Ciclidi ,lago Victoria o laghi Africani o Americani

Ciclidi ,lago Victoria o laghi Africani o Americani

Pesci Ciclidi del lago Vittoria

Pesci Ciclidi del lago Vittoria

Ciclidi ,lago Victoria o laghi Africani o Americani

La famiglia dei Ciclidi (Cichlidae) comprende 1662 specie di pesci d’acqua dolce.

Questi pesci sono conosciuti e studiati prevalentemente in ambito acquariofilo e scientifico, ma sono anche fonte primaria di cibo per le popolazioni che abitano le aree fluviali e lacustri popolate dai ciclidi.

I ciclidi del lago Vittoria sono per l’acquariofilo difficili da reperire, difficili da abbinare e con un pessimo carattere!

Il nostro amico Daniele Madinelli è un appassionato dei pesci ciclidi del lago Victoria e degli altri laghi Africani; Ci ha detto “É il mio sogno nel cassetto” e ci ha chiesto di parlare di questi pesci e con piacere gli dedichiamo il presente articolo. 🙂

Classificazione scientifica dei ciclidi
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Ordine Perciformes
Sottordine Labroidei
Famiglia Cichlidae

In questo articolo, dopo la premessa in generale sui ciclidi, osserveremo dapprima i ciclidi del lago Vittoria che sono particolarmente interessanti per poi fare una panoramica sugli altri che vivono in altri laghi dell’Africa e in sud America.

Cichlidae - Areale

Cichlidae – Areale

 

Premessa in generale sui ciclidi:

Distribuzione

I Ciclidi sono diffusi principalmente in tutta l’Africa, nella parte mediterranea del Medio Oriente, nel continente americano dal Texas all’Argentina, Cile escluso. Un genere è stato localizzato in India. Nel nord di Sumatra alcuni esemplari di Ciclidi vengono allevati in acquacoltura tradizionale intensiva (Oreochromis mossambicus).

Delle circa 1700 specie di Ciclidi:

  • 1000 sono originarie del continente Americano
  • 700 provengono dall’Africa e
  • 3 (allo stato attuale) sono state localizzate in India.
Biologia
Comportamento
Rapimenti e adozioni

I ciclidi del genere Midas praticano il rapimento e l’adozione di avannotti di altre coppie o addirittura di altre specie. Capita così di osservare lotte tra maschi per rapire o riprendersi gli avannotti. Una volta inseriti nel gruppo dei propri piccoli, entrambi i genitori praticano le cure parentali come se fossero la propria progenie, senza distinzioni. Questo apparente senso di genitore non deve però ingannare: è stato ipotizzato da studi etologici che il motivo reale di questi rapimenti è mantenere un numero di piccoli adeguato in modo da mantenere una percentuale di vita dei propri piccoli abbastanza alta. Se una coppia viene privata di un gran numero di piccoli da un predatore, cercherà di rapire avannotti da altre coppie o specie fino a quando non tornerà ad avere un numero di piccoli adeguato in modo da poter garantire più sopravvivenza alla propria progenie: infatti, in caso di predazione, verranno uccisi anche piccoli non geneticamente figli.

Monogamia e Poligamia

I ciclidi si accoppiano praticando la monogamia o la poligamia. Questo non influisce e non è collegabile ai diversi metodi di cure parentali precedentemente descritti: infatti anche se la maggior parte di ciclidi monogami non sono incubatori orali, Chromidotilapia, Gymnogeophagus, Spathodus e Tanganicodus sono incubatori orali monogami. Invece numerose specie che depongono le uova all’aperto o in tane sono poligami, come Apistogramma, Lamprologus, Nannacara e Pelvicachromis..
Alcune specie come Pterophyllum scalare praticano la monogamia per alcuni cicli produttivi (1-3), per poi rompere il legame e cercare altri partner.

Descrizione – Anatomia

Una prima caratteristica è la conformazione della faringe, composta da un unico osso faringeo inferiore (anziché le canoniche due), che accomuna i Ciclidi alla maggior parte dei pesci d’acqua dolce e a poche famiglie d’acqua salata, a cui questa famiglia è evolutivamente prossima.
Questa conformazione ha modificato l’intera bocca, creando delle seconde mandibole, chiamate appunto mandibole faringee: si hanno così due ossa faringee superiori, denti robusti sull’osso faringeo inferiore e una disposizione dei muscoli della masticazione complessi e differenti, che permettono ai Ciclidi l’estroflessione della bocca e la possibilità di muovere internamente le doppie mandibole per masticare il cibo, spesso troppo grande per un unico boccone (si ricorda che i ciclidi sono onnivori, quindi spaziano da alghe filamentose a piccoli crostacei e pesci più piccoli).

Sulla testa presentano un paio di narici che non hanno funzione respiratoria ma olfattiva, essendo collegate a recettori particolari. Alcuni generi presentano inoltre la linea laterale divisa in due parti.

