Stenella coeruleoalba,Stenella striata,delfino,Striped Dolphin

Stenella coeruleoalba, Stenella striata, Striped Dolphin

Questo articolo fa parte della nostra serie *DELFINI nel mondo*

Stenella coeruleoalba

Descrizione fisica:

Il corpo è affusolato e snello, per assicurare una maggiore idrodinamicità.
Il rostro, costituito dall’allungamento di mascella e mandibola, è lungo e sottile, ben evidente.
La pinna dorsale è arcuata e piccola e si trova circa a metà del corpo. Le pinne pettorali (flipper) sono affusolate. La pinna caudale è sottile e divisa in due lobi (flukes) da un setto molto evidente. Come in tutti i Cetacei, la pinna caudale e la pinna dorsale sono prive di ossa e sono costituite da tessuto connettivo, mentre le pinne pettorali sono costituite da ossa omologhe a quelle degli altri tetrapodi.

La fronte è nettamente separata dal rostro e il melone è piuttosto pronunciato.

I denti, presenti in numero di 50 sia sulla mascella sia sulla mandibola, sono corti e conici, del diametro di circa 3 mm e leggermente ricurvi.

Sulla sommità del capo è presente lo sfiatatoio, attraverso cui la stenella espelle l’aria respirata e la cui apertura e chiusura è dovuta a muscolatura volontaria. Quando lo sfiatatoio è aperto, è possibile osservare il setto nasale.

Anche le stenelle, al pari degli altri Cetacei, sono prive di peli.

Stenella coeruleoalba

La Stenella coeruleoalba, Stenella striata, Striped Dolphin ha la forma e le dimensioni simili a molti altri delfini (vedi Pantropical Spotted Dolphin , Atlantic Spotted Dolphin , Climene Dolphin ). Tuttavia la sua colorazione è molto diversa e lo rende relativamente facile notare in mare. La parte inferiore è di colore blu, bianco o rosa. Ci sono uno o due bande nere che circondano gli occhi, e poi corrono sullla schiena fino alla pinna. Ci sono altre due strisce nere da dietro l’orecchio, uno è breve e termina appena sopra la pinna. L’altra è più lunga e s’ispessisce lungo i fianchi finché si curva sotto il ventre appena prima della coda. Una ulteriore striscia, variabile per forma e dimensioni, simile ad una fiamma e di colore bianco, si estende dai fianchi fino alla base della pinna dorsale. Sopra queste strisce i fianchi del delfino sono di colore azzurro o grigio.

Stenella coeruleoalba

Raggiunge la lunghezza di circa 2,5/2,6 m e il peso di circa 150/ 160 kg rispettivamente femmina / maschio. Gli esemplari che vivono nel Mediterraneo sono più piccoli. Sono state osservate delle piccole differenze nella taglia degli individui delle popolazioni che vivono nell’Atlantico nord-orientale e nel Mediterraneo nord-occidentale e sud occidentale. In genere gli animali che vivono nel Mediterraneo meridionale sono più grandi di quelli che vivono nel bacino settentrionale. Questo suggerisce l’esistenza di un certo grado di variabilità genetica tra le varie popolazioni di stenelle.Alla nascita, il piccolo pesa circa 10 kg  ed è lungo fino ad un metro

La Stenella coeruleoalba, Stenella striata ( Stenella coeruleoalba) è un mammifero ampiamente studiato  che si trova in temperate e tropicali acque di tutti gli oceani del mondo. Si tratta di un membro della famiglia Delphinidae di balene dentate .

Stenella coeruleoalba

Classificazione scientifica     Stenella coeruleoalba
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Sottoclasse: Eutheria
Ordine: Cetacea
Sottordine: Odontoceti
Famiglia: Delphinidae
Genere: Stenella
Specie: S. coeruleoalba
Binomio
Stenella coeruleoalba
( Meyen , 1833)

Tassonomia:

La Stenella coeruleoalba, Stenella striata è una delle cinque specie tradizionalmente incluse nel genere Stenella , tuttavia, un recente lavoro genetico mediante LeDuc et al (1999) indica che Stenella , come tradizionalmente concepita, non è un gruppo naturale. Secondo tale studio, i parenti più stretti della Stenella striata sono la Dolphin Climene , i delfini comuni , la Atlantic Spotted Dolphin , e “Tursiops” aduncus , che era precedentemente considerata una sottospecie del tursiope . La Stenella coeruleoalba,Stenella striata è stata descritta da Franz Meyen nel 1833. Il nome specifico coeruleoalba (dal latino caeruleus ‘dark blue’ e albus ‘bianco’) si riferisce alle caratteristiche strisce blu e bianche sui fianchi. (per i delfini sopra elencati vi rimandiamo ai nostri articoli specifici)

Stenella coeruleoalba

Alimentazione: L’alimentazione cambia secondd l’habitat in cui vive. Si nutre di calamari, polpi, krill e altri crostacei, cefalopodie, totani e piccoli pesci; per cacciare può spingersi normalmente fino alla profondità di 200 m. Si nutre anche all’interno della colonna d’acqua in cui la preda è concentrata. In Sudafrica e in Giappone si spinge per cacciare specie diverse che che vivono in profondità fino alla profondità di 700 m. La Stenella striata oceanica si nutre di pesci appartenenti alla famiglia Myctophidae, la maggior parte dei quali presentano degli organi bioluminescenti ed hanno una lunghezza compresa tra 60 e 300 mm.

