Pesce RE , Lampris guttatus,Lampris regius
Pesce RE , Lampris guttatus,Lampris regius
Una delle specie più rare del pianeta
(Articolo n. 42 nella categoria Pesci : cercare altri articoli in “Cerca nel Blog” opp. In ”Naviga in Filmati di Mare )
Il pesce Re , Lampris guttatus è una delle specie più rare del pianeta ed imbattersi nel pesce re è davvero una rarità, oltre che una vera fortuna. E’ un pesce di mare appartenente alla famiglia Lampridae ed all’ordine Lampridiformes.
NOME ITALIANO: Pesce re – Nomi dialettali: nessuno data la sua rarità – Nomi comuni: Opah (USA) o Mariposa – Sinonimo: Lampris regius
<<<Esiste un’altro pesce RE appartenente ad un’altra famiglia e specie: il pesce re, Odontesthes bonariensis (Valenciennes, 1835) sinonimo Atherina bonariensis,ma questo è un pesce d’acqua dolce (lo tratteremo in fondo all’articolo con qualche info)>>>
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Pesce RE , Lampris guttatus
Descrizione: corpo molto alto, ovale, con massima altezza all’inizio della pinna dorsale e molto compresso lateralmente. (per certi versi assomiglia, non per la colrazione, al pesce Luna -Mola mola, infatti viene chiamato anche pesce Luna). La testa è relativamente piccola , il muso appuntito ed anche i rotondi occhi e la bocca non hanno grandi dimensioni. le mascelle sono protrattili. E’ ricoperto di squame piccole, sottili e poco aderenti, estese sulla testa, guance e opercoli (muso, labbra, mascellari privi di squame). È totalmente privo di denti, negli adulti. La pinna dorsale, unica, è lunga ed ha un vistoso lembo triangolare alla sua estremità anteriore, la pinna anale è più breve e senza lembo, la pinna caudale è leggermente forcuta col bordo poco incavato (forcuta nei giovani), le pinne ventrali sono abbastanza grandi ed inserite in posizione arretrata, le pinne pettorali sono piuttosto ampie e sono poste in verticale, subito dopo l’opercolo branchiale e riescono a fare movimenti dall’alto verso basso e viceversa.
Il colore del pesce varia notevolmente da individuo ad individuo per molteplici ragioni. La sua colorazione è molto vivace: il colore dominante è il rosso scarlatto-vivo, macchiato di azzurro oltremare sulla testa e sul dorso. Variazioni individuali derivano anche dall’età , tanto che la tonalità rossa può essere occupata interamente da quella azzurra o verde azzurrastra con iridescenze argentee e violacee nelle parti superiori, rosa sul ventre e vermiglia sulle pinne e vicino agli opercoli; le pinne sono rosso vivo, spesso a bordi gialli. Macchie circolari bianche sono sparse per tutto il corpo. La codale è rosso pallido.
Classificazione scientifica | |
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Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Classe | Osteichthyes |
Sottoclasse | Actinopterygii |
Superordine | Acanthopterygii |
Ordine | Lampridiformes |
Famiglia | Lampridae |
Genere | Lampris |
Specie | L. guttatus |
Nomenclatura binomiale | |
”Lampris guttatus” Brünnich, 1788 |
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Sinonimi | |
Lampris regius | |
Nomi comuni | |
Opah |
Biologia, habitat e distribuzione
Il pesce Re, noto anche come mariposa, è una specie cosmopolita distribuita nelle acque costiere dei mari tropicali, subtropicali e temperati a profondità comprese tra 100 e 400 metri, ma questa specie pelagica può anche risalire sino alla superficie. E’ raro trovarlo a profondità basse (20/25 metri) e comunque nella stagione invernale. Quale è la spiegazione del perchè alcuni esemplari arrivano fino alla superficie? Il fatto è che la stagione invernale, a differenza dell’estate, favorisce gli scambi verticali degli organismi marini. Il Pesce Re trova in alcuni giorni le stesse temperature (12°-13°) che trova tutto l’anno nei grandi fondali
Solitario in profondità. La sua biologia è per il resto ignota.
Arriva fino a 2 metri di lunghezza ed oltre ed ad un peso intorno ai tre quintali con una crescita lenta.
Nel Mediterraneo è raro molto e sporadico un incontro nei mari italiani. Più frequenti, per quanto sporadiche, sono le segnalazioni nel Tirreno e nel Mar di Sicilia.