Altra peculiarità, esclusiva dei Ciclidi, è l’orientamento verso sinistra del duodeno, che tutte le altre famiglie di pesci presentano orientato a destra. Non ci sono prove che comporti benefici alla vita di questi pesci, si ritiene sia semplicemente un’eredità del progenitore comune.

La differenziazione più inusuale è localizzata nell’orecchio interno: come tutti i pesci presentano sì l’otolite, un cristallo di aragonite immerso nel liquido linfatico che muovendosi permette il mantenimento dell’equilibrio, però questo presenta un profondo solco chiamato Pseudocollicolo anterocaudale la cui funzione ancora non è stata accertata.

Colorazione

Sono pesci particolarmente belli con livree variopinte ed accattivanti.Pertanto i colori sono davvero infiniti ed a volte sgargianti ed altre volte questi pesci sono coloratissimi con disegni ed intrecci di colori impensabili.

Che la maggior parte degli Haplochrominae producessero mutazioni nella loro colorazione è risaputo da moltissimo tempo. Alcune delle più famose mutazioni cromatiche riscontrate in pesci di cattura e raramente in pesci riprodotti in acquario sono la mutazione pezzata spesso a chiazze bianche e nere – la mutazione dall’arancio al nero, chiazze arancioni e nere che possono arrivare all’intero corpo arancione con piccole macchie nere – la mutazione in blu oppure in nero – la mutazione dal giallo all’arancio, chiazze gialle ed arancioni – la mutazione della pinna anale, dove questa presenta una colorazione primaria gialla, arancione, rossa oppure nera.

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Platytaeniodus degeni è un pesce della famiglia dei ciclidi . E ‘l’unico rappresentante del genere Platytaeniodus . Questa specie è stata descritta da George Albert Boulenger nel 1906. A volte è classificato come specie del genere Haplochromis  è quindi chiamato  Haplochromis degeni. Si trova in Kenya , in Tanzania e Uganda .

Questa specie considerata estinta in natura.

Platytaeniodus degeni

Platytaeniodus degeni

Dimensioni

Secondo le specie variano da pochi centimetri a dimensioni più grandi come i 16 cm del Plecodus straeleni o i 19 cm del Astatoreochromis alluaudi oppure i 40 cm dell’americano Astronotus ocellatus – Oscar (questi ultimi spesso sono i predatori)

Habitat

Il tipo di habitat dei ciclidi del lago Vittoria sono fondali sabbiosi o melmosi, tra i papiri, nei pressi della costa.

Alimentazione

Le diverse specializzazioni alimentari di questi pesci si sono diversificate maggiormente anche in funzione dell’habitat occupato. Possiamo quindi trovare Ciclidi che si nutrono di: pesci, zooplankton, alghe, protozoi, piante, invertebrati, granchi, phytoplankton, scaglie di altri pesci e detriti.

Dotati di un appetito vorace, i Ciclidi sono spesso impegnati nel procurarsi il cibo, brucando tra le rocce, scavando nella sabbia. Principalmente onnivori, la quasi totalità di questi pesci bruca alghe filamentose e germogli teneri di piante (spesso distruggendo l’intera flora dell’acquario), ma ha bisogno anche di un grande apporto di proteine: la sua dieta è composta al 70% da prede vive. I Ciclidi si nutrono principalmente di avannotti, insetti, larve di insetti, molluschi e vermi, e pesci più piccoli (soprattutto le grosse specie, come Astronotus ocellatus). Occupando molte volte una posizione di superpredatori nella piramide alimentare del loro biotopo, i Ciclidi sono però predati normalmente da molti altri pesci durante l’infanzia. Una volta diventati adulti però, la maggior parte dei Ciclidi sono troppo grossi o aggressivi per diventare prede; ciò non impedisce però ad altri animali di cibarsene, costituendo una ghiotta fonte di cibo. Nell’ambiente acquatico sudamericano, i predatori principali dei Ciclidi sono: caimani, anaconda, falchi, giaguari e soprattutto lontre; in quello africano i grossi Ciclidi vengono catturati solo da uomini, pellicani e coccodrilli mentre i ciclidi nani devono guardarsi anche da lontre, uccelli pescatori e altri pesci predatori.

Riproduzione – la crescita

Le specie di questa famiglia hanno sviluppato comportamenti altamente organizzati per quanto riguarda la riproduzione.

Tutti i ciclidi mostrano di avere cure parentali per le uova e gli avannotti, che in alcune specie si protraggono anche per alcuni mesi, quando i piccoli sono ormai indipendenti.

Vi sono casi di cure parentali comuni, dove più coppie monogame partecipano alla cura delle nidiate, unite in un solo gruppo di avannotti: è il caso di Amphilophus citrinellus, Etroplus suratensis e Tilapia rendalli. Nelle specie del genere Neolamprologus la comunità è formata da una o più coppie, che continuano a riprodursi, e dalla loro progenie. In questi casi tutta la comunità, compresi i fratelli più grandi, partecipano alla protezione delle ultime nidiate

Molti ciclidi, inclusi i Discus (Symphysodon spp.), alcune specie di Amphilophus, Etroplus e Uaru, nutrono i loro piccoli attraverso una particolare secrezione prodotta da particolari ghiandole della mucosa

Studi etologici hanno suddiviso le specie in base ai differenti metodi di cure parentali: vi sono specie che depongono le uova all’aperto (sul fondo o su superfici diverse come piante acquatiche, sassi, legni sommersi), altre che si riproducono in tane nascoste e ciclidi che covano le uova in bocca (“incubatori orali”): questi ultimi sono suddivisi tra quelli che covano soltanto le uova in bocca e quelli che proteggono gli avannotti in bocca.

