Archive for Isole, Galeoni e Tesori sommersi

Tesoro dei pirati :Scoperte le navi Sam Bellamy e Blackbeard

Tesoro dei pirati :Scoperte nell’oceano le navi di Sam Bellamy e Blackbeard

Le navi dei pirati Sam Bellamy e Blackbeard sono tornate in vita con tutti i loro tesori, dopo essere rimaste per quasi tre secoli nascoste nella acque dell’Oceano Atlantico, a poca distanza dalle coste del North Carolina. La loro scoperta è stata il frutto di un lungo e paziente lavoro di ricerca, ma per Barry Clifford è stata anche la realizzazione di un sogno.

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Recuperata l’àncora della Queen Anne’s Revenge

Gli archeologi hanno recuperato la prima grande àncora da quello che si ritiene essere il relitto della Queen Anne’s Revenge, la nave ammiraglia del pirata Barbanera affondata largo della costa della Carolina del Nord (USA).

 

 

 

I sommozzatori avevano pianificato di recuperare la seconda àncora più grande della nave, ma siccome si è rivelata troppo ben attaccata ad » Read more..

La spada del pirata Barbanera

La spada del pirata Barbanera RECUPERATA

La spada del pirata Barbanera , RECUPERATA

 

La spada del pirata Barbanera , RECUPERATA

Il relitto della Queen Anne’s Revenge, la nave del famigerato pirata Barbanera, riserva ancora sorprese: dopo due dozzine di cannoni, proiettili e migliaia di artefatti, ecc o che spunta l’elsa di una spada probabilmente appartenuta ad una personalità di alto rango (e forse sottratta durante una delle scorrerie dell’equipaggio di Barbanera).

Il pirata Barbanera, al secolo Edward Teach (probabilmente nato a Bristol attorno al 1680, e morto il 22 novembre 1718) è considerato un pirata leggendario. Attorno a lui sono nate storie di crudeltà indicibili e di » Read more..

Le isole Vergini Britanniche

Devono il loro nome alla fantasia e alla devozione di Cristoforo Colombo che, quando le avvistò la prima volta, impressionato dal fascino acerbo delle loro coste le battezzò “Las Once Mil Virgenes”, in omaggio a Sant’Orsola e alle undicimila vergini compagne del suo martirio.

Oltre ad essere paradisi naturali incontamnati le BVI sono anche luoghi carichi di fascino e storia, racconti di avventure e pirati.

Il famoso romanzo di R.L. Stevenson “L’isola del Tesoro”, che tutti noi abbiamo letto in giovane età, con il piccolo Jim Hawkins e il famoso pirata John Silver è stato ambientanto proprio qui.

Pare che la » Read more..

Mary Rose

La Mary Rose è stata una caracca da battaglia inglese d’epoca Tudor e una delle prime a poter sparare una bordata piena coi suoi cannoni d’una fiancata.

La Mary Rose fu adeguatamente equipaggiata con 78 cannoni (91 dopo un riallestimento del 1536). Costruita a Portsmouth, Inghilterra (15091510) essa inizialmente doveva chiamarsi col nome della sorella di Re Enrico VIII d’Inghilterra, Mary, cui l’aggiunta della parola “rosa” dipendeva dall’emblema della Dinastia Tudor. Essa fu una delle prime navi da guerra progettata appositamente per » Read more..

Hms Victory

Hms Victory

LONDRA – Ricercatori della società statunitense Marine Exploration hanno annunciato di aver individuato il relitto della nave da guerra della Royal Navy, Hms Victory , colata a picco nella Manica nel 1744, durante una tempesta, e con a bordo un tesoro di monete d’oro che potrebbe valere oltre un miliardo di dollari. Il glorioso nome di questa nave è stato poi ereditato dal vascello di prima classe, a tre ponti, sempre della Royal Navy, costruita attorno al 1760. Quest’ultima la più vecchia nave ancora in servizio nel mondo e l’unico vascello rimanente. Risiede nel suo bacino di carenaggio a Portsmouth come » Read more..

Galeoni :tesori ritrovati ,tesori sommersi

Galeoni :tesori ritrovati ,tesori sommersi

Galeoni :tesori ritrovati – calice d’oro

Galeoni :tesori ritrovati ,tesori sommersi

Questo calice in oro è stato rinvenuto dal subacqueo Michael DeMar della Blue Water Ventures, insieme ad altri esperti nel recupero di tesori di vascelli naufragati. Si crede che provenga dal galeone spagnolo galeone spagnolo Santa Margarita del 1622. La Blue Water sta cercando i resti della Margarita in partnership con una joint-venture con la Mel Fisher’s Treasures.

Galeoni :tesori ritrovati – lingotto,d’oro

Kim Fisher, figlio del defunto cercatore di tesori Mel Fisher, mostra un lingotto d’oro da 23 carati dopo il suo arrivo a Key West, il 26 febbraio 2008. Il suo valore è » Read more..

Galeoni: Vasa -Wassa-Regalskeppet Vasa

Galeoni: Vasa -Wassa –Regalskeppet Vasa

Il Vasa (anche Wassa) è stato un galeone svedese dotato di 64 cannoni, costruito per il re Gustavo II Adolfo di Svezia, tra il 1626 e il 1628. A differenza di molti galeoni, che avevano vele latine all’albero di mezzana, era armato a nave, cioè interamente a vele quadre.

