Lethrinus Nebulosus ,Imperatore Iridescente,Spangled Emperor+Video

Imperatore Iridescente

Lethrinus Nebulosus ,Imperatore Iridescente,Spangled Emperor
 Articolo n. 5 di 8 per Pesci Imperatore

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Il finale dell’articolo è davvero interessante, anche per i subacquei, per merito di una bella descrizione di Claudio di Manao.

Lethrinus nebulosus è un specie di pesce appartenente alla famiglia di spazzini (Lethrinidae). La specie è stata descritta scientificamente la prima volta nel 1775 da Forsskål.

Descrizione
  • Può raggiungere 87 cm di lunghezza massima (di solito 70 cm.) e 8,4 kg di peso. Lunghezza prima della maturità cm. 41 – 45
  • 10; Raggi dorsali molli (totale): 9; Spine anali 3; Raggi anali molli: 8.
  • Il corpo è di colore giallastro o in bronzo, più chiaro nella zona ventrale.
  • Le pinne sono biancastre o giallastro. Il colore rossastro dorsale e pelvico sono scuri e presenta un bordo. A volte irregolari barre scure indistinte sui lati e una macchia quadrata nera sopra la pinna pettorale al confine sotto la linea laterale. Tre strisce blu o serie di macchie blu s’irradiano in avanti e ventralmente dall’occhio. I giovani con macchie o strisce variabili e vi sono differenze secondo l’habitat. Guance senza squame; superficie interna della pinna pettorale densamente ricoperta di squame, angolo posteriore del opercolare completamente ridimensionato.

Lethrinus Nebulosus , Imperatore Iridescente, Spangled Emperor

Classificazione scientifica        Classificazione tassonomicaLethrinus nebulosus
United : Animalia
Phylum : Chordata
Classe : Osteichthyes
(Huxley, 1880 )
Sottoclasse : Actinopterigi
Infraclasse : Actinopteri
Ordine : Perciformes
Sottordine : Percoidei
Superfamiglia : Percoidea
Famiglia : Lethrinidae  (spazzini)
Sesso : Lethrinus
( Cuvier , 1829
Specie : L. nebulosus
Binomio
Lethrinus nebulosus
(Forsskål, 1775 )
Riproduzione   

E ‘ ermafrodita .

Cibo

echinodermi , i molluschi , i crostacei e, in misura minore, policheti e pesce.

Lethrinus Nebulosus , Imperatore Iridescente, Spangled Emperor

Habitat e comportamento:

Marino.Vive di un acqua salmastra associata alla barriera corallina, reef associati, distese di alghe, paludi di mangrovie e sabbia costiere e zone di roccia con clima tropicale (36 ° N-32 ° S) distribuzione batimetrica 10 – 75 m .  Non migratore.

Gli adulti sono solitari o in piccoli branchi; i giovani formano grandi banchi in acqua poco profonda, in zone riparate sabbiose, anche luoghi con fanerogame marina, alghe o habitat delle spugne a profondità diverse. E ‘stato dimostrato che questa specie può sopravvivere per lunghi periodi in salinità basse come 10 parti per mille come un estuario.(potenziale specie allevate)

Distribuzione geografica

Mar Rosso e l’Africa orientale a sud [ Indo-West Pacific: Red Sea, Persian Gulf and East Africa to southern Japan and Samoa].

Longevità

La loro aspettativa di vita è di 27 anni.

Commenti

E Buono come cibo per gli esseri umani , anche se ci sono segnalazioni di avvelenamento da ciguatera. Può avere un gusto rame o iodio. Threat to humans : Reports of ciguatera poisoning

Usi umani Pesca: elevato interesse commerciale; Acquacoltura: commerciale; Pesce da pesca sportiva: si

Lethrinus Nebulosus , Imperatore Iridescente, Spangled Emperor

Domenica 24 Giugno 2012 Da Sharm. I ritmi del Mar Rosso – l’imperatore iridescente

Il mare, con le creature che lo abitano, hai i suoi ritmi: vanno con la luna, con la temperatura dell’acqua e coi venti. A volte questi ritmi sono di difficile previsione, lo sanno bene i pescatori. Per quanto un sub che si immerge con le bombole sia in completa antitesi con un pescatore, farebbe bene invece ad ascoltare i suoi racconti. Sono proprio i pescatori a conoscere la posizione di grossi banchi di pesce, il luogo, l’ora.