Ciclidi che depongono le uova all’aperto

Queste specie depongono le uova in buche scavate sul fondale oppure su rocce, foglie di piante acquatiche e legni sommersi. È il caso di Pterophyllum, Symphysodon e numerose altre specie (Aequidens, Nannacara, Astronotus, Uaru, Etroplus, ecc..). Solitamente i due riproduttori sono impegnati in ruoli diversi: mentre il maschio pattuglia il territorio o l’area intorno al nido, scacciando qualunque essere vivente si avvicini troppo, la femmina ossigena le uova con le pinne, le pulisce ed elimina quelle infeconde o morte. Alla schiusa delle uova la femmina provvede a nutrire i piccoli, ed entrambi i genitori monteranno la guardia ai piccoli.

Tuttavia è stato dimostrato che entrambi i genitori possono adottare l’intera gamma di comportamenti descritti, indipendentemente dal sesso.

Ciclidi che depongono le uova in tane nascoste

Queste specie depongono le uova in anfratti rocciosi, buche, fessure o gusci di conchiglie: le uova sono solitamente fatte aderire alle superfici verticali o sul soffitto della tana. Alcuni esempi sono Pelvicachromis, Neolamprologus, Telmatochromis, Archocentrus, ApistogrammaAltolamprologus e Nanochromis Riproduttori e avannotti comunicano tra loro con particolari movimenti del corpo e tremori. Dalla deposizione e per alcuni giorni i piccoli rimangono nascosti nel nido: i genitori provvedono a procurare loro il cibo, permettendo poi nei giorni successivi ad affacciarsi dalla tana e acquistare confidenza con l’ambiente esterno. Entrambi i genitori montano costantemente la guardia alla prole, mentre il maschio allontana anche eventuali intrusi.

Incubatori orali di uova

I clicidi incubatori orali di uova, come suggerisce il nome stesso, covano le uova in bocca, permettendo poi agli avannotti di nuotare liberi una volta cresciuti. Gli esempi includono molte specie della Rift Valley, endemiche dei Grandi Laghi Africani: quasi tutti i ciclidi del Lago Malawi, e molte delLago Tanganica e Vittoria, tra cui Maylandia, Pseudotropheus e Tropheus. Questo comportamento è stato riscontrato anche in alcuni ciclidi americani, tra cui Geophagus steindachneri.

Incubatori orali larvofili

Alcune specie di ciclidi invece di covare le uova in bocca le depongono normalmente in una tana o su una superficie all’aperto ma proteggono gli avannotti in bocca in caso di pericolo. L’esempio più conosciuto è certamente la Tilapia, ma altre specie sono Geophagus altifrons, alcune specie diAequidens, Gymnogeophagus e Satanoperca. In questi casi il genitore che protegge i piccoli in bocca è solitamente la femmina, anche se inSpathodus, Eretmodus, Tanganicodus, alcune specie di Sarotherodon, Aequidens e in Chromidotilapia guentheri sono entrambi i genitori ad assolvere questo compito In casi più rari sono solamente i maschi, come per Sarotherodon melanotheron. Questo metodo riproduttivo sembra si sia evoluto in modo indipendente in diversi gruppi tassonomici di ciclidi

Minaccia per la specie

Se grande interesse suscita la biodiversità dei Ciclidi, questa particolarità è oggetto di preoccupazione poiché varie decine di specie autoctone sono a rischio di estinzione. Le cause sono molteplici, dalla pesca (per l’acquariofilia e soprattutto alimentazione) all’introduzione di specie aliene, inquinamento, distruzione dell’habitat (deforestazione che fatto riversare nel lago grandi quantità di suolo).
Interessante è il caso del lago Vittoria, dove anni fa fu introdotta la Perca del Nilo, per ovviare alle difficoltà dei pescatori tanzaniani nel trovare cibo. Il biologo olandese Tijs Goldschmidt studiò con attenzione l’introduzione di questo pesce, notando come costringesse all’estinzione molte specie di Ciclidi (predandoli ed entrando in competizione per il cibo).

Alcune specie si estinsero, ma recentemente il biologo è tornato al lago Vittoria, scoprendo che nuove specie si sono evolute da altre per riempire il vuoto biologico lasciato da quelle estinte. Un esempio della capacità di evoluzione e di adattamento di questa straordinaria famiglia di pesci.