Come abbiamo detto nei mari italiani è una rarità, ma in Adriatico imbattersi nel pesce RE è una eccezionalità e casualmente compare ed al massimo fino al Gargano.
Alimentazione
Si ciba di organismi a corpo molle come cefalopodi pelagici, meduse, crostacei ed anche piccoli e giovani pesci.
Pesca
Viene catturato per caso, di solito assieme ai tonni. Le carni sono ottime e si cattura, raramente, con i palangresi di fondo, anche oltre gli 80 m.
Catture nel golfo di Genova, in quello di Napoli, al largo di Livorno, a Levanto ed anche a Portofino e Taormina. (un esemplare di 35 kg è stato pescato a Levanto (Sicilia) a 500 metri di profondità con la tecnica del palamito da 200 ami ed una sardina per esca nell’agosto 2003)
DALLA CRONACA: Il pesce Re dell’Adriatico – un evento unico in cosiderazione che è stato verificato ben oltre il Gargano a FANO. E’ stato pescato su un fondale che si aggira intorno ai 20-25 metri. Probabilmente un esemplare isolato che ha fatto parecchia strada spingendosi fino alla zona di Fano in cerca di cibo.
La sua carne squisita, molto pregiata, color rosa salmone, tenera, oleosa e dal gusto ottimo.
la sua carne prelibata è servita in molti ristoranti del mondo, ma non esiste una pesca commerciale diretta di questi esemplari perché è raro trovarli in grossi banchi: può capitare di pescarli fortuitamente insieme ai tonni, ma in genere è un pesce che si muove in solitudine. In altre parole, imbattersi nel pesce Re è davvero una rarità, oltre che una vera fortuna.
Sarebbe meraviglioso per un subacqueo avere questa fortuna!!!!!! Chissà se avrò mai questa opportunità. Sarebbe una intensa emozione fotografarlo e filmarlo nel suo ambiente e vivere qualche minuto con lui ….. uno dei pesci più rari del pianeta!
Domani farò un’immersione al largo di Civitavechia (Roma) nel regno del pesce Luna (Mola-mola) ……… chissà!!!!!! *Ser *
Le immagini di questo articolo sono solo di pescato in quanto pochissime persone al mondo lo hanno potuto incontrare: solo un sub, munito di attrezzatura per riprese, potrebbe regalarci dei fotogrammi unici.
Pesca miracolosa in California, 3 pesci rari in una volta sola
(foto di copertina)
Si può parlare senza dubbio di pesca miracolosa, quella che ha visto protagonisti al largo di San Diego, in California, Armando Castillo, Joe Ludlow e Travis Savala. I tre pescatori, a bordo del peschereccio Excel, si sono imbattuti nella stessa giornata in tre esemplari di pesce re. Usciti a bordo dell’imbarcazione per un’ordinaria battuta di pesca alla ricerca di tonni e ricciole, hanno pescato, uno dopo l’altro, i tre enormi pesci. Qualcuno parla già dell’evento come della migliore pesca degli ultimi decenni, perché questa specie dai colori vivaci in genere non nuota in grandi banchi: si trovano comunemente nei mari tropicali e sub-tropicali, tant’è che la loro presenza in acque californiane è spesso associata a episodi eccezionali di acqua calda come El Niño.
USA: catturato un raro opah in California
30 Aprile 2013
L’ opah, da noi chiamato pesce Re, del peso di circa 55 chili è stato preso pescando a fondo ad una profondità di circa 40 metri. Il pesce è stato catturato a bordo del “Western Pride” fuori Newport Beach in Southern California –
Alcuni francobolli dedicati al
Pesce RE , Lampris guttatus,Lampris regius, Opah |
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Foto sopra : lungo 87 centimetri un Opah nel Australian Museum- Collezione Fish (AMS I.24492-001). E’ stato pescato al largo Ulladulla, Nuovo Galles del Sud a marzo 1984. An 87 cm long Opah in the Australian Museum Fish Collection (AMS I.24492-001). It was collected on a tuna long line off Ulladulla, New South Wales in March 1984. The upper lobe of its caudal (tail) fin is missing.
VIDEO
Per la rarità di questa specie immagini video sono pochissime.