Stenella coeruleoalba

Distribuzione:
La Stenella coeruleoalba, Stenella striata vive in ambiente pelagico, in acque temperate e tropicali di praticamente tutti gli oceani. Si trova in abbondanza nel nord Atlantico, fino alla Groenlandia, Islanda, isole Isole Fær Øer e Danimarca; nel mar Mediterraneo, e il Golfo del Messico , l’ Oceano Indiano, dall’Australia all’Africa del Sud e nel Pacifico dal Giappone alle coste degli Stati Uniti.

Sembra essere comune in tutto il suo areale, sebbene esistano delle aree con una bassa densità di popolazione. Nel Pacifico orientale il suo areale si sovrappone con quello della Stenella longirostris e della Stenella attenuata, sebbene tende ad essere più numeroso nelle aree in cui le due specie sopra citate sono meno abbondanti. Nel Mediterraneo vive in acque la cui profondità supera i 100 m.

Temperature: Può vivere in acque la cui temperatura varia dai 10 ai 26 °C, sebbene il suo optimum sia intorno ai 18-22 gradi.

Stenella coeruleoalba

L’interazione umana:

Il Giappone ha cacciato la Stenella coeruleoalba, Stenella striata, nel Pacifico occidentale, almeno dal 1940. Nel periodo di massimo splendore di numero di stenella striata, almeno 8.000 a 9.000 animali sono stati uccisi ogni anno ed in un anno eccezionale, 21.000 delfini  sono stati uccisi. Dal 1980, in seguito all’introduzione delle quote, questo numero è sceso a circa 1.000 uccisioni all’anno. Gli ambientalisti sono preoccupati per la popolazione mediterranea che è minacciata dall’inquinamento, malattie, rotte di navigazione trafficate e sono pesanti le catture accidentali nelle reti da pesca.

Sono stati fatti tentativi per mantenere la Stenella striata in cattività.Tutti falliti:gli animali muoiono entro due settimane a causa di mancanza di alimentazione.

Stenella coeruleoalba

Riproduzione:

La maturità sessuale è raggiunta a 12 anni nelle femmine del Mediterraneo e nel Pacifico tra i 7 e 9 anni. I maschi raggiungono la maturità sessuale tra i 7 ed i 15 anni. La longevità è di circa 55-60 anni. L’accoppiamento avviene in inverno e all’inizio dell’estate nelle popolazioni del Pacifico, mentre avviene in autunno in quelle mediterranee. La gestazione dura circa 12 mesi e devono passare tre o quattro anni tra un parto e l’altro. Alla nascita, il piccolo pesa circa 10 kg  ed è lungo fino ad un metro. Lo svezzamento dura circa 16 mesi.

Nel Pacifico occidentale le scuole sono state suddivise in tre tipi diversi a seconda dei comportamenti riproduttivi:

* scuole giovanili: composte da individui giovani;
* scuole adulte: composte da individui adulti;
* scuole miste: composte da individui adulti con i lori cuccioli.

Le scuole adulte e quelle miste vengono suddivise in riproduttive e non-riproduttive; i cuccioli rimangono con gli adulti per circa 2-3 anni dopo lo svezzamento e poi si uniscono alle scuole giovanili. Poco prima del raggiungimento della maturità sessuale le femmine si riuniscono alle scuole adulte non-riproduttive, mentre i maschi sessualmente maturi si uniscono alle scuole riproduttive, in cui convergono anche le femmine mature. I maschi, dopo l’accoppiamento, possono lasciare queste scuole e unirsi alle scuole miste non riproduttive

Stenella coeruleoalba

Migrazioni e Comportamento:

Alcuni gruppi di stenella striata compiono delle migrazioni che, soprattutto nel Pacifico orientale, sembrano seguire i movimenti delle correnti calde oceaniche. Nei mesi autunnali si avvicinano alla costa e in inverno scendono più a sud. In estate compiono il percorso inverso, nuotando però nelle acque più profonde e aperte.

In Mediterraneo, quando la temperatura del bacino meridionale cresce, la stenella si sposta verso la parte settentrionale. In questo mare sono state osservate anche delle migrazioni nictemerali: di sera si avvicina alla costa per cacciare, mentre di mattina torna in mare aperto.
È facilmente riconoscibile anche a grandi distanze per gli spruzzi causati dai suoi numerosi e spettacolari salti fuori dall’acqua e al pari del tursiope (Tursiops truncatus), è uno dei delfini più studiati e più conosciuti. La colorazione dei fianchi la rende distinguibile dalle altre specie di delfini, anche se spesso viene confusa col delfino comune (Delphinus delphis). Nuota spesso nell’onda di prua di navi e barche ed è il delfino più frequentemente avvistato nel Santuario dei Cetacei, un tratto di mare compreso tra Liguria, Sardegna settentrionale e Francia meridionale.