Usi umani

Molte specie di Ciclidi vengono pescate dagli esseri umani a scopo alimentare: nei laghi della Rift Valley africana si pescano decine di specie commestibili, come i pesci del genere Sarotherodon (oltre 30 cm di lunghezza, apprezzati per le carni delicate) che costituiscono addirittura l’alimento base nella dieta di queste popolazioni. Nel continente americano le specie Tilapia riscuotono grande successo e sono vendute anche al supermercato. In Europa sono poco conosciuti ma si sta creando un piccolo mercato.

Acquario

Si – Diffuso

Il grande interesse acquariofilo per i Ciclidi nacque nel decennio 1960-1970, quando furono effettuate diverse spedizioni scientifiche nei laghi della Rift Valley, in Africa, e si scoprì la grande quantità di specie endemiche che popolavano questi laghi.
Centinaia di esemplari vennero esportati nei laboratori biologici ed etologici di tutto il mondo, contribuendo ad aumentare la popolarità di questa famiglia. Ancora oggi i Ciclidi sono tra i pesci più ambiti dagli acquariofili, sia per il loro aspetto, sia per l’interessante comportamento.
Attualmente i Ciclidi più diffusi sono Pterophyllum scalare, Astronotus ocellatus, Pelvicachromis pulcher, Symphysodon discus e le Mbuna africane.

In questo articolo parliamo dei ciclidi come specie. E’ troppo vasto, per poterne parlare qui, l’argomento della scelta, cura, alimentazione, soluzioni in base alla vasca e quant’altro dei ciclidi in acquario, ma prima di cimentarsi nel loro allevamento è bene considerare diversi aspetti.

Acquario di 450 litri dedicato a ciclidi Malawi e Vittoria.
Acquario dotato di n.2 filtri esterni.

Ciclidi nani

 La classificazione scientifica dei Ciclidi non riconosce questa suddivisione (in base cioè alla grandezza della specie). Tuttavia questa definizione si è diffusa da parecchi decenni tra gli appassionati di tutto il mondo, classificando i Ciclidi che non raggiungono grandezze superiori a 12-14 cm. Solitamente cosa accomuna i Ciclidi nani è il dimorfismo sessuale, in quanto le livree maschili sono differenti e a volte più colorate di quelle femminili.

Ciclidi conchigliofili

Diffusi negli immensi fondali del lago Tanganica, questi pesci vivono in speciali biotopi che si creano solo qui: distese a perdita d’occhio di gusci di gasteropodi morti.
Chiamato dai biologi tanatocenosi, questi resti di conchiglie spessi parecchi centimetri sono riscontrabili tra profondità di 10-35 metri lungo le coste sabbiose del lago, che è abitato copiosamente da decine di specie di gasteropodi, molte delle quali endemiche. Solitamente il carbonato di calcio delle conchiglie viene decomposto velocemente dall’acqua dolce, tuttavia le qualità chimiche uniche di queste acque rallenta questo processo. Molto più veloce è il ciclo vitale di questi molluschi (soprattutto Neothauma tanganicense, Lavigeria grandis, Pila ovata e Paramelania demoni) che muoiono lasciando il guscio vuoto sul fondale, assieme a decine di migliaia di altri.

 

Note

Come abbiamo accennato esistono circa 1700 specie, pertanto non è possibile presentare ai lettori una galleria fotografica esaustiva, ma solo pochissimi esemplari.

Ciclidi del lago Vittoria

Haplochromis luteus

Mbipia lutea è una specie di ciclidi endemica al Lago Vittoria , dove è conosciuto dal parco occidentale del Golfo Speke e anche dalla regione Sengerema , il tutto in Tanzania . Questa specie d’acqua poco profondi, 0 a 2 metri (da 0,0 a 6,6 ft), si trova lungo leggera pendenza coste rocciose. Questa specie può raggiungere una lunghezza di 13,3 cm (5,2 in) . Questa specie è stata originariamente descritta nel genere Mbipia, tuttavia, non tutti gli scienziati hanno accettato tale collocamento. Può essere rimesso in Mbipia dovrebbe essere condotta una revisione globale del genere Haplochromis.

Haplochromis luteus

Haplochromis luteus

I Ciclidi del Bacino del Lago Vittoria non includono solamente quegli esemplari presenti nel lago stesso ma, anche tutti quelli che si trovano nei sistemi fluviali e lacustri delle vicinanze.

Questo perché i Ciclidi presenti nelle paludi, nei sistemi fluviali e negli specchi d’acqua presenti attorno al Lago Vittoria, sono legati profondamente da caratteristiche genetiche e comportamentali a quelli del lago stesso.

In aggiunta al Lago Vittoria, gli altri grandi laghi dell’Africa orientale, sono considerati parte integrante del Bacino del Lago Vittoria. Questi laghi sono: il Lago Edward, il Lago George, il Lago Kivu ed il Lago Kyoga.

