XIX secolo: Vascelli D’Epoca Regia Marina e la battaglia di LISSA – Parte 2= “Regia Fregata Re d’Italia”

XIX secolo: Vascelli D’Epoca Regia Marina e la battaglia di LISSA – Parte 2= “Regia Fregata Re d’Italia”

XIX secolo: Vascelli D’Epoca Regia Marina – La Regia Fregata Corazzata di I Rango ad elica “RE D’ITALIA”

XIX secolo: Vascelli D’Epoca Regia Marina e la battaglia di LISSA – Parte 2= “Regia Fregata Re d’Italia”
Storie di Mare, di navi antiche ed un pò della nostra storia d’Italia nel 1800.    di * Filmati Di Mare*

Parte 2 di 2

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La Regia Fregata Corazzata di I Rango ad elica “RE D’ITALIA”

Immagine in testata:  “La Battaglia Navale di Lissa”. Il dipinto, Olio su tela, 1868 Autore: Carl Frederik Sorensen (1818-1879) conservato nell’ Heeresgeschichtliches Museum di Storia Militare di Vienna, mostra la RN Re d’Italia mentre affonda dopo essere stata speronata dalla SMS Ferdinand Max, nave ammiraglia dell’Ammiraglio Wilhelm von Tegetthoff

La battaglia di Lissa fu uno scontro navale della terza guerra di indipendenza italiana che si svolse il 20 luglio 1866 nel mare Adriatico, nelle vicinanze dell’isola di Lissa, tra la marina dell’Impero Austriaco e la Regia Marina del Regno d’Italia. Fu la prima grande battaglia marina in cui vennero impiegate navi a vapore corazzate e l’ultima nella quale vennero eseguite manovre deliberate di speronamento.

La battaglia fece parte della guerra austro-prussiana, considerata per l’Italia come terza guerra d’indipendenza, con l’Italia alleata della Prussia. L’obiettivo principale italiano era di sottrarre il Veneto all’Austria e scalzare l’assoluta egemonia navale austriaca nell’Adriatico.

La marina austriaca, fino al 1849 chiamata Österreich-Venezianische Marine o Marina Austro-Veneta, era in effetti formata in gran parte da marinai veneti, friulani, triestini, istriani e dalmati, provenienti quindi, ad eccezione di Trieste, da territori appartenuti a lungo alla Repubblica Veneta. Tutti i comandi venivano dati usando la lingua veneta, e lo stesso ammiraglio austriaco Wilhelm von Tegetthoff, così come gli altri ufficiali austriaci, sul ponte di comando parlava in veneto, che aveva imparato quando frequentava il Collegio Marino di Venezia. Di conseguenza la battaglia di Lissa è a volte considerata l’ultima grande vittoria ottenuta da una flotta veneta.

La battaglia di Lissa

Le flotte erano composte da un insieme di navi a vela, navi a motore (a vapore) e navi corazzate che combinavano anch’esse vele e motori a vapore. La flotta italiana, costituita da 12 corazzate e 17 vascelli lignei, sopravanzava in numero la flotta austriaca, composta rispettivamente da 7 navi corazzate e 11 in legno. Una sola nave, italiana, l’Affondatore, aveva i cannoni montati in torretta invece che lungo le fiancate.

Battaglia di Lissa (1866) olio su tela cm. 34 x 50, anno 1867

Battaglia di Lissa (1866) olio su tela cm. 34 x 50, anno 1867

Battaglia di Lissa (1866) – olio su tela cm. 34 x 50, anno 1867
Autore: Josef Carl Berthold Püttner (Plan, Boemia 1821-1881 Hallstatt)