Stenella coeruleoalba

La Stenella coeruleoalba, Stenella striata generalmente vive in branchi, chiamati “scuole”, che possono variare nel numero di esemplari e nella composizione. Nelle acque al largo delle coste giapponesi sono stati identificati branchi composti da poco meno di 500 esemplari, anche se possono esistere scuole costituite da migliaia di unità. Generalmente però il numero medio di esemplari in una scuola non supera i 100 delfini.
Le scuole di stenelle presenti nell’Atlantico settentrionale sono composte da 10-30 esemplari e solo raramente raggiungono le 100 unità.

La Stenella coeruleoalba, Stenella striata presenta dei comportamenti di superficie il cui significato non è ancora ben chiaro:

* bowriding: nuotare facendosi trasportare dall’onda di prua delle imbarcazioni o dalle onde create dalle balene;
* breaching: saltare completamente fuori dall’acqua;
* porpoising: saltare fuori dall’acqua durante il nuoto veloce;
* tailspinning: “camminare” all’indietro sulla superficie dell’acqua facendo perno sulla pinna caudale;
* tailslapping: sbattere la pinna caudale contro la superficie dell’acqua;
* flipperslapping: sbattere le pinne pettorali sulla superficie dell’acqua.

Sembra che i salti costituiscano una sorta di gioco o che aiutino gli animali a liberarsi dei parassiti, mentre tailslapping e flipperslapping sembrano essere comportamenti di sfida.
Salto di stenella
I salti compiuti dalle stenelle sono molto spettacolari e ne sono stati identificati 8 tipi:

* salto completo (full leap);
* mezzo salto (half leap)
* salto verticale (vertical leap);
* avvitamento (forward roll);
* avvitamento in superficie (surface roll);
* ensemble;
* spanciata (belly flop);
* surfing.

Gli avvitamenti possono essere con rotazione di 90° o 180°. L’ensemble consiste in un salto effettuato da due individui, in cui uno viene spinto fuori dall’acqua dall’altro.

E’ in grado di raggiungere la velocità di circa 37 km/h

Spesso, nelle acque del Pacifico orientale nuota insieme ai tonni per cooperare nella pesca.

Poco si sa sul comportamento acustico di questi delfini.
La Stenella coeruleoalba, Stenella striata produce dei suoni di frequenza compresa tra i 50 e i 150 kHz, detti click, che sono utilizzati per l’ecolocalizzazione e quindi per la caccia. E’ in grado di emettere delle serie prolungate di click, detti burst, che al nostro orecchio appaiono simili a miagolii.
Accanto a questi suoni, è in grado di produrre anche dei fischi, di frequenza più bassa, circa 20 kHz, utilizzati per la comunicazione intraspecifica e che possono essere uditi anche a distanze molto elevate. L’attività acustica della stenella sembra essere maggiore di notte, in accordo col comportamento alimentare di questo cetaceo

Striped Dolphin

Il rischio per la specie:

Ad oggi, non vi sono dati certi che attestino che le popolazioni di Stenelle siano in declino.
Ad ogni modo, secondo l’ACCOBAMS, le minacce cui esse sono sottoposte potrebbero portare, nell’arco di 3 generazioni (circa 60 anni), alla riduzione del 30% del numero degli esemplari.

I principali pericoli che minacciano le stenelle sono:

* Caccia: in Giappone le stenelle, al pari di altri Cetacei, vengono cacciate a scopi alimentari, in quelle che vengono considerate delle vere e proprie “mattanze”, spesso deprecate dall’opinione pubblica occidentale. Negli anni che vanno dal 1942 al 1960 sono stati cacciati da 13.000 a 22.000 delfini, la maggior parte dei quali erano stenelle. Negli anni successivi il numero degli esemplari cacciati è diminuito considerevolmente, fino ad arrivare a meno di 1000 esemplari cacciati negli anni ottanta
In Mediterraneo la caccia è vietata, sebbene in alcune zone venga praticata illegalmente a scopi alimentari. In Spagna le Stenelle venivano cacciate per essere usate come esche nelle trappole per la cattura dei gamberi
* Inquinamento: Alte concentrazioni di metalli pesanti, DDT e PCB, possono influire sulle capacità riproduttive di questi mammiferi. I PBC portano alla formazione di cisti all’interno degli ovari delle femmine, impedendone l’ovulazione.
* Pesca: Spesso i delfini rimangono accidentalmente intrappolati nelle reti da pesca, morendo per annegamento poiché sono impossibilitati a risalire in superficie per respirare.
La pesca incontrollata dei calamari e di pesci di cui si nutrono anche le stenelle può portare ad un declino delle popolazioni di questi delfini a causa della riduzione della disponibilità di prede.
* Morbillivirus: Negli anni novanta, le popolazioni mediterranee di stenelle sono state decimate a causa di un’infezione epizootica di Morbillivirus. Si pensa che questa epidemia sia stata favorita dall’ indebolimento del sistema immunitario dei cetacei dovuto all’alta concentrazione di PCB riscontrata nei loro tessut

“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“

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