Nel 1888, lo studioso Tedesco Hilgendorf, usò per la prima volta il nome Haplochromis per definire un sottogenere del genere Chromis

Molto si è scritto sugli Haplochromis ( nel 1888, lo studioso Tedesco Hilgendorf, usò per la prima volta il nome Haplochromis per definire un sottogenere del genere Chromisdel ) del Lago Vittoria a causa della loro rapida diminuzione nei luoghi di origine, ma in realtà cosa sta accadendo veramente? Il Lago Vittoria occupa attualmente una superficie di 70.000 km ed è diviso fra tre nazioni: l’Uganda a nord, il Kenya ad est e la Tanzania a sud ed ad ovest. Come gli altri laghi dell’Africa orientale, in particolare il Malawi ed il Tanganica, è abitato da un gran numero di specie di Ciclidi di cui solo circa 300 sono state descritte e le altre sono ancora sconosciute. (Fryer& Iles, 1972; Greenwood, 1981). Essendo il più giovane tra i laghi della Rift Valley vi troviamo ancora delle linee evolutive intermediarie al contrario del Tanganica, il più vecchio, dove generalmente sono ben stabilite.

I ciclidi del Vittoria sono straordinariamente colorati ed appariscenti, hanno comportamenti estremamente interessanti come del resto i ciclidi in genere

Dagli anni ’50 ad oggi nel lago Vittoria si sono estinte oltre 300 specie di ciclidi: molti dei Ciclidi Vittoriani che si trovano nei negozi non sono più presenti in natura e paradossalmente esistono solo grazie ad allevatori e ad appassionati che li allevano e li riproducono.

Ciclidi dei laghi africani

Tropheus duboisi

Questa specie è endemica del lago Tanganica, dove abita scogliere e fondali rocciosi della parte settentrionale. T. duboisi. Insieme a T. morii, è sicuramente la specie più conosciuta ed allevata in acquario. Da adulto è possibile trovarlo a maggiore profondità, fino a 15 m, mentre i giovani, in genere, nuotano nelle basse acque delle coste rocciose.

Sono conosciute almeno quattro varietà geografiche, indicate come Maswa”, “Karilani Island”, “Bemba” e “Kigoma”.

Tropheus duboisi

Tropheus duboisi

Riproduzione

Sono ciclidi incubatori orali: dopo la despozione, la femmina cova le uova in bocca, fino ad alcuni giorni dopo la schiusa.

Alimentazione

Questa specie si nutre prevalentemente di alghe e detriti vegetali presenti sulla pellicola biologica che si crea sulla superficie delle rocce sommerse: ogni individuo passa quasi tutto il suo tempo a brucare, essendo un alimento poco nutritivo. Il suo apparato digerente è molto lungo.

Predatori

T. duboisi è preda abituale del ciclide Plecodus straeleni.

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Sciaenochromis fryeri
Sciaenochromis fryeri - Adulto- maschio

Sciaenochromis fryeri – Adulto- maschio

Sciaenochromis fryeri è una specie di ciclidi endemica al lago Malawi dove si trova lungo le zone costiere rocciose a profondità da 10 a 40 metri (da 33 a 131 ft). Può raggiungere una lunghezza di 11,5 cm (4,5 in) SL

Alcune foto di pesci ciclidi del lago  Malawi
pesci ciclidi del lago Malawi

pesci ciclidi del lago Malawi

Pesci ciclidi del lago Malawi

Pesci ciclidi del lago Malawi

Pesci ciclidi del lago Malawi

Pesci ciclidi del lago Malawi

Pesci ciclidi del lago Malawi

Pesci ciclidi del lago Malawi

Pesci ciclidi del lago Malawi

Pesci ciclidi del lago Malawi

Pesci ciclidi del lago Malawi

Pesci ciclidi del lago Malawi

Fonte foto ciclidi del lago Malawi:passioneacquari.it

Ciclidi del lago Tanganica

Petrochromis-famula

E’ una specie di ciclidi endemica di Lago Tanganica su substrati rocciosi su cui possono pascolare. Questa specie può raggiungere una lunghezza di 15,1 cm (5,9 in). Si può trovare in acquario commercio. La presenza di questo ciclide è limitata nell’estremo nord del lago e lo si può osservare in solitaria o in gruppi di pochi esemplari brucare lo strato algale che ricopre ciottoli, grossi massi o rocce in acque basse. La livrea può differire in maniera evidente dipendentemente dalla località di provenienza.

L’apparato boccale di questa specie è altamente specializzata, che riflette le sue abitudini alimentari naturali alla raspatura di alghe ed altri organismi dalle superfici rocciose. Si nutre quasi esclusivamente di alghe unicellulari e ha labbra estese molto spesse e gli piace spazzolare con i rilievi mobili dei denti. L’apparato boccale forma così una raspatura ‘piatto’, utilizzata quando il pesce è in alimentazione. Ha una reputazione di essere violento o il fatto che questo non è un particolarmente gregario in natura.

Cilide incubatore orale materna. 

Il maschio (s) stabilirà un territorio e difenderà questo contro altri pesci di sesso maschile e di altre specie .Una volta in condizioni, egli mostrerà costantemente le femmine e tentare di invogliarli nel suo territorio perdeporre le uova . Quando una femmina è disposto, lei seguirà il maschio alla deposizione delle uova sito e deporre le uova diverse alla volta, portandoli in bocca immediatamente. Il maschio ha macchie simili a uova sul suo anale pinna e la femmina è anche attratto da questi. Quando lei cerca di aggiungerli alla nidiata in bocca lei in realtà riceve lo sperma dal maschio, fecondando così le uova. Dopo la deposizione delle uova la femmina lascia il territorio del maschio e lui gioca alcun ruolo nella broodcare .