Sul quadro e’rappresentato il momento decisivo dello scontro tra le flotte austriaca e italiana. I tre alberi in legno con le vele abbassate e le bandiere nazionali al vento, combattono da distanza ravvicinata. Dai comignoli delle navi si proroga un fumo nero e denso. E’ gia’ caduto l’albero del pirovascello austriaco Kaiser, mentre le fiamme stanno aggredendo le parti colpite dei bastimenti. Le navi italiane, con la fregata corazzata Re di Portogallo in testa, proseguono l’attacco, mentre il Kaiser si difende con tutti i cannoni della fiancata. Le lingue di fuoco ed il fumo conferiscono un pittoresco dinamismo allo scontro tra le navi di linea, a prima vista pesanti e poco manovrabili. Con la gloriosa vittoria navale nei pressi di Lissa , L’Austria – Ungheria si assicuro’il dominio sull’Adriatico, e tale fu l’importanza dell’avvenimento che venne redatta una dettagliata cronologia degli eventi bellici, in base alla quale fu possibile dipingere lo scontro navale nei pressi dell’isola, che ebbe il suo culmine il 20 luglio mentre le operazioni italiane avevano avuto inizio gia’ il 16 luglio del 1886.

L’eroico Comandante Faà di Bruno della “RE D’ITALIA”


L’eroico Comandante Faà di Bruno, che tutto aveva tentato per superare gli eventi, ferito ad una gamba, non volle che alcuno rischiasse la propria vita per salvare la sua; immobile sul ponte di comando, deciso a morire nel modo più glorioso per l’onore della Patria, sparì con la sua nave che colava a picco. Alla sua Memoria fu conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
“Per la sua condotta nelle operazioni navali a Lissa nei giorni 18, 19, 20 luglio 1866.” (R.D. 15 agosto 1867)
Era nato ad Alessandria il 7 marzo 1820 F.digilander.libero.it

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I Cittadini di Gaeta caduti nella Battaglia di Lissa  20 luglio 1866

I Cittadini di Gaeta caduti nella Battaglia di Lissa 20 luglio 1866

I nominativi dei Caduti sono i seguenti:
Sul “RE D’ITALIA”
— Francesco SCINICARIELLO, marinaro di terza classe, figlio di Vito e di Maria Rosa Coccoluto, nato in Borgo di Gaeta il dì 8 ottobre 1844, matr. 15255;
— Erasmo GALLINARO, secondo maestro calafato, figlio del fu Giovanni e di Nunziata Furno, nato al Borgo di Gaeta il dì 2 settembre 1837, matr. 10627.
Sul “PALESTRO”
— Gaetano FERRARA, marinaro di terza classe, figlio di Giuseppe e di Catarina Erasma, nato al Borgo di Gaeta il dì 2 gennaio 1844, matr. 13139;
— Salvatore CAGNARDO, marinaro fuochista di seconda classe, figlio di Andrea e di Erasmantonia Capobianco, nato a Gaeta il dì 14 giugno 1843, matr. 10432;
— Giambattista DE PIRRO, operaio fuochista, figlio di Andrea e di Loreta Gaudino, nato a Gaeta il dì 1 luglio 1841, matr. n° 9418.

C’è stata inoltre la riscoperta di altri due nominativi di Marinai gaetani deceduti, in un secondo tempo, presso l’Ospedale Militare Marittimo di Ancona. Non è specificata la causa della loro morte. Si potrebbe ipotizzare per le ferite riportate nella stessa battaglia, ma è molto probabile che siano rimaste vittime della forte epidemia di colera che imperversò nel centro Italia in quel periodo. Così è registrato il loro decesso:
“nell’Ospedale Militare Marittimo di Ancona”,
— Raffaele CATANZANO, regio marinaro di anni ventitrè, nato e domiciliato a Gaeta, figlio di Antonio e di Vallo Annunziata, è morto il 19 ottobre 1866;
— Gennaro TALLINI, regio marinaro di anni ventiquattro, nato e domiciliato in Borgo di Gaeta, figlio di Andrea e di Fantasia Giuseppa è morto il 27 ottobre 1866.
La breve ricerca di cui sopra non ha assolutamente la pretesa di essere esauriente poiché nei volumi dell’Archivio Storico Comunale di Gaeta esistono dei vuoti causati dal tempo e dalle vicissitudini: non si esclude pertanto che a Lissa ci siano stati altri Caduti dei quali, al momento e sulla base dei documenti consultati, si ignora il nome.
Nella fondazione del Monumento ai Caduti del Mare della Città, è stata collocata una pergamena con i nomi di tutti i Caduti del Mare nati a Gaeta, per tramandarne ed onorarne la memoria.
I Marinai di Lissa sono stati i primi dell’elenco, così come sono stati i primi di una lunga Schiera a sacrificare la loro giovane vita per l’Italia.