Il video ci mostra un pesce Re di 47 Kg
Big Fishes of the World:
Pesce RE , Odontesthes bonariensis (Valenciennes, 1835)
http://www.ittiofauna.org/webmuseum/pesciossei/atheriniformes/atherinopsidae/odontesthes/Odontesthes_bonariensis/o_bonariensis.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Odontesthes_bonariensis
Esiste un’altro pesce RE appartenente ad un’altra famiglia e specie: il pesce re, Odontesthes bonariensis (Valenciennes, 1835), ma questo è un pesce d’acqua dolce.
Distribuzione e habitat
È una specie presente nelle acque costiere del sud del Brasile, del nord Argentina e dell’Uruguay e nei fiumi Rio de la Plata, Paraná, Uruguay e Tramandai.
È stato introdotto nel Lago di Nemi (Roma) nel 1974 e negli anni recenti ha rischiato l’estinzione a causa di eventi di eutrofizzazione con fioriture di alghe azzurre. È stato immesso anche in molti altri paesi in vari continenti.
Vive soprattutto in acqua dolce o salmastra nelle parti terminali dei grandi fiumi, nelle lagune e negli estuari. Ha abitudini pelagiche. In acqua dolce l’habitat ottimale è rappresentato da grandi bacini lacustri e fluviali a corrente lenta o moderata, con acque ben ossigenate, leggermente acide, ricche di sali minerali, sostanze organiche e microrganismi planctonici. Il pesce re è tuttavia in grado di sopportare variazioni anche notevoli di temperatura del tenore di ossigeno disciolto, ed è in grado di colonizzare anche laghi e stagni profondi soltanto alcuni metri e soggetti ad elevate temperature estive.
Classificazione scientifica | |
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Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Acanthopterygii |
Ordine | Atheriniformes |
Famiglia | Atherinopsidae |
Genere | Odontesthes |
Specie | O. bonariensis |
Nomenclatura binomiale | |
Odonthestes bonariensis Valenciennes, 1835 |
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Sinonimi | |
Atherina bonariensis |
Odontesthes bonariensis – Esemplare catturato in Argentina
Descrizione
Questo pesce ha una sagoma molto slanciata, moderatamente compresso, coperto di squame con muso molto appuntito, testa appiattita superiormente e bocca piccola, armata di fitti denti minuti. Il corpo è poco compresso lateralmente. Le pinne dorsali sono due, abbastanza arretrate, la prima più bassa e corta della seconda. La pinna anale è lunga, la pinna caudale è forcuta, le pinne ventrali sono arretrate. Le scaglie sono piccole e caduche.
Il colore è brunastro o azzurro sul dorso e sui fianchi, sui quali decorre una fascia argentata molto brillante. Il ventre è biancastro o rosato. La parte posteriore del capo è scura, quasi nera.
Raggiunge la lunghezza massima di 70 cm per 3 kg di peso, la taglia media però è inferiore, 40 cm per 800 grammi.
Riproduzione
Avviene nella stagione calda: in Italia da marzo ad ottobre , mentre nei luoghi d’origine da settembre a novembre. Gli esemplari sono sessualmente maturi già ad un anno di età. L’accoppiamento si svolge in superficie con modalità collettiva, in zone a profondità relativamente bassa, con substrato ricco di vegetazione acquatica. .Le uova di colore arancione o verde chiaro dal diametro di circa 1 mm sono dotate di filamenti adesivi con i quali restano attaccate alla vegetazione acquatica. Ogni femmina depone diverse decine di migliaia di uova (orientativamente 50.000 per ogni chilogrammo di peso). Lo sviluppo degli avannotti è velocissimo.
La schiusa dopo circa 10 – 11 giorni secondo la temperatura dell’acqua: 15 e 21 °C.
Alimentazione ed abitudini
La dieta degli stadi giovanili è costituita soprattutto di plancton, mentre in quella dei soggetti adulti entrano anche altri invertebrati acquatici, nonché piccoli pesci.
Di abitudini gregarie costituisce branchi numerosi che stazionano in ambiente pelagico. Si avvicina alle coste per la frega.
Pesca
Le carni sono più che buone, sulle sponde del lago di Nemi costituiscono una specialità locale.
Specie priva di interesse commerciale in Italia. Carni bianche, molto apprezzate. Viene generalmente commercializzato fresco. Specie molto nota e ricercata in Argentina ed Uruguay, dove è oggetto di pesca intensiva. Ad esempio, nella sola provincia di Buenos Aires, la quantità di catture annue è di circa 2.000 tonnellate.
“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“
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