STORIA DELLA PIRATERIA : SEQUENZA TEMPORALE

STORIA DELLA PIRATERIA

67 aC – Il fenomeno della pirateria che assalta le navi mercantili è vecchissimo e risale al 67 aC quando la flotta di Pompeo Magno riuscì a sconfiggere la pirateria cilicia definitivamente.

7 ott 1571 – Ormai Galeni aveva appreso appieno i segreti della pirateria che poteva agire in assoluta autonomia nelle imprese di abbordaggio delle navi nemiche e di saccheggio delle coste del Mediterraneo. Di vittoria in vittoria il suo prestigio andò ad aumentare fino a diventare governatore di Algeri, pascià di Tripoli e di Tunisi. Con la battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571, la sua parabola sembrò arrestarsi in seguito alla sconfitta a opera della Lega santa.

1600 – Bey racconta della nascita della pirateria e del suo periodo d’oro, nel 1600, e di vari pirati diventati poi leggendari; parla anche di vari covi pirata nel Mediterraneo e altrove, con particolare riferimento alla
repubblica pirata di Salé

1724 – Il Capitano Charles Johnson è l’autore del libro Storia generale dei pirati, opera dedicata  al mondo della pirateria, apparsa per la prima volta nel 1724 in una libreria di Charles Rivington a Londra. L’identità di Johnson è avvolta nel mistero, sulla quale sono state fatte differenti ipotesi, considerando soprattutto che Johnson aveva una conoscenza approfondita sia di molti fatti reali che narra, sia del linguaggio marinaresco, sia delle funzioni delle imbarcazioni e degli strumenti del mestiere, per cui si suppone fosse un pirata a tutti gli effetti.

5 lug 1830 – Allorché il 5 luglio 1830 Algeri cadde in potere d’una nazione cristiana e la bandiera francese sventolò in cima alla Casbah, le opinioni più disparate si manifestarono per giudicare la recente conquista. Gli uni non videro altro nella caduta di Algeri che l’onore nazionale vendicato, la distruzione della pirateria barbaresca, l’abolizione della schiavitù dei cristiani e la soppressione del tributo che le potenze europee pagavano alla Reggenza.

2005 -Elogio della pirateria è il titolo di un saggio di Carlo Gubitosa pubblicato da Terre di Mezzo nel 2005.
In esso l’autore affronta il tema – spesso controverso – della pirateria odierna, che non si limita più al solo campo navale ma si sviluppa in molteplici settori dell’agire umano nei quali si configurerebbe sempre di più come pratica sociale o meglio ribellione creativa (come suggerisce il sottotitolo del libro) messa in atto da un numero sempre crescente di individui in reazione a delle regole avvertite come ingiuste.

lug 2006 – Qui da anni regna l’anarchia. Secondo un rapporto della commissione trasporti del parlamento britannico pubblicato nel luglio del 2006, in dieci anni la pirateria marittima è aumentata del 168 per cento. Da allora le cifre sono ulteriormente cresciute e si parla ormai di un giro d’affari di centinaia di miliardi di dollari. I pirati moderni sono i nuovi imprenditori della globalizzazione. Il ritorno della pirateria è legato alla caduta del muro di Berlino.

13 dic 2008 -Il contrammiraglio Giovanni Gumiero è il nuovo comandante della missione navale antipirateria Atalanta dell’Unione Europea. Avvicenda il commodoro Pieter Bindt della marina olandese imbarcato sulla nave olandese Evertsen. Lo annuncia la Marina Militare. Gumiero è imbarcato sulla nave rifornitrice Etna che, al comando del c.v. Marco Novella, diventa la nave di bandiera della Forza Navale Europea, composta dalla nave francese Surcouf, dalla spagnola Navarra, dalla tedesca Bremen e dalla norvegese Fridtiof Nansen. L’operazione Atalanta è cominciata il 13 dicembre 2008 con la decisione dell’Unione Europea di inviare un gruppo di navi nell’area per contrastare il fenomeno della pirateria marittima in seguito ai numerosi attacchi alle unità mercantili in transito. Nei compiti assegnati alla forza navale rientrano anche la scorta ai mercantili del Programma Alimentare Mondiale (World Food Programme – WFP) e, più recentemente, ai mercantili della missione in Somalia dell’Unione dei Paesi Africani (African Union Mission in Somalia – AMISOM).

26 feb 2009 – 2009/293/PESC del Consiglio del 26 febbraio 2009, che ha approvato lo scambio di lettere tra l’Unione europea e il Governo del Kenya sulle condizioni e modalità del trasferimento al Kenya delle persone sospettate di aver commesso atti di pirateria e fermate dalla forza navale diretta dall’Unione europea e dei beni sequestrati, ai fini dell’esercizio della giurisdizione da parte di tale Stato.

“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“


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