Il ricordo di Essi e degli Ideali che rappresentano saranno sempre vivi in noi, Marinai di oggi, ed in quelli che verranno.

L’ammiraglio Austriaco Tegetthoff nella Battaglia navale di Lissa

L’ammiraglio Austriaco Tegetthoff nella Battaglia navale di Lissa

Artista: Anton Romako (1832–1889) pittore Austriaco
Data di nascita/morte 20 ottobre 1832 -8 marzo 1889
Luogo di nascita/morte Atzgersdorf bei Wien Vienna
Località di lavoro Vienna, Roma
Titolo : Deutsch: Admiral Tegetthoff in der Seeschlacht bei Lissa II
Data 1878-1880
Tecnica olio su tela – Dimensioni : 110 × 82 cm
Ubicazione attuale Österreichische Galerie – Deutsch: Wien
Fotografo The Yorck Project

Re Di Portogallo

Re Di Portogallo

Re Di Portogallo: Classe “Re d’Italia” – 2 unità (Re d’Italia e Re di Portogallo)

Per oltre un secolo questa immagine è stata ritenuta l’unica esistente della “Re d’Italia”. Soltanto in tempi recenti lo studioso Franco Bargoni ha dimostrato che si tratta della “Re di Portogallo”, ripresa a Napoli nei primi giorni del 1866.

La Battaglia di Lissa da dipinti e stampe dell’epoca

Immagine tratta da un saggio sulla battaglia di Lissa pubblicato alcuni anni fa sulla pregevole rivista “Navires & Histoire”. L’autore del saggio è Jean Pelletier Doisy, mentre le ricerche iconografiche e le didascalie sono di Frédéric Stahl.

Immagine tratta da un saggio sulla battaglia di Lissa pubblicato alcuni anni fa sulla pregevole rivista “Navires & Histoire”. L’autore del saggio è Jean Pelletier Doisy, mentre le ricerche iconografiche e le didascalie sono di Frédéric Stahl. betasom.it

Immagine tratta da un saggio sulla battaglia di Lissa pubblicato alcuni anni fa sulla pregevole rivista “Navires & Histoire”. L’autore del saggio è Jean Pelletier Doisy, mentre le ricerche iconografiche e le didascalie sono di Frédéric Stahl. fonte: betasom.it —

Immagine tratta da un saggio sulla battaglia di Lissa pubblicato alcuni anni fa sulla pregevole rivista “Navires & Histoire”. L’autore del saggio è Jean Pelletier Doisy, mentre le ricerche iconografiche e le didascalie sono di Frédéric Stahl.

Descrizione Battaglia di Lissa (1866) olio su tela cm. 79,5 x 118,5, in cornice, (W) proprietà del barone Herman di Spaun (ammiraglio astriaco) Autore Josef Carl Berthold Püttner (Plan, Boemia 1821-1881 Hallstatt)

La battaglia di Lissa dipinta da Constantine Volanakis nel 1867, olio su tela cm 283 x 169, Museo di belle arti, Budapest.

Immagini del relitto del RE D’ITALIA

Re d’Italia
La Regia Fregata Corazzata di I Rango ad elica “RE D’ITALIA”
Classe “Re d’Italia” – 2 unità (Re d’Italia e Re di Portogallo)
Immagini del relitto del RE D’ITALIA riprese nell’aprile 2005 dalla nave francese di ricerche sottomarine JANUS II con una équipe di ricerca franco-croata a bordo e con mezzi tecnici sofisticati (ROV Super Achille e sottomarino REMORA 2000) a 120 metri di profondità e a dodici miglia a nord di Vis (Lissa).

Cari lettori continueremo con il prossimo articolo con qualche altra bella foto navale della battaglia di Lissa per poi cominciare ad addentrarci nel  XIX secolo con altri Vascelli D’Epoca Regia Marina per Storie di Mare, con le  navi antiche che fanno parte della nostra storia d’Italia nel 1800.


“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“


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