CUTTY SARK

CUTTY SARK : Il Cutty Sark fotografato dal cap. Woodget

*I Musei sull’Acqua*

Alcuni dei velieri più importanti che a fine carriera sono stati trasformati in veri e propri musei galleggianti. Alcuni di questi  velieri  hanno articoli nella sezione “Barche a vela-Polene”. Una nave-museo è una nave che è stata conservata e convertita in museo aperto al pubblico per scopi educativi o di memoriale. Alcune di queste navi hanno anche scopo di addestramento o reclutamento, per lo più per quelle imbarcazioni che possono ancora effettivamente navigare. Ci sono diverse centinaia di navi-museo al mondo, la maggior parte delle navi-museo ospitano musei marittimi. *Ser*

CUTTY SARK
Costruito nel 1869 a Dunbarton, I Cutty Sark è particolarmente noto per essere l’ultimo clipper e comunque l’unico giunto fino a noi.
Nato specificamente per contrastare nelle “tea races” il velocissimo Thermopilae – che però non riuscì mai a superare – fu certo uno dei clipper più veloci, usato prima per il trasporto del the, quindi della lana.

Nel 1895, con bandiera portoghese, venne adibito ai viaggi atlantici.
Nel 1922 un appassionato capitano inglese, Wilfred Dowman, riuscì ad acquistarlo e a ridargli l’aspetto originale.
Sopravvisuto ai bombardamenti di Londra durante l’ultima guerra, appartiene oggi alla Cutty Sark Preservation Society e, in un apposito bacino a Greenwich presso il Royal Navy College, è al contempo cimelio e museo in ricordo di una grande civiltà marinara.

Tipo :   clipper  –  Costruttori :  John Willis                                   Cantiere: Cantieri Navali di Scott & Linton a Dumbarton, in Scozia      Varo: 22 novembre 1869

Caratteristiche generali

Stazza lorda       963 t

Lunghezza          64,6 m

Larghezza           10,94 m

Altezza                 47 m

Pescaggio           6,38 m

Propulsione       34 vele

Equipaggio         28 uomini

The_Cutty_Sark

Il Cutty Sark è un clipper inglese con stazza di 963 tonnellate, varato il 22 novembre 1869 nei Cantieri Navali di Scott & Linton a Dumbarton, in Scozia. Navigò sulla rotta delle Indie per il commercio del e della lana.

Deve il suo nome (“Cutty Sark” significa “camiciola, sottoveste” in lingua scozzese) alla polena che ne adorna la prua e che raffigura la strega semi-svestita Nannie, personaggio del componimento Tam O’Shanter del poeta scozzese Robert Burns.

Dichiaratamente e fortissimamente voluto dall’armatore londinese John Willis per vincere la gara annuale che, sulla rotta fra Cina e Gran Bretagna, assegnava il titolo di vincitore della gara del al vascello che più velocemente trasportava il primo raccolto della preziosa e assai richiesta pianta cinese a Londra, il Cutty Sark fu progettato dal brillante e giovane Hercules Linton, socio dei cantieri Scott & Linton di Glasgow.

Sfortunatamente per il suo armatore, però, i tempi stavano cambiando per la marina commerciale e proprio nel 1869 – anno di varo del Cutty Sark – il canale di Suez venne inaugurato: un evento che avrebbe mutato per sempre le rotte dei commerci marittimi mondiali, dando ai più moderni, veloci e agili vascelli a vapore l’enorme vantaggio di poter accorciare la rotta fra le Indie e l’Europa passando attraverso il Mediterraneo, evitando così il periplo dell’Africa e il pericolosissimo, e quindi assai temuto, Capo di Buona Speranza.

CUTTY SARK

La fama effimera del Cutty Sark, varato quindi tardivamente in un’epoca che vedeva i piroscafi solcare mari e oceani con successo commerciale sempre crescente, fu soprattutto legata alla famosa “gara del tè” sulla rotta fra il porto di Wusong, (Shanghai) Cina, e Londra iniziata il 17 giugno 1872 e nella quale il Cutty Sark gareggiò con il clipper Thermopylae durante una traversata durata 122 giorni e nella quale era in palio il titolo di nave da trasporto più veloce per tè: il Cutty Sark ebbe però il timone rotto durante la navigazione e, nonostante l’eroico comportamento del suo capitano Moodie e dell’equipaggio che riuscì ad aggiustare il danno in pieno oceano, giunse a Londra con sette giorni di ritardo rispetto alla rivale. L’impresa portò grande credito al Cutty Sark e tuttavia il capitano Moodie si ritirò dal suo incarico e il clipper non si riavvicinò mai più così tanto alla vittoria nella epica “corsa del tè”.

