I BUCANIERI

Nel 1603 il re inglese Giacomo I aprì un capitolo sanguinoso nella storia del mar delle Antille.
Per porre fine al caos causato dai saccheggi nei Caraibi, ritirò tutte le lettere di marca, provocando conseguenze disastrose.
I bucanieri, originariamente semplici cacciatori dell’isola di Hispaniola, si unirono in bande senza legge e sostituirono i corsari, dopo che gli Spagnoli ebbero distrutto i loro insediamenti, cominciarono ad attaccare prima piccole navi spagnole per poi cercare prede sempre più grosse, pregiudicati, fuorilegge, schiavi fuggiti, s’unirono ai bucanieri ubbidendo alle loro leggi e sottostando alla ferrea e crudele disciplina imposta dai capi.
Alcuni tuttavia, come Henry Morgan, combatterono per conquistare fama e gloria e divennero degli eroi.
In origine i bucanieri vivevano fornendo carne, grasso e pelli alle navi di passaggio, catturavano il bestiame che si era riprodotto rapidamente dopo che i conquistatori spagnoli avevano lasciato l’isola di Hispaniola. François L’Ollonnais, il più crudele tra i bucanieri, seminò il terrore tra gli spagnoli, temendo la crudeltà delle sue torture, le vittime preferivano morire piuttosto che cadere nelle sue mani.
Nelle pericolose acque dei Caraibi, la vita aveva poco valore e la tortura dei prigionieri era una pratica comune, tanto che la crudeltà dei bucanieri divenne leggendaria.
L’Ollonnais, torturava le sue vittime con macabra originalità. Rock Braziliano, prese questo soprannome a causa del suo lungo esilio in Brasile, era un ubriacone pazzo e brutale e odiava gli spagnoli.
Bartholomew Portugues, ingegnoso e audace, razziava bottini favolosi per perderli qualche giorno dopo, anche se non sapeva nuotare, riuscì a scappare da una nave-prigione raggiungendo la riva grazie a degli otri da vino che usò come galleggianti.
Sir Henry Morgan, gallese (1635-1688), aveva innate capacità di comando, probabilmente era crudele quanto gli altri bucanieri, ma i suoi audaci attacchi ai possedimenti spagnoli, sopratutto a Panamà, gli valsero la nomina a baronetto inglese, e il titolo di governatore della Giamaica. Saccheggiò le colonie spagnole senza nessuna pietà.
Nel 1688 i suoi 800 uomini sconfissero la guarnigione d’El Puerto del Principe a Cuba, costrinsero gli uomini della città ad arrendersi, minacciando ritorsioni su donne e bambini tenuti in ostaggio nelle chiese, la gente moriva di fame, mentre gli uomini di Morgan depredavano le abitazioni.
Per difendersi, fondarono la “fratellanza della costa” e alcuni di loro si trasferirono a Tortuga, da dove potevano attaccare più facilmente le navi spagnole.
Più tardi, l’arrivo di guarnigioni francesi disperse i membri della Fratellanza verso isolette di Île-à-Vache e Saona.

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