In questa stagione, in Mar Rosso, è il tempo per l’accoppiamento degli ‘shaour’: imperatore iridescente (Lethrinus nebulosus). E’ un evento importante, nella zona di Ras Mohammed.

Migliaia, se non milioni, di imperatori iridescenti si riuniscono in determinati punti; le femmine rilasciano le uova nella corrente, i maschi le fecondano. Di solito l’evento si verifica alla prima luna piena tra aprile e maggio, ma la stagione può cadere, come quest’anno, in anticipo. Questo appuntamento persistente nel DNA di ogni shaour aggrega in un unico punto una nuvola gigantesca di pesce. Quando c’è corrente si stringono insieme in un’area relativamente piccola, verso il bordo esposto del plateau, se non c’è corrente si sparpagliano in una vasta area. In ogni caso la visione ci lascia sempre a bocca aperta: il branco si lascia attraversare dai subacquei senza fuggire, e l’impressione, da lontano, è spesso quella di una gigantesca nuvola sommersa. Quando le femmine rilasciano le uova il branco si alza di una decina di metri dal fondale e si tengono vicinissimi, per permettere alle uova di mescolarsi, durante la caduta, col seme. Questo è il momento in cui il branco ci offre un’immagine spettacolare, ma diventa più vulnerabile. Basta pazientare un poco ed intervengono i grossi pelagici. Anche loro, da bravi pescatori, sanno di questo appuntamento e dalle acque profonde si spingono verso il plateau per banchettare. Grandi tonni, ricciole e squali oceanici attraversano la nuvola degli shaour, che li accolgono quasi indifferenti. In effetti, in quel momento della loro vita, la priorità degli shaour è garantire l’esistenza della loro specie tramite l’accoppiamento. Squali orlati e carangidi non fanno altro che aiutarli ad eliminare i più ‘distratti’ o indeboliti del branco, impedendo che si riproducano di nuovo. In questo modo gli shaour possono garantire la continuità dei loro geni in un ambiente dove il gioco tra la vita e la morte si svolge continuamente nelle tre dimensioni, e lo fanno ammettendo nel branco i loro predatori. Il branco si sposta lentamente, si allarga e si richiude come una fisarmonica, ma non fugge, consente l’accesso a tonni e squali.

Le lotte avvengono più spesso tra altri predatori che si contendono il ‘buffet’. Non è raro vedere squali orlati inseguire ricciole e scacciarle dal loro pranzo. E’ una questione di territorio: spesso gli squali più giovani ed inesperti si avvicinano ai sub, curiosi o minacciosi, ma non attaccano. I più anziani sanno che i sub sono una garanzia, che se ci sono loro in giro non saranno gettate reti da pesca, né ami, e si limitano ad osservare quanto il gruppo di subacquei influisca sugli spostamenti delle prede. Questo l’hanno scoperto anche gli shaour: è un dato di fatto che adesso si radunino in posti molto più accessibili ai subacquei rispetto ad anni fa.

L’immersione comporta dei limiti: il punto è lontano dalla costa, spazzato a volte da correnti che portano al largo. Non si tratta assolutamente di una immersione per neofiti, né per subacquei non attrezzati ed addestrati ad una risalita nel blu. Andarci in nitrox è il modo migliore, viste le lunghe permanenze su di un fondale oltre i 20 metri.

Quest’anno, avevano detto i pescatori, la riproduzione poteva aver luogo due volte. Gli shaour erano lì alla prima luna tra marzo ed aprile, in anticipo. Dicono che avranno di nuovo il ciclo riproduttivo alla prossima luna. Non sapendo giudicare io li ascolto. E ci ho riprovato. Erano ancora lì.

Purtroppo questa specie è soggetta nel mondo, come tante altre, ad una pesca al di sopra delle sua capacità riproduttive. Purtroppo, visto il continuo saccheggio dei mari anche in aree protette, e l’immobilismo mondiale riguardo alle regole sulla pesca, temo che anche questa immagine non sarà più accessibile alla generazione successiva alla nostra.

Claudio di Manao  bombolari.it/Immersiolano/

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“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“


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