BARTHOLOMEW ROBERTS

Pseudonimo di John Roberts, noto anche come Black Bart (in gallese: Barti Ddu) – (Pembrokeshire, 17 maggio 1682 – Gabon, 10 febbraio 1722) è stato un pirata gallese, tra i più famosi mai esistiti.

Nato nel piccolo villaggio di Casnewydd-Bach, tra Fishguard ed Haverfordwes nel Pembrokeshire, Galles, il suo nome di battesimo era John Roberts. Non sono certi i motivi del cambiamento del nome, ma è probabile che la scelta di Bartholomew fosse stata fatta in onore del celebre bucaniere Bartholomew Sharp. È probabile che si sia avventurato in mare all’età di soli tredici anni, ovvero nel 1695, ma di lui non si hanno notizie fino al 1718 quando lo troviamo registrato tra l’equipaggio di uno sloop nelle Barbados. Nel 1719 è registrato come ufficiale in terza a bordo di una nave di schiavi di nome Princess proveniente da Londra, al comando di un certo Capitano Abraham Plumb. Ai primi di giugno di quello stesso anno, mentre la nave era ancorata ad Anomabu, lungo la Costa d’oro africana, venne catturata dai pirati. La nave fu assalita da due navi, la Royal Rover e la Royal James, entrambe sotto la guida del Capitano Howell Davis.
La sua carriera di pirata iniziò piuttosto tardi all’età di trentasette anni quando, imbarcato sulla nave negriera Princess of London, fu fatto prigioniero dal pirata Howell Davis ad Anomabu sulla costa del Ghana. Unitosi ai pirati, Roberts nel giro di sei settimane fu eletto capitano del vascello Rover dopo la morte del Capitano Davis avvenuta nei pressi dell’isola di El Principe.

La sua attività non consisteva nei soli abbordaggi di mercantili. Nel 1720 Bartholomew Roberts dopo aver appreso che a Nevis erano stati giustiziati alcuni pirati si diresse verso il vicino porto di Basseterre incendiando alcune navi e offrendo una taglia sui funzionari responsabili perché fossero essi stessi giustiziati. Successivamente, in occasione dell’attacco ad una nave francese, catturò il governatore della Martinica che pagò l’aver fatto giustiziare dei pirati con l’impiccagione a un albero della propria nave.

Dopo aver pesantemente colpito i commerci sulla rotta delle Indie nel 1721, nel febbraio dell’anno successivo Roberts fu ucciso sulla sua nave ammiraglia, la Royal Fortune, durante uno scontro al largo di Cape Lopez, in Gabon. Fu un colpo di cannone alla gola ad ucciderlo mentre stava combattendo personalmente contro Chaloner Ogle capitano della nave da guerra Swallow inviata a combattere la pirateria nell’Africa Occidentale. I suoi compagni riuscirono ad esaudire le volontà del loro capitano e, prima che il suo corpo fosse catturato, riuscirono a gettarlo in mare.

Dal 1719 al momento della cattura l’equipaggio di Black Bart aveva catturato 456 vascelli.

Il processo inizia il 28 marzo 1722 presieduto da un tribunale speciale istituito ad hoc presso il castello di Cape Coast (Ghana), una fortezza per la tratta degli schiavi, il tribunale comprendeva il capitano Herdman comandante dalla nave Weymouth come presidente della corte e come commissari: James Phipps generale della costa, Edward Hyde segretario della Royal Africa Company, i mercanti Francis boye e Henry Dodson ed i tenenti di vascello Barnsley e Fanshaw (chiamati per raggiungere il numero legale di sei commissari), il capitano Ogle in qualità di artefice della cattura non entrò nella giuria.

I capi d’accusa erano due. Primo, associazione criminale contro i commerci dei sudditi di sua maestà. Secondo, attacco alla nave Swallow della Royal Navy. Il processo fu veloce grazie ad un numero enorme di testimoni per lo più membri dell’equipaggio della Swallow, per assicurare un processo equo venne fatto scarso uso del linguaggio tecnico legale, le prime esecuzioni furono avviate già il 3 aprile ed entro il 20 aprile furono eseguite tutte le condanne a morte per un totale di 52, 17 scontarono la pena al carcere di Marshalsea, altri ancora furono assolti per aver provato di essere stati costretti a collaborare con i pirati sotto minaccia.

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