Archive for I misteri del Mare

La leggenda dei cinque monti sacri

Dopo la creazione dell’umanità da parte della madre Nuwa, il mondo era in pace. Un giorno però terra e cielo si urtarono, provocando una fessura nel cielo e crolli sulla terra, da cui fuoriuscirono fiamme che bruciarono le foreste; l’acqua sgorgò a fiotti dalle profondità, allagando la terra fino alle cime dei monti; mostri e fiere tormentavano l’umanità, che si trovava fra vita e morte. La madre Nuwa, udito il richiamo di aiuto dell’umanità, sterminò prima i mostri e le fiere e pose fine alle » Read more..

La scimmia e la tartaruga

Compare Tartaruga si annoiava da morire: i giorni passavano sempre uguali. Il mare si estendeva all’infinito, le onde succedevano alle onde. Nessuno veniva mai a rallegrare la sua vita monotona, tranne qualche volta una balena o un gruppo di delfini, che passavano in lontananza, al largo dell’isola. Un giorno, scorse una scimmia che si rimpinzava di banane. “Perché cercare un amico nel mare?” pensò la tartaruga. “Compare Scimmia sembra un compagno ideale, certamente più simpatico di un granchio!”. “Buongiorno Compare Scimmia! Vorresti essere mio amico?” “Buongiorno Compare Tartaruga! Certamente!”. Da quel » Read more..

Il pescatore Taro Urashima

C’era una volta un giovane pescatore di nome Taro Urashima. Ogni giorno di mattino presto salutava i genitori, usciva da casa, e andava a pescare sul mare fino a sera. Un giorno, mentre si recava sul mare, a riva sulla spiaggia vide un gruppo di ragazzini che maltrattavano una tartaruga. Impietosito, li fece smettere urlando, e i ragazzini spaventati scapparono. Rimasti soli, per magia la » Read more..

Tinaicoboga, la principessa di Namauna

Molti, molti anni fa nel villaggio di Namuana sull’isola di Kadavu, viveva una principessa molto bella, moglie del capo-villaggio chiamata Tinaicoboga. Tinaicoboga ebbe una figlia bellissima chiamata Raudalice con la quale andava spesso pescare sul reef intorno al suo villaggio. Un giorno, Tinaicobaga e Raudalice si » Read more..

Le tartarughe sacre di Kadavu

Sull’isola di Kadavu, una delle più grandi isole di un arcipelago delle Fiji a circa cinquanta miglia di mare dalla città-capitale di Suva, c’è un villaggio chiamato Namuana. Namuana si trova protetto in una meravigliosa baia adiacente alla » Read more..

L’amicizia tra la tartaruga e l’aquila

La tartaruga e l’aquila non possono incontrarsi spesso: una passa il suo tempo tra le nuvole e l’altra sulla terra. Ma quando l’aquila capì che cara compagna poteva essere la tartaruga, venne a cercarla nella sua tana. La famiglia della tartaruga fu molto contenta della sua compagnia e l’aquila mangiò così » Read more..

La leggenda delle tartarughe

(Pellerossa / Cina)

La leggenda infatti narra che molto tempo fa, prima che vi fossero gli uomini, non c’era altro sulla Terra che acqua. Un giorno, il Grande Spirito guardò verso il basso dal cielo e decise di fare un bellissimo giardino. Ma dove poteva farlo? Tutto ciò che vedeva era soltanto acqua. Allora scorse una tartaruga gigante. Il Grande Spirito decise di fare il suo giardino sulla tartaruga… Ma una tartaruga non era » Read more..

La leggenda dell’invisibile città di Kitezh

Sulle sponde del lago di Svetloyar, 600 Km a est di Mosca, un gruppo di scienziati russi sta cercando la mitica città di Kitezh, sommersa dalle acque nel XIII° secolo. Di Kitezh, come dell’Avalon di Artù, si è persa ogni traccia. La leggenda narra che la città sarebbe sprofondata nel lago per sottrarsi all’invasione tartara del 1237 e sarebbe rimasta invisibile sino alla fine dei tempi.

(La Repubblica 27.7.2003)

Sulle rive del lago Svetlojar dove, secondo la tradizione, era situata la città miracolosa, convenivano folle di devoti in preghiera. Essi speravano, con l’ » Read more..

La leggenda di Melusina

Melusina è la protagonista di delicate e suggestive leggende medievali e romantiche: donna-pesce bellissima che consola e inganna, guida alla giusta scelta e innamora di sé, appare e scompare dalle profondità dei laghi nelle foreste incantate, mostro soprannaturale e donna splendida, amorevole e abile, essere crudele, ma anche una sorta di dea dell’ » Read more..

GIASONE e il vello d’oro

Giasone, figlio di Esone, appartiene alla discendenza di Eolo; incerta è invece la figura materna. Vive a Iolco, dove lo zio Pelia ha usurpato il regno a Esone, oppure – secondo un’altra versione – è stato da questi investito della “reggenza”, in attesa che Giasone sia cresciuto. Il ragazzo viene educato dal Centauro Chirone, che gli insegna la medicina.

Divenuto adulto torna al suo paese, vestito in modo bizzarro: indossa una » Read more..

La Grotta del Mago


Una grotta si apre nel fianco verso sud est dell’isola. Tra le alti pareti rocciose ed aspre una piccola caverna dove i pescatori trovavano rifugio durante le mareggiate e nella sosta qualcuno vedeva lui, un gigante con la barba bianca fluente, era il Mago. Qualcun altro giurava di aver visto qui anche qualche fanciulla, ninfe acquatiche? Non si sa. Di certo la Grotta del Mago è un po’ stregata. Luogo di antichissimi culti solari, i primi esploratori del Novecento rimasero “ incantati dalla fosforescenza argentea che faceva scintillare le loro mani, accendendo bagliori diamantini negli spigoli delle rocce “ dal suono della marea ampliata dagli echi della caverna, la marea che » Read more..

La Sibilla dell’isola di Ischia

Sono tante, piccole, piccole o più grandi le grotte che ritmano i fianchi dell’isola di Ischia. Luoghi ombrosi, nascosti, dove entrare per ammirare i riflessi del mare sulle pareti, giochi caleidoscopici di luce e acqua. Luoghi dove riposarsi nelle grandi nuotate. Luoghi anche dove strappare un bacio segreto. Ma attenti. Non sempre sarete soli. Quasi tutte le grotte di Ischia sono abitate da presenze invisibili. A volte è un Mago, altre volte una Sibilla…

Scrive W. Frenkel in L’Isola d’Ischia, 1928
” Sul lido del Castiglione, presso la necropoli dei Cumani, si può rintracciare la cosiddetta Grotta della Sibilla. Essa non rassomiglierà certo all’autentica e » Read more..

Le acque di Nitrodi

Le donne di Ischia – scriveva uno storico dell’800 – sono belle, ma quelle di Barano lo sono ancora di più, il merito è delle acque di Nitrodi. La fonte di Nitrodi non è una sorgente come un’altra. Sono acque sacre alle Ninfe: una di esse infatti per punizione subì una metamorfosi, la sua bianca pelle, i capelli e le belle membra disciolte come acqua, l’acqua di Nitrodi

Infuriava per le contrade euboiche grave contagio, causa di lutti continui, per cui la gente rivolgeva preghiere e doni agli dei per impetrare protezione. Consultato l’oracolo, la » Read more..