Amico pescatore e una storia di pesca-Racconti di mare,Vico Equense

Marina d’Aequa -Seiano Il lungomare ed in alto Vico Equense Si vede il Vescovado la chiesa di Santa Maria del Toro (il fabbricato rosa)

Articolo della serie *Racconti di mare*

Amico pescatore e una storia di pesca N. 1

Fisherman friend and a history of fishing
Emozioni di mare
<<<Storie di mare che ho vissuto e che mi racconto per raccontarvi>>>                                                             *Ser*

Ogni estate e per tantissimi anni, mio padre che era di Vico Equense, che si trova poco prima di Sorrento, portava la famiglia alla nostra casa della marina di Seiano. Che meraviglia, che ricordi …… estati per me lunghe, almeno tre mesi tutti dedicati al mare ed ai vari interessi legati ad esso, compresa la subacquea.

Ovviamente anno dopo anno feci tante amicizie anche con persone del luogo. E fra queste, per un amante del mare, non potevano mancare i pescatori. Con uno in particolare il legame, anche di simpatia, fu più forte: Pasquale era il suo nome. Un pescatore di mezza età, ma con il viso già solcato dal sole e dalla salsedine. Con il figlio Peppino, forse anche perchè era ed è mio coetaneo, ero entrato in sintonia ed ogni occasione era buona per uscire in mare con la barca.

Correvano gli anni ’60, fine di quel decennio, Peppino ed io non avevamo ancora 18 anni: la spensieratezza dell’età la si può considerare naturale e comunque aggiungo anche fortunata, ma Peppino era già impostato dal padre come un pescatore del futuro ed erede del suo mestiere e dei suoi segreti di pesca.

Marina d’Aequa -Seiano -Vico Equense

Un giorno Peppino mi invitò a fargli compagnia dicendomi” … dai usciamo con il gozzo ….. devo andare fuori a ritirare le reti” . Una grande gioia per me ed anche inesternabile: a mare in una vera azione di pesca professionale, che meraviglia.

Non me lo feci dire una seconda volta…… ero già in barca a mollare gli ormeggi.

“Mettiamo in moto il motore e patiamo?” Ma quale motore! Il motore erano le nostre forti braccia che con voga ritmata e vigorosa ci avrebbero portato in vista delle bandiere che segnalavano la rete da posta calata la sera prima.

“Per la direzione, prendiamo la bussola?” Ma quale bussola! L’esperienza, i nostri occhi, i riferimenti a terra erano la nostra bussola!

Marina d’Aequa -Seiano -Vico Equense Il molo da cui siamo partiti

Vedevamo la costa rocciosa divenire sempre più piccola, i remi continuavano ad affondare nell’acqua e la prua tagliava il mare che era sempre più blu. Ci alternavamo ai remi e fra una battuta ed una risata il tempo passava fin quando finalmente in lontananza intravedemmo una delle due bandiere che indicava un capo della rete.

Di li a poco mi ritrovai con la rustica boetta in mano e la salpai. Guardai l’orizzonte per individuare la seconda bandierina e la scorsi……… ma quanto era lontana, quanta rete allora dovevamo salpare e da alta profondità.

“Mettiamo in moto il salpa reti?”  Ma quale salpa reti! Solo la forza delle nostre braccia erano il salpa reti! Peppino era molto più bravo di me nel tirare le reti, lo faceva tutti i giorni! Anche qui ci davamo il cambio. In verità i miei turni erano molto più brevi dei suoi. Come è duro salpare una rete, non ricordo da che profondità …… forse 300 metri, la stanchezza si faceva sentire! Ogni tanto un pesce ora un merluzzo, ora un pesce di passo ed anche un pò di minutaglia, ma da poter essere commerciabilizzata.

Un paio di cassette piene di pesce erano, alla fine, sul pagliolo della barca: forse un magro bottino per tanto lavoro e fatica, ma già tanti anni fa la penuria di pesce era una triste realtà. Stanchi e contenti ci rimettemmo ai remi per tornare in porto la marina Di Seiano o D’Aequa.

Ad aprile 2012 mi trovavo alla marina D’Aequa che ogni tanto mi chiama ed io sono sempre presente, ed “incontrai” degli occhi che mi osservavano, …… guardavano “il forestiero” di turno! Anche io ricambiai lo guardo, ….. e poi scrutai quel viso! Mi avvicinai e con il dito puntato verso di lui gli dissi: ” tu sei Peppino, ……. Peppino i figlio di Pasquale il pescatore?”  Lui aggrottò le ciglia…… cercava di capire fossi. Lo avevo riconosciuto nonostante fossero passati quarant’anni! Che gioia incontrarci e ricordarsi di quei giorni di tanti anni prima e di quando andavo a casa sua dove il cortile era pieno d’attrezzi da pesca come lampare, lanzatori, coffe, reti, nasse e ricordo anche il sorriso di suo padre Pasquale che mi accoglieva.

Lui oggi è sempre “il pescatore”

*Ser*

Marina d’Aequa -Seiano -Vico Equense Foto dal molo

Marina d’Aequa -Seiano -Vico Equense Foto dal molo

Marina d’Aequa -Seiano -Vico Equense – Al tramonto

“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“


2 comments

  1. Claudio Compagnone ha detto:

    Frammenti di vita vissuta riconducibili ad ognuno. Sempre piacevole da leggere, ascoltare o raccontare. Grazie Ser per la selezione.

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