Archive for Nuova pirateria

Sea Shepherd, anno 1982

Sea Shepherd, anno 1982

Sea Shepherd, anno 1982

Sea Shepherd, anno 1982

Sea Shepherd, anno 1982

1982

Gennaio: La Sea Shepherd partono per Los Angeles a Honolulu, nelle Hawaii, per preparare una campagna per fermare il massacro dei delfini a Iki Island, in Giappone.

Marzo: per evitare un confronto con l’equipaggio di Sea Shepherd II, il governo giapponese invita il Capitano Paul Watson a Iki Island a » Read more..

Sea Shepherd, anni 1980/1981

Sea Shepherd, anni 1980/1981

Sea Shepherd, anni 1980/1981

1980

2 febbraio 1980 balene sierra storia SSCS 5 danni: La Sierra Trading Company spende più di un milione di dollari per riparare il Sierra. Proprietario Andrew Behr fa piani per riprendere la caccia alle balene a metà febbraio. I suoi piani vengono ostacolati quando due uomini e una donna di entrare nelle acque nere del porto di Lisbona, durante i morti della notte del 6 febbraio. La Sierra è » Read more..

Caccia alle balene, Sea Shepherd campagna 2011

Caccia alle balene, Sea Shepherd campagna 2011

Sfinito dagli eco-pirati il Giappone ferma la caccia alle balene

Caccia alle balene, Sea Shepherd campagna 2011

Caccia alle balene, Sea Shepherd campagna 2011

Caccia alle balene, Sea Shepherd campagna 2011

Migaloo dormi sonni tranquilli. Rarissimo esemplare di balena bianca, cioè una megattera albina che ogni anno fa la sua comparsa davanti alle coste orientali dell’Australia, Migaloo in realtà non è a rischio, a rischio sono le sue colleghe dei mari antartici sottoposte da sempre a una caccia spietata. Ma ora Migaloo può rallegrarsi per loro: non saranno più cacciate.
La notizia è di quelle che fanno sensazione: il Giappone, fino a questo momento tetragono sterminatore di cetacei, lo stato che non ha voluto firmare l’accordo internazionale del 1986, ha sospeso la caccia nell’Antartico, non si sa se piegato dalla riprovazione internazionale o dagli attacchi incessanti degli «ecopirati» di Sea Shepherd, l’agguerrita associazione di difesa dell’ambiente che da anni si batte contro le navi baleniere.
L’annuncio ufficiale è arrivato ieri dall’Agenzia della pesca giapponese: «Il peschereccio Nisshin Maru che è inseguito dalle imbarcazioni di Sea Shepherd – ha dichiarato Tatsuya Nakaoku, portavoce ufficiale dell’Agenzia – ha sospeso l’attività dal » Read more..

PIRATI, QUADRUPLICATI GLI OSTAGGI IN DUE ANNI

Negli ultimi due anni il numero di ostaggi trattenuti da bande di pirati è quadruplicato. A sostenerlo è l’Actuarial Profession, una delle più rinomate organizzazioni di “risk assessment” del Regno Unito. Se si considerano le » Read more..

Pirateria Somala: troppe navi non rispettano la sicurazza

17 FEBBRAIO 2011
Troppe navi non fanno alcunché per prevenire gli attacchi dei pirati

Lo sottolinea l’International Maritime Organization, che sollecita il pieno rispetto delle misure deterrenti

Il mancato pieno rispetto delle misure per prevenire gli attacchi dei pirati previste dalle linee guida dell’International Maritime Organization (IMO) determina un aumento significativo del rischio che le navi siano assaltate dai pirati. Lo sottolinea l’IMO in una lettera inviata a tutti i membri dell’associazione, alle » Read more..

La Farnesina continua a monitorare la situazione

21/feb/2011
Italiani in mano ai Pirati Somali, ultimo contatto il 10 febbraio, la Farnesina continua a monitorare la situazione

Pirateria somala, quali intrighi internaziolali nasconde?
Intorno al fenomeno della pirateria marittima in Somalia ruotano forti interessi e intrighi internazionali. Un mare di dollari si riversa nel mare dei pirati. Soldi che fanno gola a tanti. Oltre a quelli dei riscatti pagati finora, per » Read more..

