Il faro di Livorno

Questo faro ha una lunga storia : è uno dei più antichi d’Italia, secondo solo alla più vetusta Lanterna di Genova, che, però, nei secoli, ha subito molti cambiamenti, assumendo la forma definitiva solo nel 1543, mentre il faro di Livorno dalla sua costruzione è rimasto pressoché invariato.
Una prima torre era stata innalzata dai Pisani nel 1154 a Porto Pisano con l’intento di segnalare alle navi in arrivo le molte e pericolose secche che si trovavano nella zona. Questo avveniva quando Livorno era ancora legata alle fortune di Pisa e quello era il porto utilizzato a quell’epoca per i commerci delle due città. Questa torre venne presa molte volte di mira e distrutta durante le guerre fra diverse fazioni che sconvolsero la regione durante il Secolo XII e fu solo quando la città di Pisa fu ceduta a Firenze che i Medici, Signori di quella città, si resero conto che Porto Pisano si stava insabbiando e non era più utilizzabile come scalo.
Rivolsero allora lo sguardo a Livorno, in posizione decisamente più favorevole, decisero di dare un nuovo impulso a quella città e fecero innalzare un faro che segnalasse alle navi l’entrata di quel porto. La torre fu eretta nel 1304, appoggiata su una basamento poligonale di 13 lati, era costruita in pietra naturale ed era costituita da due cilindri merlati, quello inferiore più largo e quello superiore più stretto, alti 47 metri in totale, e divisi in 11 piani raggiungibili con una scala a chiocciola che sale all’interno dello spessore delle mura.
Questo faro superò indenne i secoli, ma fu durante la seconda guerra mondiale che subì l’oltraggio più grande: nel 1944 le truppe tedesche in ritirata lo fecero saltare con una carica di dinamite, distruggendolo. Per volontà di tutta la cittadinanza Livornese che lo vedeva come un simbolo della città, fu ricostruito nel 1956 rispettando per intero la forma originale e utilizzando, per quanto possibile, tutto il materiale originale recuperato dalle macerie, soprattutto per il rivestimento esterno
Questo imponente signore della notte, ora monumento nazionale, è ancora funzionante, lasua sagoma inconfondibile si staglia all’ingresso del porto, esattamente dove fu costruito tanti secoli fa e proiettata la sua luce verso le navi che entrano ed escono dal porto. L’impianto è automatizzato e sulla sua lanterna è stata installata un’ottica rotante che emette 4 lampi ogni 20 secondi e la sua luce può essere vista fino a 24 miglia marine. Anche lui, come molti altri fari, può essere considerato superato dalle moderne tecniche di navigazione, ma quando si lascia il Porto di Livorno su una nave, nel buio della sera, il suo fascio di luce che lambisce il mare è una presenza rassicurante, fa sentire che niente di male può succederti finché lui ti indica la via.

Fonte: Annamaria “Lilla” Mariotti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.