Le uova possono numero fino a 60 e la femmina li tiene in bocca per circa 4 settimane. Lei non accetterà cibo durante questo periodo. Una femmina cova è facilmente riconoscibile dal suo dilatato cavità orale e si potrebbe desiderare di rimuovere il suo ad un separato serbatoio per aumentare le possibilità di avannottisopravvivenza. Alcuni allevatori preferiscono lasciare la femmina nella principale acquario e la striscia iavannotti dalla sua bocca intorno alla stadio 3 settimana, ma questo approccio è solo per gli esperti.

Gli avannotti stessi sono molto grandi (circa 1 centimetro!) Quando viene rilasciato e accetterà o meno lo stesso cibo come il pesce adulto subito, anche se tutti gli alimenti secchi devono prima essere schiacciati. Essi crescono molto rapidamente se alimentato più volte al giorno.

Petrochromis-famula

Petrochromis-famula

Entrando nell’universo dei Ciclidi del lago Tanganica ci troviamo di fronte ad una delle comunità più complesse ed affascinanti che le acque dolci possano offrire. Nel corso dei millenni infatti questo lago immerso nella Rift Valley africana è stato ed è teatro di uno dei più evidenti risultati di come l’evoluzione possa dar luogo ad una moltitudine di singolari e complesse interazioni tra le varie specie presenti e di come la specializzazione abbia consentito ai Ciclidi che vi abitano di trarre il massimo vantaggio dall’ambiente circostante.

Il lago Tanganica conta circa 200 specie di Ciclidi divise in due grandi gruppi che si differenziano esclusivamente per la tecnica riproduttiva; nel primo abbiamo Ciclidi che utilizzano l’incubazione orale (come la totalità dei Ciclidi dei laghi Malawi e Vittoria), mentre nel secondo Ciclidi che depongono nel substrato: questa sostanziale differenza dà vita ad una differente prospettiva nei confronti di tutti gli aspetti che caratterizzano la vita di questi pesci.
I Ciclidi che si riproducono mediante l’incubazione orale non formano coppie fisse e solitamente i maschi dominanti di queste specie sono costantemente impegnati nell’attrarre il maggior numero possibile di femmine pronte per l’accoppiamento. Per dare più enfasi a questi richiami la natura ha dotato questi pesci di livree molto appariscenti (tanto da rivaleggiare con i vicini del lago Malawi) mentre le femmine che si occuperanno dell’incubazione delle uova hanno solitamente livree grigio-argento per meglio mimetizzarsi e sfuggire ai predatori. All’interno di questo gruppo esistono anche Ciclidi che praticano l’incubazione orale bi-parentale, in questi casi saremo di fronte a pesci poco appariscenti che però formano coppie stabili.

I Ciclidi che depongono nel substrato si sono specializzati nello sfruttare qualsiasi superficie che il lago metta loro a disposizione: rocce, ciottoli, anfratti calcarei, gusci vuoti di lumaca, tunnel o semplici depressioni tra il fondale sabbioso. Si tratta di pesci il più delle volte dalla livrea molto mimetica, poco appariscente e dal carattere aggressivo in quanto entrambi i genitori sono impegnati nella difesa e cura della prole (per molte specie dall’indole solitaria questo comportamento ha luogo per il tempo necessario all’accoppiamento e per un breve periodo successivo).

Alcune foto di pesci Ciclidi del lago Tanganica
Pesci Ciclidi del lago Tanganica

Pesci Ciclidi del lago Tanganica

Pesci Ciclidi del lago Tanganica

Pesci Ciclidi del lago Tanganica

Pesci Ciclidi del lago Tanganica

Pesci Ciclidi del lago Tanganica

Pesci Ciclidi del lago Tanganica

Pesci Ciclidi del lago Tanganica

Pesci Ciclidi del lago Tanganica

Pesci Ciclidi del lago Tanganica

Pesci Ciclidi del lago Tanganica

Pesci Ciclidi del lago Tanganica

Fonte Ciclidi del lago Tanganica: passioneacquari.it/

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Hemichromis lifalili (female)

Hemichromis lifalili (female)

Hemichromis lifalili (female)

Hemichromis lifalili è un pesce d’acqua dolce appartenente alla famiglia Cichlidae, sottofamiglia Pseudocrenilabrinae

Distribuzione e habitat

Questa specie è diffusa in Africa occidentale, nel fiume Congo e in un suo affluente settentrionale, l’Ubangi, nel Congo. Predilige particolarmente corsi d’acqua che scorrono nella foresta e laghi ben ossigenati.