Il progettista del Cutty Sark, Hercules Linton

Alla fine del suo servizio sotto la bandiera della Marina di Sua Maestà britannica venne utilizzato dal 1885 al 1895 sulla rotta tra l’Australia e la Gran Bretagna per il trasporto della lana; nei dieci anni che videro il Cutty Sark impegnato in questa rotta sotto il comando del capitano Richard Woodget fu stabilito il nuovo record di navigazione nel tempo ridotto (per quell’epoca) di 67 giorni.

Nel 1895 il clipper fu venduto alla compagnia di navigazione portoghese Ferreira & CO. di Lisbona che lo modificò sostanzialmente e lo ribattezzò Ferreira nonostante l’equipaggio preferisse il nome di “Pequina Camisola” (“camiciola”, “sottoveste”, traduzione dello scozzese Cutty Sark). In questa sua nuova attività il clipper batté le rotte dei possedimenti coloniali portoghesi fra Oporto, Rio de Janeiro, New Orleans e Lisbona fino a quando, nel 1916, perse l’albero di maestra durante una tempesta al largo del Capo di Buona Speranza. In tempi di guerra come quelli il legname per imbarcazioni era raro da reperire e il clipper venne quindi riarmato come brigantino a palo in modo da portare velature meno ampie; nel 1920 nuovo passaggio di proprietà e nuovo nome: il Ferreira diventa così Maria do Amparo.

Il Cutty Sark esposto a Greenwich

Nel 1922, dopo una sosta di rimessaggio a Londra venne acquistato dal capitano inglese Wilfred Dowman. Quest’ultimo provvide al restauro completo dell’imbarcazione e nel 1938 la sua vedova donò il vascello all’Incorporated Thames Nautical Training College che lo adoperò come nave-scuola. Dal 1954 il Cutty Sark è esposto al pubblico a Greenwich.

È rimasto esposto alle visite di un pubblico stimato in quindici milioni di persone nel Cutty Sark Clipper Ship Museum situato nel Maritime Greenwich World Heritage, presso Londra, fino al 21 maggio 2007, allorquando lo storico veliero è stato seriamente danneggiato da un incendio. Fortunatamente da pochi mesi era cominciato un lavoro di restauro durante il quale l’alberatura, l’attrezzatura velica e la gran parte delle opere di coperta erano state rimosse. Dello scafo, tuttavia, rimangono solo le costolature in metallo e il fasciame, bruciato solo in superficie. Il ponte superiore è perduto così come la gran parte di quelli inferiori. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il motore di un aspirapolvere dimenticato acceso per ben due giorni dagli operai addetti al restauro ha provocato il divampare delle fiamme. Inoltre al momento dell’incidente non scattò l’allarme antincendio e non fu possibile utilizzare gli estintori, provvisoriamente rimossi dagli addetti ai lavori.

La polena del Cutty Sark, raffigurante la strega semi-vestita Nannie

La Fondazione che si occupa del mantenimento del veliero ha immediatamente indetto, attraverso il proprio sito internet, una raccolta di fondi straordinaria volta a tentare il recupero dello storico vascello. L’ammontare dei danni è stimato in circa dieci milioni di sterline. Il nuovo presidente della Cutty Sark Trust, Maldwin Drummond, ha a che fare in questo periodo con un ridimensionamento del progetto di recupero per via della mancanza di fondi. Resta comunque ottimista di poter raggiungere l’obbiettivo di una riapertura al pubblico entro i Giochi Olimpici del 2012.

CUTTY SARK

CUTTY SARK

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CUTTY SARK

 

 

 

 

cutty-sark-rigging

 

CUTTY SARK Friday, 22 April 2011 John Gardner, marine artist

Real footage from Sydney to London on the Cutty Sark, the last of the great clippers

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.