Beluga arruolati loro malgrado ,Animali in guerra

Beluga arruolati loro malgrado

Beluga arruolati loro malgrado

Beluga arruolati loro malgrado

Beluga arruolati loro malgrado

Animali in guerra – non avevano scelta


Con un nostro precedente articolo *Delfini arruolati loro malgrado ,Delfini-kamikaze* abbiamo trattato i delfini “arruolati” dall’esercito americano. Come pubblicato in quell’articolo molti sono gli animali “arruolati” e ricordiamo piccioni viaggiatori per i messaggi in zone a rischio, cani che scovano esplosivi, cavalli e muli al fronte, pipistrelli muniti di ordigni incendiari a tempo: l’elenco è lungo di animali usati dall’uomo in battaglia.

Il comportamento più crudele è volerli usare addirittura come armi.

Se l’esercito americano ha utilizzato i delfini, alla pari i sovietici hanno utilizzato i beluga. Una sorta di par-condition che non ci piace affatto.

I dettagli dei paralleli sviluppi  sovietici in questo campo solo da pochi anni sono emersi e raccontano un’affascinante, fantastica storia della

Beluga arruolati loro malgrado

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guerra fredda. Essi danno per scontato il fatto che anche gli americani abbiano fatto le stesse cose.

la Russia arrivò sulle prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo per aver usato un bellissimo beluga bianco, addestrato a lanciarsi contro le navi nemiche con una bomba agganciata alla testa.

 

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Oltre quelli già enunciati vediamo alcuni degli altri animali in guerra:

  • rapaci usati per spiare le linee nemiche: falco- spia (evoluzione tecnologicamente avanzata dei piccioni viaggiatori usati per trasportare messaggi sui campi di battaglia) catturato dagli indiani nello Stato del Rajastan, sul confine col Pakistan, mentre era impegnato in una missione di rilevamento con un’ antenna e due batterie applicate sotto le ali
  • piccioni decorati al valore,
  • grandi roditori, come i topi del Gambia, per individuare le mine anti-uomo inesplose sui campi di battaglia di tutto il mondo (alcuni ricercatori dell’università di Anversa, in Belgio, stanno tentando di utilizzare il loro olfatto molto fine)
  • leoni marini
  • cani sui campi minati (Durante la Seconda guerra mondiale era in uso lanciare mute di cani su un terreno sospetto di contenere mine antiuomo per bonificarlo prima di un assalto di fanteria. Per avvicinarsi agli ordigni inesplosi da far brillare, gli artificieri usano, oggi, dei piccoli robot telecomandati: essi sono, tuttavia, poco maneggevoli, molto costosi, spesso imprecisi, frequentemente inefficaci. Talora si inceppano. E quindi si è tornati all’uso dei cani, addestrati però, a trovare le mine e a segnalarle, non mandati allo sbaraglio a farsi saltare in aria.)
  • asini dell’intifada  (I palestinesi invece hanno usato almeno un paio di volte nell’intifada un asino: alla povera bestia sono stati legati una ventina di chili di esplosivo come basto. Il risultato è che spesso i soldati israeliani sparano (ovviamente uccidendoli) su tutti gli animali che ai posti di blocco vedono senza accanto un padrone, vero o presunto.)
  • polli e canarini in combattimento (In Afghanistan, invece, la Us Army varò l’Operation Kuwait Field Chicken (familiarmente conosciuta con l’acronimo KFC, che in America è molto noto come nome di una catena di fast food che vende pollo fritto, La Kentucky Fried Chicken), il piano che prevedeva l’uso sul campo di battaglia di 43 polli. Il KFC serviva a tutelare le truppe in caso il nemico avesse avuto intenzione di usare armi chimiche, batteriologiche o gas venefici. Purtroppo ben 41 dei 43 soldati a due zampe non ressero le fatiche del viaggio e arrivarono morti a destinazione.)
  • pipistrelli (Un altro inedito programma di guerra con animali fu messo in campo, sempre dagli americani, durante la Prima guerra mondiale. Il programma si chiamava Project X-Ray e consisteva nell’usare una flotta di pipistrelli per attaccare alcune basi giapponesi. Sulla schiena di questi animali erano stati legati dispositivi incendiari, ma i pipistrelli finirono con l’attaccare il nemico sbagliato. Ed il piano saltò)
Beluga arruolati loro malgrado

Beluga arruolati loro malgrado

Un plotone di mammiferi marini (delfini, leoni marini, beluga) furono addestrati dall’ ex Unione Sovietica in una base secreta militare Russa della Crimea a Sebastopoli sul Mar Nero. Il delfinario fa ora parte della marina ucraina , ma non ci sono fondi  per sostenerlo.

