o di sagrì, aveva la caratteristica di aprirsi in due, mostrando da una parte il cielo come appare ad un osservatore sulla Terra e dall’altra la Terra stessa.

Foto di tre globi esposti al  Museo delle Arti e dei Mestieri Parigi

Globo esposto al Museo delle Arti e dei Mestieri Parigi (Photo by*Filmati Di Mare*)

Globo esposto al Museo delle Arti e dei Mestieri Parigi (Photo by*Filmati Di Mare*)

Globo esposto al Museo delle Arti e dei Mestieri Parigi (Photo by*Filmati Di Mare*)

 Nell’Impero Moghul, Muhammad Salih Tahtawi di Sindh ebbe il compito di creare un enorme globo celeste senza attaccature, usando un metodo segreto con una colata di cera. Il famoso globo celeste di Muhammad Salih Tahtawi è inciso con iscrizioni in arabo e in persiano ed è stato completato nell’anno 1631.

Nessuna delle prime sfere armillari islamiche è sopravvissuta, ma furono scritti diversi trattati su “lo strumento con gli anelli”. Di questo genere c’è anche un’evoluzione islamica, l’astrolabio sferico, di cui è rimasto solo uno strumento completo del XIV secolo.

Islamic_Celestial_Globe. Globo celeste di Muhammad Salih Tahtawi

Per tutto il corso della storia cinese, gli astronomi hanno creato globi celesti per aiutarsi nell’osservazione delle stelle.

I primi globi celesti risalgono al 52 a.C., durante la Dinastia Han occidentale, costruiti dagli astronomi Geng Shou-chang (耿壽昌) e Luo-xia Hong (落下閎). Il primo globo celeste azionato ad acqua venne creato da Zhang Heng durante la Dinastia Han orientale. In seguito Li Chun-feng (李淳風) durante la dinastia Tang creò un globo nel 633, con tre strati sferici per calibrare aspetti multipli delle osservazioni astronomiche.

ChineseCelestialGlobe- Globo celeste risalente alla dinastia Qing

Nicolas Bion (1652 – 1733) è stato un artigiano francese.

Fu costruttore e artefice di strumenti di misura ottici, matematici, astronomici, nautici e topografici – oltre che mercante di globi e di sfere armillari – e per il pregio dei suoi manufatti ricevette da Luigi XIV il titolo di Ingénieur du Roi pour les instruments des mathematique.
Aveva il laboratorio a Parigi; dai suoi libri figura l’indirizzo, prima come Quai de l’Horloge á l’enseigne du Soleil d’or, poi come Au Quart de cercle.
Nome tra i più noti del 1700 tra scienziati, astronomi e viaggiatori, malgrado non fosse inventore di alcuna importante innovazione tecnica, era apprezzato per l’accuratezza degli strumenti e per l’eccellente tecnica con cui erano fabbricati. I suoi manuali, con descrizioni finemente illustrate e istruzioni per l’uso degli strumenti astronomici e matematici, erano molto diffusi nella sua epoca e furono ristampati per diverso tempo dai discendenti dopo la sua morte.

Video: sfera armillare in ottone con base in legno La sfera armillare è uno strumento astronomico che rappresenta le orbite solide dei pianeti e del Sole mediante armille (anelli) imperniate in un centro comune. Generalmente la sfera armillare rispecchia la visione geocentrica dell’universo,propria del sistema tolemaico, ma ne esistono anche variazioni eliocentriche o copernicane, con le armille dei pianeti e della Terra imperniate su un centro comune nel quale è collocato il Sole.

“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“


3 comments

  1. ROBERTO FALLINI ha detto:

    Mi ritengo un ammiratore di tutto cio’ che l’uomo ha saputo fare nel tempo, gli sforzi che lo hanno impegnato nella costruzione di strumenti atti nella ricerca della misurazione del tempo e quelli fatti per conoscere il punto dello spazio che occupa nel mondo. Complimenti per la Vostra inserzione didattica.

    Roberto Fallini

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