Primi contatti con il comandante

13 FEBBRAIO 2011

Un contatto radio è stato stabilito con il comandante della petroliera italiana “Savina Caylyn”, sequestrata tre giorni fa dai pirati in Oceano Indiano. Secondo quanto si è appreso, il comandante, Giuseppe Lavadera, avrebbe detto che l’equipaggio sta bene. A ridosso della petroliera, intanto, è ormai arrivata la nave della Marina militare italiana Zeffiro: per il momento, si limita a monitorare la situazione. Sulla vicenda viene mantenuto uno stretto riserbo e non si sa con chi il comandante della motonave abbia parlato: secondo quanto è stato possibile apprendere, tuttavia, avrebbe tranquillizzato sulle buone condizioni generali dell’equipaggio.

A bordo della petroliera ci sono » Read more..

Oman, sequestrata un’altra petroliera

13 FEBBRAIO 2011

Alcuni pirati armati hanno sequestrato oggi una petroliera battente bandiera greca Irene SL a largo delle coste dell’Oman, in una zona in cui operano le bande di pirati somali. Lo ha detto la società che gestisce la nave. La petroliera stava viaggiando dal » Read more..

IN COREA: SISTEMI ANTI-PIRATI GARA TRA I CANTIERI

L’escaltion di violenza sul fronte della pirateria sta portando i costruttori navali coreani a sviluppare nuovi sistemi di difesa già a bordo delle proprie navi. Ad esempio, i cantieri Hyundai Heavy Industries, hanno creato un sistamea di “citadel” o camere stagne per consentire ai marittimi di difendersi dai pirati.

Il sistema permette infatti agli equipaggi di » Read more..

La Corea del sud processa 5 pirati

Riscatti per 12 miliardi di dollari, 1.181 lavoratori marittimi sotto sequestro a bordo di 53 navi. La pirateria ai danni delle navi che incrociano al largo della costa è ormai la prima fonte di reddito della Somalia. Non c’è modo per f » Read more..

PIRATERIA: ARMATORI TEDESCHI: «SOLDATI SULLE NAVI»

Le compagnie marittime tedesche e il governo sono in trattative per l’impiego di personale militare o della polizia federale a bordo delle navi mercantili dirette nel Golfo di Aden, e bersaglio dei pirati. Solo lo scorso anno, secondo una » Read more..

Conferenza internazionale sulla pirateria marittima

Si è tenuta a Kuala Lumpur nei giorni 18 e 19 maggio,2009 una conferenza internazionale sui crimini e la pirateria marittima. Alla due giorni, hanno partecipato esperti ed ufficiali provenienti da oltre 40 paesi, tra cui la » Read more..

Pirati somali uccidono velisti americani

I quattro, presi in ostaggio, erano seguiti da un paio di giorni da una nave della marina militare americana

MILANO – Quattro cittadini americani rapiti da pirati somali al largo della Somalia sono stati uccisi. Lo ha reso noto la Cnn, che ha citato fonti del Pentagono. I quattro velisti a bordo dello yacht “Quest” erano seguiti da un paio di giorni da una nave della marina militare americana che, secondo una prima ricostruzione, è intervenuta dopo aver sentito degli spari a bordo. La Cnn ha riferito che nell’intervento sono morti anche alcuni dei rapitori, e che 15 pirati sono stati tratti in arresto.
LE VITTIME – Le vittime sono i proprietari dell’imbarcazione, i coniugi Jean e Scott Adam, che avevano cominciato un giro del mondo nel dicembre del 2004, e due amici invitati a bordo per la traversata, Phyllys Mackay e Rob Riggle. L’imbarcazione, la S/V Quest, era stata sequestrata a 240 miglia nautiche dalla costa dell’Oman e i pirati si erano diretti successivamente con i loro ostaggi verso la Somalia. (Fonte Ansa)