27 esemplari rimasti nella base militare russa sono stati venduti a marzo 2010 all’Iran e furono trasferiti nel Golfo Persico, dove probabilmente sono stati impiegati per sorvegliare le acque dello stretto di Hormuz, zona strategica nella quale anche gli Usa impiegarono 5 delfini anti-mine subacquee durante la guerra del Golfo. Questi animali sarebbero capaci di distinguere il rumore dei sottomarini, di individuare missili dispersi sui fondali, di attaccare cariche esplosive sulla chiglia delle navi e ingaggiare combattimenti corpo a corpo con sommozzatori con una tecnica illustrata nel nostro precedende articolo *Delfini arruolati loro malgrado ,Delfini-kamikaze*. La Marina sovietica voleva addirittura paracadutare i delfini nei teatri di guerra, grazie a speciali imbragature, ma pare che il tentativo non abbia dato risultati apprezzabili.

Beluga arruolati loro malgrado

Beluga arruolati loro malgrado

Dapprima usati perché utili alla guerra fredda, poi “gettati” perché non servivano più. E’ il destino per un centinaio di delfini e beluga usati dalle marine militari di Stati Uniti e Unione Sovietica. Negli USA regalati, mentre nell’ex-URSS sono stati venduti al miglior offerente perché con il venir meno della guerra fredda sono diventati “inutili” ed il loro mantenimento costa troppo. Purtroppo la sorte di questi mammiferi non è stata felice, la maggioranza di questo centinaio sono morti per varie cause.  ( Su venti esemplari venduti, di dieci ceduti all’Argentina, nove sono morti, mentre di  dieci inviati in Israele sette hanno trovato la morte a causa di un virus.)

Da sempre (si pensi agli elefanti di Annibale o ai molossi da battaglia assiri) gli uomini hanno utilizzato gli animali per scopi bellici. Gli animali, possiamo quindi concludere, hanno sempre accompagnato l’uomo in battaglia. Il ruolo di questi animali da guerra si è ridimensionato notevolmente, ma si è presentato il problema di riconvertirli a una vita «da civili» ed non è affatto semplice.

The Animals in War Memorial Fund  per gli «eroi» di guerra con coda, pelo e anche ali e pinne. Questo monumento è un potente e commovente omaggio a tutti gli animali che servivano, hanno sofferto e sono morti a fianco delle forze inglesi, del Commonwealth e alleati nelle guerre e dei conflitti del 20 ° secolo. E’ stato presentato da SAR la Principessa Reale nel novembre 2004, il 90° anniversario dell’inizio della prima guerra mondiale. I £ 2.000.000 necessari per costruire il monumento nel superbo sito sul bordo di Hyde Park nel centro di Londra è venuto da un appello nazionale e la generosità di tanti singoli donatori, enti di beneficenza e società, con il sostegno sostanziale dalla Tenuta del compianto Paul Mellon negli Stati Uniti, The Duke di Westminster KG OBE TD DL, e gli appaltatori principali, Sir Robert McAlpine. Altri regali importanti sono stati generosamente forniti da The Rt Hon The Earl of Cadogan DL, Rt Hon Il Signore Ballyedmond OBE e John Spurling OBE.

Beluga arruolati loro malgrado

Beluga arruolati loro malgrado

Fonti:

– Archivio storico del Corriere della Sera 13 marzo 2000

– il Sole 24 0re 26 marzo 2003

” Il discorso del beluga ”  Come la balena bianca imita il linguaggio umano. Il beluga è un caso unico nel regno animale. Ha infatti sviluppato la capacità di riprodurre il linguaggio umano. E lo ha fatto spontaneamente, non a seguito di un addestramento. Anni di studio del National Marine Mammal Foundation di San Diego sono ora stati pubblicati sulle riviste scientifiche

“Articolo a scopo didattico-istruttivo, divulgativo, informativo e ricreativo“


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