I pesci dormono ??

I pesci dormono ??

I pesci dormono ??

I pesci dormono ??

Il sonno è uno stato fisiologico comune a tutti i Vertebrati, con il quale l’organismo si riposa, recuperando parte delle energie perse durante il quotidiano metabolismo, rallentandolo per un certo periodo di tempo, per poi ritornare alla consueta attività. Mentre si dorme, tutti i processi metabolici si riducono notevolmente: il corpo tende ad assumere una posizione statica; la respirazione si fa più lenta e regolare, come pure il battito cardiaco; gli apparati sensoriali abbassano la loro soglia di percezione, rallentando la frequenza degli impulsi nervosi trasmessi al cervello. Tutto questo avviene ad un ritmo circadiano – con modalità variabili da specie a specie, ma anche da individuo a individuo – nelle diverse classi dei Vertebrati, ma ovviamente ciò che si intende per dormire nella specie umana è molto diverso dal sonno praticato da un pesce o da un altro animale.

L’estrema variabilità delle modalità di riposo attuate dalle diverse specie animali rende impossibile una generalizzazione del fenomeno biologico del sonno; le ricerche finora condotte hanno seguito un approccio sia fisiologico che etologico, per comprendere i complessi meccanismi e le possibili funzioni di questo particolare comportamento. In ogni caso è certo che esistono fattori comuni, rilevabili in maniera oggettiva ed inequivocabile: fra questi si nota subito l’immobilità degli animali impegnati a dormire, indipendentemente dalla durata del loro periodo di sonno; inoltre, un animale che dorme risponde in maniera minima alle stimolazioni esterne, al punto di poter essere manipolato senza che mostri reazioni evidenti. Certi pesci mentre dormono possono addirittura essere trasportati in superficie prima di manifestare qualche segno di reazione.

Il fatto che i pesci siano sprovvisti di palpebre o di membrana nittitante
(presente solo in qualche pesce cartilagineo), e stiano quindi sempre ad occhi aperti, non ci deve indurre a pensare che non dormano: al contrario, il sonno dei pesci è stato ampiamente documentato da osservazioni sia sperimentali che condotte in natura. I luoghi scelti per questa attività sono i più disparati, spaziando dalle tane fra le rocce, in mezzo alla vegetazione, dentro tronchi cavi, a pelo d’acqua o sul fondo. La scelta di questo spazio è del resto molto importante per ridurre la pressione predatoria: certe specie presentano una particolare fedeltà  al sito dedicato al riposo, tornandovi quotidianamente; altre specie, invece, che vivono in banchi comuni nelle grandi distese pelagiche, prive di ripari, operano sessioni di sonno durante le quali dormono gran parte dei membri del gruppo, mentre altri vigilano attentamente nei confronti di eventuali predatori. L’orologio biologico degli animali ha fatto coincidere il sonno con quei periodi del giorno in cui le condizioni ambientali sono meno favorevoli.

Pesci vistosamente colorati, che devono alla loro livrea la capacità di riconoscimento specie-specifica, saranno quindi attivi durante le ore di luce diurna e dormiranno principalmente di notte; invece, le specie caratterizzate da adattamenti che consentono loro una maggiore efficienza al buio, dormono di giorno. Alcuni pesci hanno perfezionato la loro attività di sonno con dei rituali preparatori, i quali – visti in un’ottica etologica – servono non solo a garantire loro un migliore riposo, ma grazie a  questi  accorgimenti  riducono il rischio di essere predati: è il caso del pesce pagliaccio, che si ritira a dormire negli anfratti corallini avvolgendosi in un rivestimento mucoso repellente ai predatori, oppure del ghiozzo scavatore, il quale si premura di ostruire con un sasso la cavità del tunnel che si era scavato per passare la notte.

La diversa natura e la complessità dei comportamenti esibiti dai diversi animali, pesci compresi, nelle attività che precedono la condizione del sonno, hanno indotto ormai a considerare questo stato come un elaborato modulo comportamentale, anziché un semplice stato fisiologico, di estrema importanza per la sopravvivenza.

“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“


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