Descrizione

Come le altre specie del genere presenta una forma allungata, compressa ai fianchi, ma con aspetto robusto e tozzo. In tutti e due i sessi, oltre ad una calda colorazione marrone sulla testa e sulla nuca, il corpo si presenta molto colorato di rosso-arancio e rosso vivo. Nel periodo dell’accoppiamento quasi tutto il corpo è rosso lacca. Inoltre, questi pesci hanno una grossa macchia scura sull’opercolo branchiale, ornata in parte da un contorno dorato. Il peduncolo caudale non presenta alcun segno particolare. Soltanto al centro del corpo, su entrambi i fianchi, spicca una grossa macchia scura. Su tutto il corpo, la testa e le pinne, sono ben evidenti numerose file di puntini celesti luminosi.
I maschi raggiungono una lunghezza di 10 cm, le femmine restano leggermente più piccole.

Riproduzione

Di solito la femmina depone le uova su di un sasso ed il maschio le feconda immediatamente. Dopo 38 ore, nell’uovo si possono già osservare i primi segni di vita: l’embrione pompa il liquido embrionale, che è ben visibile attraverso la membrana vitellina. Ad una temperatura di 25,5 °C, la schiusa avviene dopo 50 ore. Dopo cinque giorni e mezzo, gli avannotti nuotano liberamente e vengono guidati da entrambi i riproduttori, ma principalmente dalla femmina. Il maschio si occupa prevalentemente della difesa del territorio, che si allarga sempre di più con la crescita degli avannotti ed il conseguente sciamare degli stessi. Durante questo periodo, l’acquario deve essere di dimensioni tali e così riccamente arredato con piante, che gli altri pesci possano appartarsi e, se necessario, anche nascondersi.

Alimentazione

Si ciba prevalentemente di piccoli pesci e insetti.

Ciclidi dei laghi americani

L’Astronotus ocellatus, o comunemente: Oscar

L’Astronotus ocellatus si può trovare nelle regioni che vanno dalla parte superiore del Rio delle Amazzoni, fino al Rio Tocantins. L’Oscar può anche vivere naturalmente nella Suriname e nella Guyana francese. Grazie alla sua colorazione è a volte conosciuto come il ciclide di marmo o ciclide di velluto, ma non lo troverete venduto sotto questi nomi. L’Oscar ha il potenziale per superare i 40 centimetri di lunghezza e può arrivare a pesare fino a 1,580 kg di peso. Esistono varie e diverse varietà di Astronotus ocellatus che si possono acquistare nei negozi di pesci al giorno d’oggi.

Astronotus ocellatus - Oscar

Astronotus ocellatus – Oscar

Gli Astronotus ocellatus suscitano molto fascino alle persone a causa del loro modo di interagire con i loro proprietari. Sono stati soprannominati il “Cane d’acqua o cane di fiume” per il loro modo in cui si comportano. Spesso scuotono la testa e la coda, proprio come un cane, sono veramente adorabili, ecco il motivo per cui hanno ottenuto questo particolare soprannome. L’Oscar è sicuramente uno dei pesci d’acquario più intelligenti che si possa incontrare, sembrano avere la capacità di riconoscere i loro proprietari e sembrano quasi essere consapevoli di ciò che sta accadendo al di fuori del loro acquario.

L’alimentazione è sempre divertente, l’Oscar vive per il cibo è sarà il capo della nostra vasca. Gli Astronotus ocellatus sono noti per creare scompiglio in acquario, ma in modo divertente; scavano il substrato e spostano le rocce e le decorazioni in giro con facilità, un acquario di pesci Oscar a volte può apparire come una zona di battaglia. Le piante non durano molto a lungo, quindi se si vuole impostare un layout di un acquario da vetrina, gli Oscar probabilmente non sono fatti per voi.

Molte persone accarezzano gli Oscar e stranamente a volte sembrano che gli piaccia e si avvicineranno alla vostra mano. Non è qualcosa che si possa consigliare ma non c’è niente di sbagliato se le mani sono pulite e non le avete troppo ruvide.

Gli Astronotus ocellatus assomigliano all’originale Oscar in natura ed è probabilmente il più comune ceppo che la gente continui ad allevare al giorno d’oggi. Verso la fine degli anni ’60, il pesce Oscar rosso ha fatto la sua comparsa per la prima volta. Era completamente diverso da ciò che vediamo oggi, è stato originariamente allevato da un uomo d’affari in Thailandia. Aveva scoperto un paio di Oscar insoliti tra molti altri e dopo tanto duro lavoro, finalmente era riuscito a far riprodurre l’Oscar rosso che è molto amato da molti appassionati diAstronotus ocellatus.

Altri due ceppi di Oscar includono l’Albino e il Lutino, che sono stati allevati intorno agli anni ’80 così sono relativamente nuovi nella scena dei pesci Oscar. C’è spesso confusione quando si tratta di identificare questi due tipi di pesce Oscar. Un vero Astronotus ocellatus albino non ha la pigmentazione del colore, nove volte su 10 l’Oscar albino non ha colorazione, per lo è giallo e rosso.

