I corsari erano armatori privati che in tempo di guerra erano autorizzati dallo stato, mediante lettere di corsa o di marca, ad attaccare e saccheggiare le navi nemiche, principalmente mercantili, per ostacolarne il commercio, la lettera di marca era una licenza di pirateria che assicurava vantaggi alle due parti: l’equipaggio della nave era autorizzato a saccheggiare impunemente e il re entrava in possesso, oltre che di una parte del bottino, anche di una nave da guerra senza nessuna spesa, i corsari avrebbero dovuto attaccare solo le navi nemiche, ma molti non rispettarono questa regola.
Fu il re Enrico III d’Inghilterra (1216-1272) ad emettere le prime lettere di marca conosciute, ve n’erano di due differenti tipi: in tempo di guerra il re emetteva lettere di marca che autorizzavano i corsari ad attaccare le navi nemiche, e in periodo di pace i mercanti che avevano perso le navi o il carico per colpa di pirati potevano richiedere una lettera di marca speciale che permetteva loro di attaccare navi appartenenti allo stato d’origine del pirata, per recuperare le perdite.
Nel 1581, la regina Elisabetta I d’Inghilterra (1558-1603), nominò cavaliere l’avventuriero e corsaro Francis Drake (1540-1596), che chiamava “il mio pirata”, le guerre di corsa di Drake, avevano assicurato alle casse della corona inglese, un bottino stimato oltre 200.000 sterline del tempo.
Il navigatore inglese Walter Raleigh (1552-1618) incoraggiava la pratica della guerra di corsa, riconoscendo che assicurava enormi guadagni al suo paese, promosse anche guerre corsare per il proprio tornaconto, e armò navi nella speranza di poter finanziare, con il ricavato, una colonia in Virginia, nell’America Settentrionale.
La guerra di corsa poteva essere, anche » Read more..