Il nome stesso Regalskeppet Vasa deriva dall’omonimo casato dei Vasa che governò la Svezia, e significa Nave di Sua Maestà Vasa (o Nave Reale Vasa), secondo una nomenclatura spesso usata da varie marine militari come la Royal Navy inglese.

La costruzione della nave fu afflitta da frequenti interferenze da parte del re.

Poco dopo che la chiglia fu impostata, il re, venuto a conoscenza di » Read more..

Parco Nazionale di Montecristi

Centotrentasette chilometri a ovest di Puerto Plata, ecco il Parco Nazionale di Montecristi con El Morro, una scultura naturale di roccia che emerge dal mare, e la suggestiva Playa del Morro con alte scogliere, acque profonde e onde alte; Cayos Los Siete Hermanos, sette piccole isole vergini in un’ampia area corallina ricca di fauna marina, meta ideale per i sub. Molti i galeoni spagnoli affondati tra il 1500 e la fine del 1700 in queste acque. Una vera tentazione per i cercatori di tesori sommersi…

Galeoni sommersi: cambia la caccia

NEW YORK, Usa — Sta per cambiare la caccia ai “galeoni“ sommersi. Non più verso vecchi velieri pieni d’oro, d’argento e gemme preziose, ma navi con le stive gonfie di metalli non ferrosi, che possono essere rivenduti così come vengono riportati in superficie. Ci sono più di 10.000 bastimenti affondati negli oceani di cui, almeno a grandi linee, si conosce le coordinate del punto in cui si inabissarono e che » Read more..

Le coste dei Cayos

Un percorso tra autentici relitti storici e una ricca barriera di corallo a poche miglia dalle coste dei Cayos di Florida.
La caratteristica principale di questo percorso, attraverso i 9 siti che lo formano, si basa essenzialmente nell’ampio ventaglio di periodi storici che costituiscono questo santuario sommerso.
Tra i resti più antichi ci ritroviamo di fronte ad un autentico galeone spagnolo di epoca moderna, il “San Pedro”, affondato nel 1773. Altre due navi di metà del XIX secolo, l’ “Adelaine Baker” e il “North America” illustrano in che modo i vestigi archeologici sommersi ci raccontano la storia della navigazione e della nautica attraverso il tempo.
Molto più recenti sono il “City of Washington” e il “Benwood”, due relitti affondati nelle acque tropicali dei Cayos. Invece gli altri quattro relitti che riposano in questo tratto di mare, l’ “Amesbury”, il “Duane”, l’ “Eagle” e il “Thunderbolt” furono appositamente sommersi per la creazione di nuove scogliere artificiali, assumendo al medesimo tempo la stessa funzione di un museo a terra.
L’Unesco sostiene con questo percorso subacqueo nel Santuario Nazionale dei Cayos di Florida, un ricchissimo patrimonio marino, favorendo la conoscenza di questi insostituibili pezzi di storia.

Sette galeoni nella baia di Vigo, in Galizia

Il 23 ottobre del 1702 nella baia di Vigo (lo stretto di Rande), in Galizia, sulla costa atlantica della Spagna, si affrontarono in una importante battaglia navale una flotta congiunta anglo-olandese, comandata dall’ammiraglio Rooke e dal tenente ammiraglio Van Almonde, e una flotta franco-spagnola agli ordini dei comandanti Rousselet e De Velasco. Lo scontro, che vide coinvolte 58 navi per oltre dieci ore, si concluse con una schiacciante vittoria anglo-olandese, e con la disfatta totale della flotta franco-spagnola, le cui navi furono tutte catturate, affondate o bruciate.
Una campagna di prospezioni condotta nella baia a partire da ottobre del 2007 e portata a termine nel mese di luglio del 2008 per mano degli archeologi Javier Luaces Anca e Soledad Garcia Gil dell’Università di Vigo, in collaborazione con l’amministrazione locale del patrimonio, sembra aver identificato i resti di almeno sette relitti relativi alla battaglia del 1702.
Le indagini sono state condotte con moderni metodi di prospezione geofisica, in particolare con sonar a scansione laterale, magnetometri e profilatori, che hanno coperto un’area di oltre cento km.
Per la fine del 2008 e per i primi mesi del 2009 sono stati preventivati nuovi interventi nell’area, anche con l’aiuto di sistemi ROV, con l’obiettivo di verificare lo stato di conservazione dei relitti.

Isola di Pianosa

I PIRATI, NAPOLEONE E IL GRANDUCATO

Nel 1519 Carlo V era stato nominato imperatore riunendo sotto la sua corona i regni di Spagna, Austria, i domini tedeschi e italiani e i territori d’oltreoceano.

Allarmato dall’espansionismo spagnolo, il re di Francia Francesco I (1515-1547) si alleò con il sultanato contro l’imperatore, in seguito a questa alleanza il corsaro algerino Khair-ar-din detto il Barbarossa, fedele vassallo turco infestò le coste italiane e spagnole.

Il Barbarossa assalì e depredò l’Elba e la costa toscana per due volte: nel 1534 e nel 1544, rendendo inoltre per molti anni estremamente insicura la » Read more..