Quindi, in realtà, se si possiede un Astronotus ocellatus che ha una colorazione che non è un vero albino, è quello che noi chiamiamo un pesce Lutino Oscar. Tuttavia, gli Oscar hanno più bianco di qualsiasi altro colore e sono più comunemente chiamati Oscar Albino.

Tipi di pesce Oscar Astronotus ocellatus

  • Tiger Oscar: assomiglia all’originale pesce selvatico Astronotus ocellatus ed è estremamente comune
  • Tiger Oscar albino: se si vuole essere pignoli, allora questo è in realtà un pesce Lutino Oscar che presenta una pigmentazione di colore, mentre i veri albini non ce l’hanno. Tuttavia, sono normalmente indicati come albino.
  • Red Oscar: allevati più di 40 anni fa, il pesce rosso Oscar è veramente bello nella sua vivace colorazione rossa
  • Oscar albino: Questo Oscar non sembra mostrare alcun colore in tutto il suo corpo, quindi è un vero pesce Oscar albino.
  • Oscar Coda a Velo: questi Oscar sono stati allevati per esporre le loro pinne lunghe che possono essere danneggiate facilmente. Tuttavia sono dei bei pesci con pinne lunghe e fluide che spesso assomigliano a seta.
  • Oscar Red Lutino: questo è quello che noi chiameremo un pesce Oscar Lutino, anche se alcune persone possono ancora denominato come albino
  • Oscar selvatico: Oscar selvatico proveniente in natura da un fiume in Sud America.
Astronotus ocellatus --albino

Astronotus ocellatus –albino

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Cleithracara maronii – Aequidens maronii

Cleithracara maronii Steindachner, 1881 è un pesce di acqua dolce appartenente alla famiglia Cichlidae ed alla sotto famiglia Cichlasomatinae. È l’unica specie appartenente al genere Cleithracara.

Distribuzione e habitat

Proviene dalla Guyana, dal Venezuela e dal Suriname, in Sud America, dove vive nelle acque lente, torbide e molto ricche di vegetazione acquatica del Delta dell’Orinoco ed in altri fiumi costier.

Descrizione

Presenta un corpo alto, compresso lateralmente ma non molto allungato. Il dimorfismo sessuale non è molto marcato, ed il maschio si riconosce per le dimensioni maggiori. La livrea non è molto sgargiante: il colore di base è giallastro o marrone, ma il ventre più chiaro, e sotto la pinna dorsale è presente una macchia nera più o meno ampia, che in alcuni esemplari è così ampia da diventare una fascia. Una linea di quel colore c’è anche sulla testa, ed attraversa gli occhi rossi. La pinna anale e la pinna caudale sono alte ed allungate, la pinna caudale e le pinne pettorali sono ampie. Di solito non supera i 7 cm.

Cleithracara maronii - Aequidens maronii

Cleithracara maronii – Aequidens maronii

Comportamento

Ha un temperamento abbastanza pacifico per essere un ciclide. Quando spaventato, è capace di cambiare abbastanza velocemente il colore per mimetizzarsi con l’ambiente circostante.

Alimentazione

La sua dieta comprende invertebrati acquatici come insetti e le loro larve, vermi e crostacei.

Riproduzione

È una specie ovipara che può deporre fino a 400 uova, di solito su una pietra piatta; la fecondazione è esterna. I genitori sorvegliano uova, avannotti ed il territorio attorno anche per diversi mesi.

Acquariofilia

Essendo un pesce tranquillo e non aggressivo, a volte timido, viene tenuto spesso negli acquari e non è molto raro nel commercio di pesci

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Electric Blue Jack Dempsey, Rocio octofasciata

Il Jack Dempsey (Rocio octofasciata) è una specie di ciclidi che è ampiamente distribuito in tutto il Nord e Centro America (dal Messico meridionale a Honduras ). Il suo nome comune si riferisce alla sua natura aggressiva e forti tratti del viso , paragonata a quella del famoso 1920 boxer Jack Dempsey

Distribuzione 

Il pesce è originario del Messico e Honduras , dove si trova in acque a lento movimento, come le aree paludose con acqua calda torbida, erbacce, fango e canali di sabbia dal fondo, canali di scolo e corsi d’acqua. E’ altresì pacifico come specie introdotte in Australia, Stati Uniti e Thailandia (presumibilmente lasciati liberi da acquario) Questi sono localmente conosciuti come il messicano blu Frontosa.

Electric Blue Jack Dempsey, Rocio octofasciata

Electric Blue Jack Dempsey, Rocio octofasciata

La riproduzione 

I Jack Dempseys depongono le uova su una superficie piatta e dura nel loro territorio, come ad esempio le rocce, tronchi, o il fondo di vetro di un acquario. Come la maggior parte ciclidi, essi mostrano considerevole cure parentali : entrambi i genitori aiutano incubare le uova e gli avannotti guardia quando si schiudono. Jack Dempseys sono noti per essere genitori attenti, alimenti pre-masticare per nutrire la loro prole. Tuttavia, non è raro che mangiano i loro avannotti, quando la coppia di allevamento è eccessivamente disturbata o qualcosa nel loro ambiente è sbagliato.

“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“

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